Continua la lettura dei Classici della letteratura, e ancora in tema dell’horror e del fantastico ho deciso di cimentarmi nell’appassionato libro di Stevenson: mi aspettavo tutt’altro, a dire il vero, ma non sono rimasta affatto delusa. Vado presentandovi il capolavoro che, date le particolarità, si studia anche sui banchi di scuola.
Titolo: Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Autore: Robert Louis Stevenson
Editore: Liberi Pomi
Formato: digitale
Pagine: 128
Prezzo: gratuito su google play – disponibile su Amazon a € 2.99 per kindle
Le ricerche del dottor Jekyll, misterioso scienziato, hanno dato un esito mostruoso: grazie a una pozione, l’uomo si trasforma in un mostro, che incarna la parte peggiore della sua personalità e si macchia di orrendi delitti, seminando il panico in tutta Londra… Età di lettura: da 10 anni.
L’ho letto: ecco cosa ne penso!
« Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m’ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l’uomo non è veracemente uno, ma veracemente due. »
Durante i suoi studi sulla psiche umana e le riflessioni sui comportamenti, il noto dottor Jekyll raggiunge questa importante conclusione: decide quindi di passare rapidamente dalla teoria alla pratica e, grazie al suo laboratorio alchemico, riesce a produrre un preparato non indifferente:
« La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell’altro, non era divina né diabolica di per sé; scuoté le porte che incarceravano le mie inclinazioni… »
Qualcosa capace di rendere distinte le due entità che, faticosamente, vivono all’interno del medesimo individuo e che abbisognano, seppur forzatamente, di venir scisse prima o poi..
Grazie alla sperimentazione della teoria e della pozione su di sé, il dottor Jekyll subisce una trasformazione capace così di far emergere tutte le cose che, diversamente, non si sognerebbe forse minimamente di fare. Anche l’aspetto cambia, così come il comportamento e lo stile di vita, dando così modo al signor Edward Hyde di farsi notare.
Jekyll, educato, istruito, di ottimi principi morali, benefattore.. lascerà spazio ad Hyde, basso, più giovane, gobbo, con braccia e mani pelose e tozze, sadico, egoistico e asociale.
Hyde e Jekyll, alter-ego di se stessi, hanno ognuno memoria dell’altro.. e questa consapevolezza rende il tutto maggiormente particolare.
La storia si svolge a Londra nel XIX secolo (la data precisa non viene inserita, volontariamente). Un giorno l’avvocato Utterson– amico da lungo tempo del dottor Jekyll – insieme al cugino Enfield si ritrovano a passeggiare e affrontano il discorso riguardante eventi accaduti e coinvolgenti il signor Hyde. Un evento che ha a che fare con l’aggressione di una bambina da parte di questo Hyde, la decisione dei genitori di richiedere un risarcimento danni e un assegno, consegnato da Hyde, recante però la firma di un’altra persona: Jekyll. Assegno che, però, risulta essere autentico.
Utterson è custode del testameneto del dottor Jekyll tramite cui sancisce che, in caso di morte o scomparsa dello stesso, ogni proprietà, ogni bene, ogni soldo e qualsiasi cosa appartenente a Jekyll spetta al signor Hyde. Questo non fa che innervosire Utterson che, più volte, si chiede il perché di quell’insolita e particolare amicizia: cercherà infatti di avvicinare Jekyll e affrontare l’argomento più volte, nel vano tentativo di farlo desistere dalla scelta dichiarata in sede testamentaria.
Il tempo passa, Jekyll riprende la sua quotidianità finché un altro fatto, ben più grave, sconvolge gli eventi londinesi.. ancora una volta Hyde si rivela essere protagonista e Jekyll sparisce dalla circolazione. Coincidenze. Assolutamente. Si pensa persino che Jekyll sia vittima di un complotto di Hyde e che, poverino, subisca le influenze dell’amico negativo e misterioso.
Gli eventi si susseguono, finché Utterson non viene in possesso di un secondo documento che l’amico in comune tra Lui e Jekyll gli impone di leggere solo dopo la morte di Jekyll: l’amico muore, ed il segreto ch’Egli ha trascritto ancora rimane inviolato. Questo, finché una sera il maggiordomo di Jekyll, disperato, manda a chiamare Utterson: tra i due avviene un dialogo interessante, vengono fornite all’avvocato informazioni dettagliate e importanti giacchè sembra che Jekyll sia stato assassinato nel suo studio e che l’omicida sia ancora sulla scena del crimine. Dopo alcuni momenti di riflessioni condivise i due faranno così irruzione nello studio del dottor Jekyll: ciò che Utterson troverà dinanzi a sé è qualcosa di mostruoso e irrisolvibile, tant’è ch’Egli si rivelerà impotente in quella scena.
Tutto poi, però, sarà chiarito da un plico di carte.. scritte con cura dal dottor Jekyll in persona, forse negl’ultimi reali momenti ove lucidità lo possedeva.
Il tema affrontato da Stevensonin questo romanzo è qualcosa di molto delicato e particolare: anzitutto è necessario sfatare il mito cinematografico entro cui mr Hyde viene visibilmente mostrato come una bestiaccia enorme, forzuta, incontrollabile, quasi scimmiesca.. in verità l’autore mostra, passo dopo passo, come l’aspetto di Hyde sia variabile nel corso della storia. Egli, infatti, inizialmente è ingobbito, piccolo, tant’è che gli abiti gli sono grossi.. ma col tempo, con il susseguirsi degli eventi, con le azioni ch’egli stesso compie, avviene una sorta di mutazione, graduale e lenta, ma molto precisa e particolare, che porterà alla crescita fisica del personaggio proprio in seguito agli eventi che lo coinvolgono.
Riguardo il tema, dicevamo, vi sono diverse interpretazioni facilmente rintracciabili sul web.. personalmente vedrò di soffermarmi sul discorso del ‘dualismo’ e della cosiddetta ‘ambiguità dell’animo umano’: Stevenson infatti sfrutta il romanzo per poter analizzare maggiormente il male, e come questo porti allo sdoppiamento della personalità dell’uomo, tanto da rompere l’integrità dell’uomo stesso e raggiungere così una ‘scissione’ del bene e del male all’interno della coscienza dell’individuo.
L’analisi di Stevenson parte, infatti, dalla sua constatazione di “come l’uomo non sia unico bensì duplice”: egli ritiene, e sottolinea nel racconto, come nell’essere umano vi siano due nature diverse, due caratteristiche comportali diverse, una votata al Bene e l’altra al Male assoluto, due personalità inserite in un unico individuo e che sono continuamente in contrasto tra loro.
La netta divisione tra se stesso e Mr Hyde, spiegherà infatti Jekyll, è solamente influenzata dallo stile di vita rigido e rigoroso che viene mantenuto dalla parte buona: la parte cattiva, di contro, esce proprio per liberare e dare sfogo a tutto ciò che diversamente risulterebbe impossibile fare.
La parte cattiva viene volontariamente isolata da quella buona, proprio per offrire all’individuo la possibilità di vivere due vite parallele seppur contrapposte, potendo così realizzarsi ed esprimere entrambe le parti.
Il problema delle due entità si mostra solo nell’attimo in cui, col proseguire degli eventi, Jekyll si rende conto di non riuscire a controllare gli impulsi e gli atteggiamenti di Hyde tanto da sentirsi sopraffare da Lui che viene così considerato tanto simile al demonio: provocatore, tentatore, capace e pronto quindi a prendere il veramente il sopravvento su di Lui che rischierebbe quindi di perderne il controllo, l’autorità, oltre che tutto quello che si è creato intorno.. Il dualismo e la scissione diventano impossibili da gestire, portando così Jekyll in una situazione di non ritorno, costringendolo ad agire nel modo più comprensibile possibile.
Nel complesso il romanzo è molto semplice, di rapida lettura.. interessante, capace infatti di consentire al lettore di percepire l’aura di terrore che i personaggi avvertono quando incontrano il signor Hyde: apprezzabile, decisamente, il fatto che solo alla fine si comprende con perfezione quanto accaduto.. potendo così incuriosire il lettore sino alla conclusione.
Voto: 9/10