“Noli me Tangere” di Andrea Camilleri [Recensione]

Amici Lettori,

con immenso piacere condivido una grande news del blog: con questa recensione si apre la collaborazione con il team di THRILLERNORD, un movimento di lettori ed appassionati di thrilleristi e dei romanzi ambientati in Nord Europa, che nasce su facebook nel maggio dell’anno scorso.

Lo scopo è quello comune, ossia sensibilizzare e far conoscere romanzi ed autori di un genere – il thriller – che apprezzo moltissimo.

Entrando a fare parte di questa squadra si ha l’unico impegno di leggere e recensire qualche titolo a mia scelta: inauguro il mio contributo con NOLI ME TANGERE, romanzo del maestro Andrea Camilleri. Scoprite di che si tratta 🙂

NOLI ME TANGERE 

di Andrea Camilleri

Mondadori Editore | Pagine: 107 | Prezzo: 17.00 €

Uscita: 19 gennaio 2016

Acquistalo Qui

Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un’esperta storica dell’arte. E’ capace di concedersi emozioni intense con altri uomini, senza farsi travolgere dal senso di colpa. E’ generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma, in certi momenti, su di lei cala un cono d’ombra. “Ho il ghibli” dice, secondo l’immagine evocata da uno dei suoi amanti: perché davvero è come se si alzasse nel suo cuore il temibile vento del deserto, che la prostra e la costringe a giorni di reclusione durante i quali nessuno deve azzardarsi a toccarla. Poi torna la bonaccia, e Laura è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l’ha conosciuta, presto il commissario Maurizi – incaricato delle indagini sulla sua sparizione – capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto. Proprio come nel movimento dei corpi al centro dell’affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, Non toccarmi…

Laura, giovane, bella, desiderata e apprezzata, ha sposato un uomo più grande di Lei, affermato scrittore, senza però recidere perfettamente le cose del passato: tra i due il rapporto non è poi così malvagio, ma Lei ha mantenuto alcune linee di condotta che già aveva adottato ai tempi di gioventù.. nulla da dire, dato che il marito è a conoscenza – senza dettagli! – di alcune situazioni, se non che all’improvviso Laura sparisce.

Il marito, visibilmente preoccupato, avverte le Forze dell’Ordine ed il commissario Maurizi si fa carico dell’indagine: scopriremo così tantissime cose su Laura, sin dall’età della giovinezza con cui stringe amicizia indelebile con Giulia, piuttosto che al suo corso di laurea in Arte e, quindi, alla sua tesi sul Beato Angelico e a quel dibattito tanto discusso del Noli Me Tangere; alle sue amicizie, alle sue storie, alle relazioni, alle passioni e via dicendo..

Il quadro non sarà semplice da districare, ma il commissario potrà seguire un percorso molto delicato e particolare, che agli occhi della gente si rivela pericoloso, intricato, misterioso..  ritroveremo la macchina di Laura giù da un dirupo, i suoi documenti lasciati in mare.. sarà viva? O sarà mica stata rapita?

Abituata male, nel leggere il Maestro solo per le avventure del Commissario Montalbano, scopro un Andrea Camilleri capace di comunicare in maniera straordinaria: il libro è qualcosa di molto delicato e intimo al tempo stesso, con un qualcosa che si nota praticamente subito… tutto il romanzo è fatto con il discorso diretto. E’ tutto dialogo. Tra i vari personaggi, intervallato di tanto in tanto da alcune lettere, utili allo svolgersi delle indagini. Dialogo, puro e disinvolto, utile a racimolare gli indizi e talmente strutturato bene che il lettore riesce a capire ogni frammento della narrazione.

Le descrizioni non esistono, la narrazione nemmeno a dire il vero, eppure si sposa tutto perfettamente bene, come solo un genio della narrativa è capace di fare!

Il Beato Angelico è la chiave dell’intero romanzo, si comprenderà infatti, grazie alle analisi che effettua il commissario Maurizi, ogni passaggio della vicenda così da comprendere per bene tutto l’evolversi del caso: non è un semplice poliziesco, è qualcosa di più riflessivo, di più profondo, di diverso, capace di colpire e di fare un certo riuscito effetto!

Decisamente consigliato, sia per la sua particolarità di narrazione che per i temi profondi e particolari che ha delicatamente e rispettosamente sfiorato.

Lascia un commento