Amici del Bosco, Lettori cari, Buon pomeriggio!!
Con immenso piacere ci tratteniamo anche oggi per una bella merenda in compagnia di VIRGY(Le Recensioni della Libraia) e DEB(Leggendo Romance) per poter condividere tra noi e con voi le frasi più belle e che più ci hanno colpito.
Quest’oggi c’è un bel sole, fosse per me anticiperei la merenda verso le due del pomeriggio perché poi sennò fa freddino, per poterci godere il the sul balcone.. ma mi sa che serve ancora la sciarpetta! 🙂
In qualche modo faremo, prima o poi.. per ora il the è virtuale e ognuno di voi potrebbe gustarsi una tazza fumante mentre legge quello che trova qui..
La domanda che facciamo è quella che già conosciamo: cosa ci ha colpito, questa settimana, tra i libri che abbiamo letto?
DEB
«Quando intendi dire quello che dici e dici esattamente quello che intendi, non hai mai bisogno di alzare la voce. urlare è segno di disperazione, un indizio che hai finito le cartucce, e che non hai più risorse, tranne il volume della voce.»
La citazione è tratta da “Niente regole” di Emma Chase.
L’ho scelta perché rappresenta benissimo quello che penso, alzare la voce porta solo a un circolo vizioso in cui ci si urla addosso e non si viene a capo di nulla, anzi si aumentano gli attriti. Io non sono certamente una santa, più di una volta perdo la pazienza e alzo la voce, ma mi rendo conto che non porta a nulla e che è proprio come dice la frase, sono a corto di argomenti.
VIRGI
“Il tempo era una realtà instabile e capricciosa. A volte non ce n’era abbastanza e alte volte si dilatava senza fine”
La mia citazione è tratta da “Stai qui con me” di J. Lynn scelta in onore della nuova uscita prevista per il 3 marzo “Per sempre con me”
Ma scelta anche perché anche per me il tempo è esattamente così: fa i capricci. Ci sono momenti che vorrei vivere più a lungo, godere fino in fondo e altri, invece, che sembrano non finire mai.
IO
“Sei stato grande” mi dice.
“Gliel’hai cantata al muso giallo e al prete amico dei clandestini”.
Lo ringrazio, balbettando confuso. Un riconoscimento così esplicito da parte di Johnny è l’ultima cosa che mi aspettavo. Ne sono fiero, ma non riesco a sentirmi a mio agio.
Perché dietro Johnny ci sono gli altri due carnefici dell’Elfo: il Losco, Salvatore Luongo, un ragazzo di quarta basso e moro di origini napoletane, ed Eric, il capo della compagnia. Anzi, il Fuhrer. Quello che dice Eric è legge e non viene mai contestato. Ha uno sguardo magnetico, che si fissa sull’interlocutore e lo cattura.
Sembra la persona più gentile e posata del mondo, ma quando si arrabbia è terribile. Eric è uno vendicativo.
Per questo tutto lo temono e lo rispettano.
Questo pezzo è tratto dal romanzo “Fra Me e Te” di Marco Erba, in uscita verso metà marzo. Il passo che ho riportato è solo una parte delle riflessioni che il protagonista maschile condivide con il lettore, consentendo così uno spaccato di adolescenza e di periodo del liceo, ideale per comprendere alcune mentalità e alcuni avvenimenti che succedono. Fa riflettere. Di come anche i ragazzi siano osservatori, e di come già a quell’età, dove non sono ancora adulti, stanno cercandosi e costruendosi una personalità.. talvolta prendendo come punti di riferimento personaggi un po’.. particolari.
Anche per questa settimana è tutto, ci aggiorniamo martedì prossimo! 🙂
è sempre interessante scoprire libri con le vostre citazioni <3