“Dissonanze” – Massimo Junior D’Auria

Carissimi,

come annunciato nel Www Wednesday di alcune settimane fa, ho concluso la raccolta di racconti del giovane Massimo Junior D’Auria e, giustamente, ci tenevo a presentarvelo…

Titolo: Dissonanze

Autore: Massimo Junior D’Auria

Editore: Sogno Edizioni (Collana: Fast Read)

Prezzo: 8,50 €
ISBN: 978-88-96746-34-9

Genere: Narrativa, Horror, Noir

Pagine: 146

Formato: Cartaceo e Digitale

Recensione:

Il termine “dissonanza” indica un agglomerato di suoni dall’effetto aspro e stridente. Come si fa, sulla carta, a rendere comprensibile un insieme di suoni se anziché udirli si è costretti a leggerli? Come si può rendere l’idea di qualcosa che sia aspro e stridente se non è possibile percepirne la variazione del suono?

I racconti affrontano tematiche effettivamente contemporanee: Giacomo, il clochard protagonista de Incontro al Bivio; il doppio, protagonista de L’uomo in nero; la dura realtà degli immigrati ne Quel verso a metà tra ruggito e barrito; una presa di coscienza e una sorta di liberazione nel racconto Scrivere; e la confessione di un assassino nell’ultimo racconto, sembra davvero che l’insieme delle storie abbiano tra loro note aspre, inadeguate, incapaci di creare quell’accordo melodioso che solitamente un lettore si aspetta.

Ogni singolo racconto svela, alla fine, un qualcosa che il lettore non si aspetta.. la reazione del clochard, ad esempio, è tutt’altro che scontata.. lo stesso si può dire della povera Anna, costretta in gioventù a scegliere tra carriera e famiglia e ritrovatasi, con la maturità, a rivelare una insoddisfazione tenuta latente e nascosta per troppo tempo.

Anche l’episodio relativo all’immigrazione è particolare, capace di sottolineare come davanti all’emergenza forse bisognerebbe far fronte comune e pensare meno agli affari propri.. Lo stesso dicasi per lo strampalato veterinario, a cui è perfettamente adeguato il detto del “chi la fa l’aspetti”..

Se inizialmente le situazioni paiono tragicomiche, od addirittura ‘sfigate’, se vogliamo utilizzare il gergo moderno, abbiamo modo di comprendere come ogni storia non si evolve solamente nel noir o addirittura nel macabro, ma rivela qualcosa di particolare e di surreale: quante Anna potrebbero esserci tra le nostre conoscenze? Quanti killer, traditi dalla troppa autostima, alla fine dei giochi diventano vittime della loro stessa gloria?

Ognuno di Noi riserva qualcosa che produce quel suono strano, acuto, inadeguato all’intero pezzo..

Una dissonanza, forse..

Commento:

Prima di questa serie di racconti ho letto un altro scritto di Massimo Junior D’Auria, uno scritto di tutt’altro genere di cui, però, andavo sul sicuro perché conforme ad uno stile fantasy che ho avuto modo di conoscere in altri contesti.

Questo libro, invece, consente al lettore di scoprire qualcosa di diverso: oltre alla delicatezza dei temi – l’immigrazione, il clochard, la madre insoddisfatta, il killer – che affronta con cautela e molta accortezza, c’è quella punta di noir che mi ha lasciato piacevolmente sorpresa: scrittura scorrevole, concetti espressi in maniera comprensibile ed apprezzabile, i finali dei racconti mi hanno sempre colto alla sprovvista, forse perché mi sono sempre immaginata qualcosa di diverso da come, poi, s’è rivelato.

Lo consiglio a chi è amante del genere, ma anche a chi apprezza realtà diverse dalle solite o comunque decisamente reali e veritiere.. questo perché consente di aprire gl’occhi su alcuni passaggi e concetti che, spesso, si preferisce lasciare in disparte.

Voto: 7/10

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