Generi Letterari #1 – Il Fantasy

Il Fantasy


Il Fantasy è un genere letterario sviluppatosi nella seconda metà del XIX secolo i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la metafora, il simbolo ed il surreale. In questo genere rientrano tutte quelle storie di letteratura fantastica dove gli elementi fantastici non vengono spiegati in maniera scientifica.

Nato come genere letterario, il fantasy è successivamente approdato, nel tempo, nei cinema, sui fumetti, nei giochi di ruolo, librogame, televisione, radio, musica, conquistando così i vari mass media.

La letteratura fantasy molto spesso affronta il tema della magia, creature mitologiche, e avventure.. di conseguenza il mito classico è quello greco e romano, poi quello mesopotamico, le saghe medievali e i testi di mitologia scandinava unito anche alle raccolte dei miti celtici. Non meno importanti furono i romanzi normanni e francesi come i cicli bretoni o arturiani. Al giorno d’oggi il fantasy abbraccia tutte le mitologie, anche quelle non europee, come quella giapponese, quella atzeca e persino quella egiziana.

Grazie al ciclo arturiano e carolingio si ispirarono le epopee letterarie come l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso e ancor prima di queste iniziarono le traduzioni dei poemi cavallereschi.

Tra l’ottocento ed il novecento nasce il fantasy destinato ai bambini/ragazzi: muove i passi dalla fiaba popolare abbracciando però metodologie educative decisamente particolari. Impossibile non citare Il meraviglioso mago di Oz (Lyman Frank Baum) e le avventure di Peter Pan (James Matthew Barrie). In Italia nascono le avventure di Pinocchio, storia di un burattino del famoso Collodi. Contribuiranno a gettare le basi del fantasy anche Alice nel paese delle meraviglie (Lewiss Carrol) e Il ritratto di Dorian Gray scritto da Oscar Wilde.

Diversi gli autori che si faranno conoscere durante il periodo della rivoluzione industriale inglese, altri che prendono spunto, chi si afferma e chi invece sparisce dopo alcune pubblicazioni.. arriveremo così sino al ‘900,dove un professore di Oxford decide di inventare lingue nuove dei popoli fantastici, per rendere il romanzo ancora più coinvolgente: stiamo parlando di J.R.R. Tolkien, che con “Lo Hobbit” (1936) e “Il Signore degli lo hobbitAnelli” (1954-1955) porta all’apice del successo la visione contemporanea della letteratura epica medievale, mescolando così anche altre sue competenze sino a realizzare due importanti romanzi che daranno un’enorme visibilità al mondo del fantasy: sarà grazie al suo impegno che autori come Marion Zimmer Bradley, Terry Brooks, Terry Pratchett, si dedicheranno con impegno a questo stile letterario dando una forte impronta nel mondo della letteratura, dando origine ad un fenomeno sempre più commerciale e sempre più apprezzato.

In realtà anche Stephen King si cimenta nell’opera fantasy, con il ciclo de “La Torre Nera”, diversa è invece l’impronta di Neil Gaiman che allo stile fantasy aggiunge e arricchisce portando così il genere verso nuovi orizzonti e dando nuova linfa, aggiungendo il mitologico e la poetica grazie ai suoi romanzi e ai suoi fumetti.

Dalla seconda metà degli anni novanta il fantasy viene messo alla portata degli adolescenti, dove riconosciamo grandioso il successo di Harry Potter di J.K. Rowling, Le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi, Il Ciclo dell’Eredità di Christopher Paolini, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G.R.R. Martin, Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis…

In Italia, purtroppo, il genere letterario del fantasy ha faticato molto ad affermarsi, avendo avuto poca recettività a causa del fatto che pare siano stati pochi gli adulti ad apprezzare il romanzo di tipo prettamente fantastico. Grazie al boom della fantascienza (anni ’60-’70) si apre uno spiraglio che consente al genere di trovare un po’ di stabilità anche nella nostra nazione. Italo Calvino si mostra pioniere del fantastico, grazie a “Il Barone Rampante” e a “Il Cavaliere Inesistente”, lasciando che altri possano seguirne la scia.. altri, più vicini ai nostri tempi, raccolgono però un grosso bagaglio iniziale per portare i loro romanzi nelle nostre case.

I giochi di Ruolo

Dungeon & Dragon è la prima ambientazione di giochi di ruolo cartaceo che nasce proprio negli anni ’70 e continua, tutt’ora, ad essere molto gettonato e molto giocato; anche molti wargame tridimensionali come Warhammer Fantasy hanno ambientazioni di genere fantasy. Questi, talvolta, hanno spesso dato origine a nuovi cicli narrativi (come nel caso del ciclo di romanzi ambientato in Dragonlance, scritti principalmente da Margaret Weis e Tracy Hickman, o in quelli ambientati nei Forgotten Realms da R. A. Salvatore) ed anche ai primi videogiochi testuali, oggi evolutisi in videogiochi di ruolo e in minor parte giochi di ruolo online (MUD e MMORPG).

Le nuove strade del fantasy, come il new weird e lo steamfantasy, si sono poi riversati anche in videogiochi come Fable III, la saga di Final Fantasy, Dishonored, American McGee’s Alice e Alice: Madness Returns.

I giochi di ruolo, assieme ai romanzi, hanno contribuito ad alimentare la popolarità del genere.

Giungiamo quindi ai film fantasy (come le versioni cinematografiche dei libri di Tolkien, La Compagnia dell’Anello e successivi), che in Italia rientrano nel più vasto genere cinematografico del cinema fantastico.

Fonti: web

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