Booklovers e Verdi Viaggiatori Erranti di Pagine,
ieri vi ho presentato il primo romanzo che il 23 aprile 2015 dovrò distribuire, partecipando come messaggera di lettura all’iniziativa #ioleggoperché, oggi voglio farvi conoscere il secondo romanzo che mi è capitato..
Anche questo, purtroppo, non lo conosco e non l’ho mai letto e, ovviamente =.=’, non sono riuscita assolutamente a leggerlo prima della data di distribuzione. Mi pare logico ^_^
Vedremo di rimediare alla fine, sia sperando di ricevere qualche feedback da chi lo riceve, sia sperando di avere tempo per leggerli personalmente.
Ricordo che lo scopo dell’iniziativa #ioleggoperché è quello di diffondere il piacere della lettura, l’importanza del libro e di ogni cosa legata ad esso: appassionati, librai, biblioteche, gruppi di lettura, universitari, vip… tutti, tutti sono pronti – come me! – a scendere in piazza il 23 aprile!
Ok.. mi sono lasciata prendere dall’entusiasmo XD
Succede!
Torniamo a voi: oggi vi presento il romanzo di Andrea Vitali, intitolato Galeotto fu il Collier. Vediamo insieme di che si tratta!
Andrea Vitali
Galeotto fu il collier
“Ospiti stranieri”, comunicò ai convitati, “chiedono di condividere il nostro momento di festa”. Fu così che Lidio Cerevelli conobbe la svizzera, di Zurigo, Helga Ritte. Gli si appese al baccio per farsi condurre e si sedette accanto a lui. Da lì in avanti il giovanotto non fece altro che pescare con gli occhi nella fenomenale scollatura della ragazza.
Lidio Cerevelli è figlio unico di madre vedova. Un bravo ragazzo, finché alla festa organizzata al Circolo della Vela non arriva Helga: bella, disinibita, abbastanza ubriaca, di cui Lidio si invaghisce. Lirica, la severa madre di Lidio, abile e ricca imprenditrice dell’edilizia, ha vedute molto diverse. Suo figlio deve trovare una moglie «made in Italy», una ragazza come si deve. Magari la nipote del professor Eugeo Cerretti, Eufemia, un ottimo partito con un piccolo difetto: è brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla.
Ma forse Lidio ha trovato il modo per uscire dalla trappola e realizzare tutti i suoi sogni: durante un sopralluogo per un lavoro di ristrutturazione, in un muro maestro scova un gruzzolo di monete d’oro, nascosto chissà da chi e chissà quando. E inizia la sua avventura…
L’autore
Di Andrea Vitali (Bellano 1956) nel catalogo Garzanti sono presenti: Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006, premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio lettori 2011), Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; premio Campiello sezione giuria dei letterati; finalista al premio Strega), Pianoforte vendesi (2009), La mamma del sole (2010), Il meccanico Landru (2010), La leggenda del morto contento (2011), Zia Antonia sapeva di menta (2011), Galeotto fu il collier (2012), Regalo di nozze (2012), Un bel sogno d’amore (2013), Di Ilde ce n’è una sola (2013), Quattro sberle benedette (2014), Biglietto, signorina (2014) e La ruga del cretino (2015, con Massimo Picozzi).
Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia.
Il suo sito è: www.andreavitali.info