“Racconti e Disincanti” – Vanina Sartorio

Amici Lettori,

quest’oggi vi parlo dell’antologia di racconti uscita questa estate dalla scuderia 13Lab: si tratta di Racconti e Disincanti, scritti da Vanina Sartorio..

Titolo: Racconti e Disincanti

Autrice: Vanina Sartorio

Editore: 13 Lab

Genere: Antologia di Racconti

Data di Pubblicazione: 22 luglio 2015

Prezzo: 12.50 €

Pagine: 140

Isbn: 9786051769608

I racconti che danno vita al libro non temono di fotografare il lato oscuro della personalità dei soggetti prescelti, risultando tragicamente attuali, se letti in parallelo con le ricorrenze degli accaduti narrati sulle cronache. La depressione post partum con il lento smarrimento dell’equilibrio di coppia, la scoperta della sessualità nella diversa abilità, la devozione verso l’anziana madre ammalata che si tramuta in odio e auto-annientamento, un imbarazzante colloquio di lavoro in cui i due protagonisti fanno finta di non conoscersi, l’angoscioso approssimarsi degli “anta”, il cibo come stabilizzatore di squilibri affettivi, feticismo e sesso violento contro voglia di serenità familiare, la noia e l’oblio del post sbornia, la fugacità di un bel ricordo, la morte e il tempo che passa sono i temi caratterizzanti. Gli scenari prescelti variano, presentando situazioni comuni, con cui è però difficile regolare i conti. Due elementi sono cari agli stati d’animo sommersi, perpetuamente tesi in una sofferenza “regolare”, non provocata da eventi speciali, ma connaturata a una certa indole, a una condizione, a un’incomprensione di fondo, a un accavallarsi di circostanze sfavorevoli.

L’ho letto: ecco cosa ne penso!

Disincanto = cessazione di stato di incantesimo, condizione di chi è ormai privo d’illusioni.

Gli undici Racconti e Disincanti scritti da Vanina Sartorio descrivono e narrano undici situazioni molto concrete, realistiche, attuali e mai monotematiche.. il filo conduttore è solamente quello del risveglio della condizione in cui i protagonisti si trovano:

“Le Notti Bianche”, narra di come una coppia rischia il collasso all’arrivo di un neonato, se non è pronta, insieme, a cambiare drasticamente le abitudini e ad aiutarsi vicendevomente;

“Il Costume”, a volte l’apprezzamento di una persona vicina si dimostra anche senza volerlo: il corpo reagisce, in maniera inaspettata e talvolta incontrollata.. meno male che c’è il costume!

“Vecchi da Morire”, Carlotta sono anni che accudisce la madre malata, anni che da lei subisce ingiurie, offese, epiteti tutt’altro che piacevoli.. anni che desidera ribellarsi. Finalmente trova il coraggio di farlo, scivolando però in una dipendenza macabra e tutt’altro che scontata, capace però di darle quelle soddisfazioni che diversamente non trova.

“Istrice”, amici di gioventù ci si ritrova dopo tanti anni ad un colloquio di lavoro: lei l’aspirante, lui l’esaminatore.. eppure il grande muro della professionalità viene issato da lui che finge perfettamente di non conoscerla. Perchè?

“Il Braccialetto”, Alice in discoteca perde il braccialetto e chi glielo trova glielo riporta chiamandola ‘Signora’. Sarà questa la miccia capace di aizzare un fuoco, distruttivo, poiché la paura di invecchiare e di apparire diventa un qualcosa che, non solo dall’interno, logora tremendamente sino ad eliminare.

“Margherita”, i problemi con il peso e con il cibo si rivelano essere dannosi e protettivi per Margherita, incapace però di guardare anche la situazione più bella con gl’occhi della gioia.

“Schegge”, è vero il detto ‘il lupo perde il pelo, ma non il vizio’? Lo scopriranno Giulia e Tommaso, ma non è detto che tutto quello che dicono gli altri sia vero. Non è sempre tutto uguale. Forse.

“Memento”, a volte ubriacarsi sino ad avere visioni frammentarie della serata è qualcosa di devastante e terribile.. lo scopre Memento, potendo ripercorrere gli eventi e scoprire finalmente quello che ha vissuto. Forse, la prossima volta, qualche drink in meno ci stanno!

“La Sciarpa di Lana”, la signora Valeria sembra riuscire a stringere una nuova amicizia con un uomo.. sono passati tanti anni, si è sempre annullata per il bene della sua bambina, tant’è che anche la sua sciarpa di lana, fatta a maglia, è ancora incompleta.. riuscirà a riprendere quel lavoro e a terminarla?

“Il Primo Bacio”, Francesca e Arnaldo si rivedono casualmente dopo vent’anni, lui non si presenta e fino all’ultimo si rende conto di chiacchierare con qualcuno che non conosce, ma poi… basta che lui si tolga gli occhiali dal naso e lei comprende. La prima storia, ai tempi di goventù. Qualcosa di mal concluso e realmente mal vissuto, data l’inesperienza e la giovane età.. ma che importanza ha un flirt del genere?

“Diogene”, essere bambini impedisce talvolta di comprendere gli eventi che coinvolgono i grandi.. l’anziano signore del piano di sotto è spesso motivo di discussioni tra mamma e papà, ma al ragazzino interessa poter salvare il cane che, altrimenti, chissà dove finirebbe. Quello che scoprirà, infine, si rivela essere difficile anche per la bestiola.. ma d’altro canto l’intera situazione è roba da grandi.

Questi sono gli undici racconti di Vanina Sartorio, undici situazioni tutte diverse tra loro, tutte capaci di trattare argomenti forti con molta dedizione e molta attenzione, senza renderli mai banali.

Il racconto che ho preferito di più è senz’altro La Sciarpa di Lana (quitrovate anche un piccolo teaser), anche se la sua conclusione mi ha lasciato un po’ di stucco..

Quello invece che non mi ha colpito granché s’intitola Istrice, forse perché il protagonista maschile proprio mi sta antipatico!

In ogni caso, tutti e undici i racconti sono scritti molto bene, sono capaci di affrontare gli argomenti dandogli la giusta serietà ed il giusto peso, sebbene siano delicati, particolari, capaci di far riflettere il lettore e, talvolta, lasciargli anche un retrogusto amaro in bocca.

D’altro canto.. sono disincanti.. è normale abbiano un sapore particolare, altrimenti che disincanti sarebbero?

Lo consiglio vivamente, ma con cautela e accortezza… perché i contenuti sono forti, decisi e capaci di smuovere le coscienze.. ma bisogna averla, la coscienza, e non dev’essersi ancora mossa quando li si legge!

In questi giorni preparatevi: intervisterò l’autrice per scoprire di più su questi racconti particolari!!
 

A presto

 

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