Letto in pochissimi giorni, finalmente posso presentarvi il romanzo che ha vinto il 1° Premio Bancarella 2012: sto parlando de Il Mercante di Libri Maledetti scritto da Marcello Simoni…
Titolo: Il mercante di libri maledetti
Autore: Marcello Simoni
Editore: NewtonCompton
Formato: cartaceo e digitale (kindle)
Pagine: 351 per il cartaceo rilegato; 350 per la versione kindle
Prezzo: 9 € per la versione cartacea; disponibile su Amazon per Kindle a € 1.99
Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso, che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando di fuggire, precipita in un burrone. Tredici anni dopo Ignazio da Toledo, di ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato “Uter Ventorum”, lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli, per poter partecipare della loro sapienza. Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiusa di San Michele presso Torino. Ma alla Chiusa di San Michele, anziché trovare il libro, Ignazio si imbatte in un mistero: l'”Uter Ventorum” è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità di scoprire il contenuto di quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca, nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?
L’ho letto: ecco cosa ne penso!
“È il mercoledì delle ceneri dell’anno 1205 quando padre Vivïen de Narbonne è costretto a fuggire, braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere.”
Sì, pare infatti che il monaco sia in possesso di qualcosa di molto prezioso e non è disposto a dividerlo con nessuno, inseguitori compresi.
Passano tredici anni da quel terribile giorno, quando Ignazio da Toledo, il mercante di reliquie, raggiunge l’abbazia di Santa Maria del Mare, scoprendo così che l’abate Maynulfo è ormai deceduto. Conosce quindi il nuovo rettore dell’abbazia, e sinceratosi di non essere questi al corrente del segreto che ha rivelato solo al suo predecessore, insieme al compagno di venture Willalme e al giovane converso Uberto si reca a Venezia: qui riceve, da un nobile veneziano, l’incarico di recuperare un antico libro, l’Uter Ventorum, che si dice contenga formule particolari in grado di evocare gli Angeli.
Il viaggio ha quindi inizio, la splendida prima tappa è la Sacra di San Michele (To) – nel libro citata quale San Michele della Chiusa – e da lì si raccoglieranno così gli indizi capaci di portare i nostri pellegrini sin sull’antico Cammino di Santiago de Compostela.
Ma.. che legame può esserci tra San Michele e Santiago? E… il monaco Vivïen de Narbonne che fine ha fatto? E qual’è il segreto del Mercante di Reliquie?
Accattivante, veloce e coinvolgente.
Accattivante perché già da subito si entra nel clima di mistero, interesse e attenzione. Già nelle prime due pagine del prologo succede qualcosa e questo invita il lettore ad immergersi nella lettura.
Veloce, perché i capitoli sono corti, scritti bene, concisi, l’autore non si perde in fronzoli né salta i passaggi, rendendo la lettura coinvolgente e apprezzabile.
Il linguaggio è forbito, il giusto con il periodo in cui il romanzo si colloca: questo consente a chi legge di venir catapultato nell’ambientazione storica scelta dallo scrittore e poter così meglio immaginarsi le scene ch’Egli descrive con sicurezza, padronanza e impegno.
Voto: 9/10