“I Due Volti di Nuova Delhi” – Annarita Tranfici

Lettori e Amici del Bosco,

come sta andando questa estate calda? Qui abbastanza bene, si cercano le zone d’ombra e, con il kobo alla mano, si cerca di andare avanti con le letture. Nonostante un romanzo in lettura, che al momento è rallentato (sì, leggendo più cose contemporaneamente c’è questo problema – non imparerò mai! <.<)  , ne ho letto un altro, forse perché brevissimo: sto parlando del lavoro di Annarita Tranfici intitolato I Due Volti di Nuova Delhi prodotto da Lettere Animate. Un libro molto corto eppure, in poche pagine, tremendamente intenso.

Titolo: I Due Volti di Nuova Delhi

Autore: Annarita Tranfici

Formato: Formato Kindle

Lunghezza stampa: 12

Editore: Lettere Animate Editore (22 gennaio 2015)

Lingua: Italiano

ASIN: B00SM1WS22

Mani che si sfiorano e baci casti incapaci di nascondersi da sguardi perfidi e pericolosi. Desideri pressanti nel petto, spie di sentimenti a cui non è concesso veder brillare la luce del sole. Un fiore puro esposto alle intemperie, facile preda della gelosia e dell’invidia di cuori malati. Una storia la cui dolcezza si perde in un pomeriggio come tanti che svela i volti di una Nuova Delhi con due anime; un lembo di terra in cui la sacralità confina con la perversione, in cui moralità e amoralità si intrecciano lasciando all’anima che si muove in questo teatro, tanta amarezza e rassegnazione.

L’ho letto: ecco cosa ne penso.

Kajale Kiram si conoscono per caso un giorno, al mercato: Lei a fare compere per la famiglia, Lui ad allestire il suo banco e tentare così di vendere le sue pregiate stoffe. I colori attraggono gl’occhi di Kajal che si ferma ad ammirare quelle trame e quegli intrecci, non senza lanciar qualche occhiata fugace al giovane mercante. Non comprerà nulla, Lei, ma si ripromette di tornare ancora al mercato, sia per ammirare le stoffe, sia per giocar di sguardi con il ragazzo. Eppure, prima che Lei possa tornare a casa, Lui riesce a regalarle la stoffa che tanto Lei ha apprezzato, sperando sia solamente il primo di tanti altri incontri.

Una volta a casa, Kajal si prepara a ricambiare quel regalo confezionando alcuni dolcetti fatti in casa. L’obiettivo è quello di poterli regalare, ma l’indomani li gusteranno insieme, potendo così iniziare a conoscersi.

Sarà così che tra i due nascerà la simpatia e la voglia di frequentarsi, inizialmente solo per quel poco tempo a disposizione al mercato, e poi organizzando momenti più lieti per poter quindi conoscersi un pochino di più.

Tutto cambiò in un pomeriggio di primavera, in una giornata come tante, in una Nuova Delhi brulicante di anime. Kajal e Kiran avevano deciso di allontanarsi per qualche ora da quelle strade trafficate, dagli odori forti, dal frastuono del mondo. Volevano prendere le distanze da tutto quel caos e godersi il silenzio di un abbraccio, sicuri di non essere disturbati da chi forse non avrebbe accettato il sentimento che aveva finalmente dato un senso ai loro giorni. Nessuno dei due aveva osato raccontare dell’altro alla propria famiglia; convennero che per il momento sarebbe stato meglio evitare qualsiasi turbamento. Decisero di andare a fare una gita nelle campagne fuori città; avrebbero preso un solo autobus e il viaggio non sarebbe stato neppure troppo lungo. Con l’euforia e l’impazienza tipica di due innamorati che non attendono altro che il momento in cui poter stare insieme, Kajal e Kiran si ritrovarono, puntualissimi, alla fermata del bus, che arrivò dopo qualche minuto di attesa.

Purtroppo, la gita in programma non va esattamente come previsto: sul pullman incontrano un gruppo di ragazzi che non smette di fissarli, con quell’aria indagatoria. Il mezzo cambia persino strada, e questo non fa che preoccupare il giovane Kiram che non apprezza quello che sta succedendo. Tutto, però, succede in pochissimi attimi senza consentire alla giovane coppia di evitare il peggio… quello che doveva essere un semplice pomeriggio di divertimento e conoscenza si trasforma in un incubo, altrettanto indimenticabile, poiché Nuova Delhi, forse come tanti altri posti bellissimi all’apparenza, nasconde invece una seconda faccia decisamente terribile.

Annarita Tranfici, in questo breve ma intenso romanzo, riesce ad affrontare un tema molto attuale e molto forte: ambientato a Nuova Delhi, dai colori meravigliosi, dalle ricche spezie e dai profumi stupendi, l’autrice crea un’atmosfera quasi idilliaca e paradisiaca. I due giovani si conoscono per caso, giocano di sguardi, osano il giusto per arrivare a conoscersi. Apprezzeranno così ogni giorno trascorso insieme, vivendo ogni singolo attimo con intensità, gioia ed entusiasmo, quasi fosse l’ultimo concessogli. Eppure, l’apice dell’interesse e della piacevolezza d’ogni sentimento viene distrutto da quel gruppo di uomini capaci soltanto di disseminare sofferenza, disprezzo, odio e terrore.. 

Uno scorcio di un qualcosa che, purtroppo, accade anche senza dover andare sino a Nuova Delhi: certo l’autrice non solo sceglie il posto per la bellezza in sé, ma anche perché forse da un impatto decisamente migliore e più forte, affinché il messaggio possa arrivare.

Il libro è autoconclusivo, ma sarebbe carino poter elaborare sopra una sorta di secondo capitolo, per poter comprendere e cogliere quel che succede dopo l’evento che abbiamo letto finora. Anche questo sarebbe comunque un argomento delicato e difficile, ma sviluppato così com’è stato fatto questo non uscirebbe affatto male.

Un enorme grazie all’autrice, che ora mi segue anche su Twitter.
Spero di poter leggere altri tuoi lavori e apprezzare le capacità comunicative che mi hai dimostrato.
Complimenti!



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