“Amiamoci Nonostante Tutto” – Vittorio de Agrò

Cari Amici,

il weekend è concluso! Un weekend totalmente letterario, amo questi momenti: dove la tazza di te mi affianca, il piumone ancora mi abbraccia e magari anche un pisolino si riesce a fare, giusto perché la digestione lo richiede. Quei weekend, a causa del tempo incerto, che quasi sei costretto a trascorrere a casa..  Ricominciato sabato- sì perché l’avevo iniziato ma ho scelto di ricominciarlo daccapo! – l’ho decisamente finito domenica. E sono molto, molto contenta di averlo letto.

Titolo: Amiamoci Nonostante Tutto

Autore: Vittorio de Agrò

Editore: Youcanprint

Pagine: 164

Data di Uscita:  1 marzo 2015

Formato: Digitale e Cartaceo

Prezzo: 0.99 € il digitale – 12 € il cartaceo

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Si dice che l’amore non abbia età, ed è proprio così per Amiamoci, nonostante tutto. In un panorama rosa, prevalentemente al femminile, ecco emergere storie dal cuore maschile, che però ha sempre bisogno della mano gentile di una donna per trovare la propria strada. Storie diverse, età differenti, sentimenti ricchi di sfumature e modi d’essere che nascono nella purezza di un bambino e si completano nella maturità dell’adulto. Emozioni, commozione, sorrisi; la mente del lettore viaggerà nei ricordi, passeggerà nel presente e magari immaginerà un futuro, sempre all’insegna dell’amore. Sarà Federico a condurci in questo percorso di gioia e ostacoli. Un giovane uomo, forse ancora immaturo e diffidente nei confronti delle relazioni durature, che, grazie ai racconti di un vecchio e saggio libro, riuscirà finalmente ad aprire il suo cuore.

L’ho letto: ecco cosa ne penso!

Gloriae Federicosono una giovane coppia, brillante, precaria, e che ancora non ha scelto di fare un passo più sicuro e magari guadagnare una certa stabilità nel rapporto: Gloria vorrebbe, Federico invece preferisce quella sorta di limbo, incapace di fare un salto nel buio, forse perché da sempre scettico e timoroso dinanzi a determinate situazioni.

Grazie alla complicità di Pasquale, Federico riuscirà a percorrere, in breve tempo, tutti quei passaggi dell’Amore che facciamo tutti, o quasi:

Il primo racconto affronta il tema del primo amore, quello irraggiungibile tra l’altro, che solitamente scopriamo ai tempi delle scuole medie: sono esperienze toccanti, i primi approcci con l’altro sesso, riuscendo però a cogliere con stupore la magia che anche un bacio inatteso è capace di dare. Quella sensazione, quell’emozione, che proviamo solo con la persona che davvero sa toglierci il fiato.

Il secondo è un tema un po’ più sfrontato, inizialmente superficiale, tipico del periodo adolescenziale, dove o si fanno esperienze o si è degli sfigati: il protagonista potrà invece scoprire che è possibile guardare oltre, per lasciarsi affascinare dalle persone ed apprezzare così il tempo trascorso insieme. Lasciamo credere agli altri quel che vogliono: nessuno potrà mai decidere come spendere il proprio tempo, né quali emozioni è meglio vivere!

Nel terzo racconto invece trasforma in eroe il ragazzo invisibile che, a causa della troppa ossessione della famiglia da cui proviene, decisa solo a guidarlo nell’alta società, non riesce a fronteggiare quel che, seppur piacevole, gli reca invece un peso incondivisibile. Sarà una situazione di pericolo a dargli quel coraggio non solo per farsi notare dalla sua bella, ma anche per sentirsi libero dagli schemi imposti.

Il quarto racconto, quello decisamente più lungo degli altri, narra la vicenda di un amore maturo, eppure di età diverse: l’uomo qui si autoracconta ad una coppia di sconosciuti, sfogando come sia stata particolare la sua vicenda, come il forte timore di gettarsi in qualcosa e di svoltare lo abbia quasi portato alla perdita della persona giusta. Spesso ci si costruisce quel muro, intorno, rendendoci incapaci di vedere oltre quello e di avere invece il coraggio di abbracciare la felicità quand’essa è proprio lì che altro non attende se non farsi cogliere al volo.

L’ultimo racconto, invece, affronta un amore decisamente vissuto, dove la quotidianità di una coppia che festeggia i cinquant’anni di matrimonio sembra sì una classica routine, rivelandosi invece poi qualcosa di apprezzabile da entrambi. Talvolta i difetti, che son quelli che vengono raccontati ad amici e parenti, si rivelano essere i pregi per cui il partner ci ha scelti, e ha deciso di trascorrere la vita al loro fianco. Ci si compensa, ci si sopporta e ci si supporta: come si fa a vivere senza l’altro, quando si è innamorati?

Con un ritmo incalzate, battute frizzanti e la freschezza della realtà in ogni singolo racconto, Vittorio de Agrò riesce, secondo me, non solo a tenere il lettore incollato alle pagine ed il dito costretto a pigiare continuamente lo schermo dell’e-reader, ma è capace di trasmettere che anche l’uomo riesce a cogliere le sfumature di un sentimento ampio qual’è quello dell’Amore: ci conferma come ogni cosa sia soggettiva, come ogni emozione sia singola, come i dubbi che ci sono siano dettati dalle situazioni vissute, dalle esperienze fatte, dai contesti e da tante altre realtà che ci accompagnano lungo il percorso della vita..

Leggere questa antologia di racconti e poter vedere come sia possibile che un Uomo tratti un argomento così delicato e spesso – mi duole dirlo – sottovalutato dal genere maschile, o forse semplicemente dato per scontato e sminuito, mi ha fatto immensamente piacere: considerarlo realmente problematico, difficile da interpretare, cogliere i timori, le certezze, le insicurezze e le bellezze della vita di coppia dal lato maschile è qualcosa che, a me, è decisamente piaciuto.

Complimenti! Una finestra sul mondo maschile ogni tanto serve davvero!

Scusatemi per il ritardo nella pubblicazione ma ieri tra una cosa e l’altra non ce l’ho fatta!!

A presto!


4 commenti su ““Amiamoci Nonostante Tutto” – Vittorio de Agrò”

  1. Che bella recensione Isabella! Ero curiosissima della tua opinione…ma com'è che abbiamo sempre gli stessi gusti noi due?!? 🙂 Però non hai scritto qual'è il racconto che ti è piaciuto di più, sono curiosa 😛

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    • Sto correndo a leggere la tua ^_^
      eh, devo dire che il merito è tuo, perché altrimenti senza conoscerti non avrei messo il naso in questi generi 😉
      Hai ragione, ho scordato il mio racconto preferito: direi il secondo, quello del gioco della bottiglia.. anche se la scelta è stata difficile ^_*

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    • <3 Il mio comunque è il quarto…ma forse perché avevo già letto Essere Melvin e ci ho ritrovato molto dell'autore. Tutt'altro genere ma te lo consiglio 😉

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