Buondì, eccoci al sabato e come ben sapete il sabato lo dedichiamo alle segnalazioni. Visto che l’atmosfera natalizia non ci ha ancora del tutto abbandonato, vi segnaliamo,con mostruoso ritardo, questo racconto natalizio
Titolo: Le regole per essere felici in amore (entro Natale)
Autore: Angelica Elisa Moranelli
Copertina & Impaginazione:
Digitales Grafica & Servizi Editoriali
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Sito ufficiale dell’autrice
www.angelicaelisamoranelli.com
Pagina ufficiale dell’autrice:
www.facebook.com/flavoriabooks
ISBN-13: 978-1541175761
ISBN-10:154117576X
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TRAMA
Sono una necrofila sentimentale.
Amo le storie quando sono già belle e sepolte.
Quando qualcosa sta per finire, lo sento, e mi ci aggrappo, come se fosse la mia ultima speranza di essere felice.
Alcuni scopano con i cadaveri, i più sfortunati con morti viventi, io ho una perversione per le storie impossibili.
Dafne, 27 anni, è tornata single a ventiquattro giorni dal Natale.
Il suo ragazzo l’ha mollata dopo due anni di relazione e ora le tocca mettersi di nuovo alla ricerca dell’Uomo Perfetto, uno che somigli a Mr. Darcy, per esempio.
Tra paranoie, appuntamenti al buio, epiche sbronze e romanzi ottocenteschi, le disavventure romantiche di Dafne, convinta di poter trovare l’Uomo Perfetto in tempo per il cenone di Natale.
INCIPIT
Regola 1
Fai pagare lui
1 dicembre 2016, giovedì
Io e la Puntualità non siamo mai andate d’accordo, ma questa volta ho esagerato.
Un’ora e un quarto di ritardo e tutto perché il catorcio che ho la compassione di definire “automobile” ha deciso di abbandonarmi nel giorno più importante della mia vita.
È una mia impressione, o la strada diventa più lunga solo per farmi un dispetto?
Il mondo è contro di me.
Lui se n’è andato, è matematico.
«Devo parlarti», mi ha detto e “devo parlarti” nel linguaggio delle coppie in crisi e degli stronzi senzapalle che di solito frequentano il mio letto, vuol dire: «Ti lascio».
Complimenti, un altro fallimento da esibire con orgoglio nella Galleria dei Disastri di Dafne.
Sono sicura che esista un vertice massimo di sfighe per ogni essere umano, una specie di calmiere della sfortuna, per evitare che, nello stesso giorno, a qualcuno possa succedere che gli venga rubata l’auto e che la moglie scappi con un acrobata del circo.
Sono due disgrazie troppo grandi, non possono accadere contemporaneamente.
Tranne che alla sottoscritta.
Oggi mi è stata recapitata per sbaglio la iella di un altro centinaio di individui.
Primo: il mio capo mi ha comunicato con quello sguardo da cane bastonato (lui!) che questo mese lo stipendio arriverà in ritardo, il che vuol dire che arriverà tra due mesi, a voler essere ottimisti.
Lavoro in un’agenzia di comunicazione, ma non è così figo come sembra, anzi. Tutto quello che faccio è scrivere articoli su argomenti interessanti quanto una seduta dal podologo.
È un lavoro schifoso, ma è pur sempre qualcosa che mi permette di pagare le bollette. Questo mese farò un lavoro schifoso senza neanche questa consolazione.
Secondo: vivo in una città del cazzo, dove l’evento culmine dell’anno è la tombolata di Natale, con annessa elezione di Miss “Magia del Natale” o una roba del genere. E non nevica mai. Io amo la neve, se almeno nevicasse avrei qualcosa per cui gioire. La neve rende sopportabile l’inverno.
Terzo: non riesco a trovare il tempo per scrivere o meglio, la voglia. Sono come prosciugata, ogni volta che accendo il pc, finisco con il cazzeggiare su Facebook.
Quarto: il mio ragazzo sta per scaricarmi e, dulcis in fundo, tra meno di un mese è Natale.
Questo mi dà qualche speranza, in realtà.
Nessuno, neanche il topo di fogna più schifoso del pianeta, può lasciarti a una manciata di giorni dal Natale, giusto? Quindi magari mi sto preoccupando inutilmente.