L’Attimo nel Bosco #23

Amici del Bosco,

è lunedì pomeriggio e siamo prontissime ad un nuovo appuntamento con L’ATTIMO NEL BOSCO: quando c’è questa rubrica significa che la settimana è ufficialmente cominciata ed io, insieme ad Anna, decidiamo un argomento su cui parlare in modo da affrontarlo secondo due visioni differenti. 🙂

Questa settimana ho scelto io e, amante del fantasy e della magia, ho scelto qualcosa di stimolante e particolare: se avessi una bacchetta magica e potessi usarla, dove vorresti essere in questo momento?

Siete pronti a partire con me?

Bene: tenetevi saldi al lettone poiché, come Pomi D’Ottone e Manici di Scopa, vi faccio subito decollare!!

In questi giorni ho una meta un po’ variabile, dipende dalla situazione: ci sono momenti dove vorrei essere in compagnia di Robespierre.. esatto. Periodo di Rivoluzione Francese e di Ghigliotten.

Questo poiché ho probabilmente molta poca pazienza in questi ultimi mesi.. e come Lui, piacerebbe anche a me poter gambizzare a destra e a manca anzi, direttamente direi ‘ghigliottinare’.

Così, a random, senza distinzioni, proprio come si diceva facessero all’epoca di Robespierre.

Chi capita capita, della serie l’importante è usare il mezzo, il resto non ha importanza.

Chiaramente avrei il ruolo di decidere le sorti della gente, in modo tale da far azionare la famosa ghigliottina e poter godere nel vedere teste staccarsi dai corpi e rotolare altrove. Macabro? No, assolutamente.. è che a volte ci vorrebbe davvero XD

Un altro posto dove vorrei essere, avessi la bacchetta magica, è Honululu. Sì, esattamente insieme a Mago Merlino. Bermuda, costume da bagno, occhialoni da sole, crema solare, cappello con visiera e cocktail alla frutta con cannuccia. Infradito, certo. Immancabili!

No, non si vede che sogno una mega vacanza, non è vero? Ma non una vacanza normale, una di quelle dove mi dimentico di tornare a casa e che, quindi, dura in eterno XD

Al mare, in un’isola nascosta, in un luogo deserto, dove il cellulare non prende e nemmeno il gps… eh sì, fantastico troppo XD

Un altro posto dove vorrei essere, potessi, è alla Reggia di Venaria al tempo in cui veniva usata dai proprietari, certamente.. una residenza sabauda ai tempi del duca Carlo Emanuele II che, realizzandola, intendeva creare una base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese.

Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine reggia venatoria. Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino.

Amo moltissimo le rievocazioni storiche di quel tempo, pur consapevole di come non siano stati tempi semplici poiché, come in tutte le epoche, vi sono ricchi e vi sono poveri e conciliare il tutto non è mai facile, ma in questo periodo vorrei essere tra coloro che ballano in quei saloni sfarzosi, che corrono tra gli zampilli delle fontane, che si nascondono a civettar tra le siepi dei giardini.. eh, sì, anche che tramano alle spalle, fanno tresche strane e via dicendo. Non importa. Tanta è l’esigenza di essere egoista in questo periodo che lì, in quel contesto, non mi farei nessuno scrupolo e sarei sicuramente molto più spensierata XD

Bene.. dopo aver detto tutto questo, non mi resta che augurarvi una buona settimana!!

Ah, passate da Annami raccomando!

1 commento su “L’Attimo nel Bosco #23”

  1. … Che spettacolo quella reggia..! Bè, l'epoca di dame e signori sembra essere una costante in comune quando si vuole evadere 😀 Sai cosa ti dico, optiamo per andare tutte e due via con Merlino… Mare sole e camicie hawaiane… E chi ci rivede più! *_*

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