Lettori cari,
oggi vi propongo un romanzo particolare, intenso e breve al tempo stesso: sto parlando di ASTI CENERI SEPOLTE scritto da Fabrizio Borgio e supportato da Fratelli Frilli Editore. Un noir, per la collana dei tascabili, che si legge un una manciata di ore e che, però, merita di venir assaporato pagina dopo pagina..
ASTI CENERI SEPOLTE
di Fabrizio Borgio
Fratelli Frilli Editore – 164 pagine
10.90 € il cartaceo – 4.99 € l’ebook
Un’afosa sera d’estate: un’esplosione sconvolge Asti. L’incendio conseguente distrugge la APES azienda specializzata nello stoccaggio di rifiuti; nella tragedia perdono la vita due dipendenti. Contemporaneamente in un incidente avvenuto poco distante dal luogo del disastro,muore un motociclista mentre l’autista di un SUV finisce in coma. Entrambe le vittime si scoprono essere titolari della stessa azienda distrutta dall’incendio. La medesima sera, l’investigatore privato Giorgio Martinengo prende servizio come soccorritore della Croce Rossa e il suo migliore amico, il chimico Paolo Marchese, membro dell’ARPA Piemonte, deve intervenire per monitorare il potenziale pericolo d’inquinamento ambientale derivato dall’incendio,perché la funerea e irreale colonna di fumo nero come la pece che ascende al cielo della piccola città piemontese non sembra solo carta che brucia. Inizia così una lunga notte insonne, durante la quale Giorgio Martinengo si ritroverà a ricomporre un mosaico di fatti e persone in una sarabanda di morte che coinvolgerà i personaggi più inaspettati. Un vortice di faccendieri, corrotti ed ecomafie nel quale Martinengo, vittima di una insopprimibile brama di sapere, sarà coinvolto nonostante il suo inedito ruolo.
LA MIA OPINIONE
Giorgio Martinengo è un investigatore privato, ma è anche volontario della Croce Rossa di Asti.
Quello che leggerete in questo libro altro non è che un evento che si svolge in una breve manciata di giorni, un weekend troppo lungo e decisamente macchiato di sangue, un weekend in cui la squadra della Croce Rossa di Asti entro cui l’investigatore è impegnato avrà davvero molto, molto da lavorare.
E’ venerdì sera intorno alle 20.00, quando l’APES, azienda locale che si occupa di stoccaggio di rifiuti urbani, prende fuoco: una enorme nube nera si innalza sulla città sconquassando la calura estiva. Partono i primi soccorsi, le forze dell’ordine si occupano di gestire il traffico e i vigili del fuoco si recano sul posto per domare le fiamme.
Contemporaneamente avviene un incidente mortale tra un Suv e una moto: le vittime sono Cutrì e Sabena, due soci in affari, amanti della bella vita, del mondo della discoteca, del lusso.. Sabena muore sul colpo, Cutrì finisce in pronto soccorso.
Da qui si scoprirà un dedalo particolarmente curioso di elementi che sono magistralmente incatenati tra loro: Cutrì infatti ha dei precedenti penali per prostituzione e affini; Martinengo conosce dei retroscena particolari e tutta la sua verve nell’investigazione non è da meno in casi del genere..
Ad aiutarlo ci si mette anche il suo amico, Paolo Marchese, chimico dell’ARPA incaricato di fare i rilievi riguardanti l’inquinamento dell’aria dovuto all’incendio: scopriremo infatti come il capannone andato a fuoco non sia di semplice carta da riciclare, anzi.. c’è qualcos’altro di sospetto e, grazie alle strumentazioni, perfettamente identificabile e capace di giungere a conclusioni..
Il mestiere di investigatore privato induceva una forma mentis attenta e sospettosa che si rifletteva in ogni momento della vita. Diventava un riflesso condizionato che aveva inacidito l’esistenza di tanti colleghi conosciuti in passato. Uomini disillusi, sospettosi, rosi e corrotti dal marcio nel quale si ritrovavano sovente a rimestare. Lui aveva sempre lottato per non lasciarsi sopraffare dalla sua professione e anche se il demone della ricerca e della brama di conoscere non abbandonava la sua anima, Giorgio riusciva a mitigare quella condizione umana allargandosi e diluendosi nei mille stimoli che ancora cercava e vedeva nella vita.
Certo è che serviranno attente analisi per ricostruire l’intera situazione: tra un soccorso e l’altro, Martinengo sfrutterà appieno le sue doti di analisi e di osservazione, potendo ricostruire il quadro e aiutando – senza interferire nelle indagini – il gruppo investigativo ufficiale: si scopriranno così scenari tutt’altro che piacevoli, un giro di affari losco e inquietante, un mondo subdolo e decisamente distorto che, tra l’altro, esiste davvero.
Fabrizio Borgio crea una storia basandosi su un evento realmente accaduto: anni fa ci fu un incendio che avvolse un’azienda di Asti. Ebbene, da un fatto di cronaca è riuscito a ricamare sopra un’indagine ed una storia che si sviluppano in pochissimi giorni: sì, perché dall’evento del venerdì si risolverà e spiegherà tutto entro al domenica dello stesso weekend. Una sorta di indagine-lampo, forse un po’ eccessiva considerato i tempi biblici della nostra burocrazia, ma è anche vero che la situazione non porta ad altro epilogo se non quello che leggeremo.
L’autore riesce a toccare, in poche pagine, tantissimi argomenti e tantissime realtà molto contemporanee e vere: l’ambiente, con il riciclo dei rifiuti; la prostituzione; gli affari loschi; il lavoro sottopagato e pieno di tresche; le morti bianche, di coloro che ci lasciano compiendo il loro dovere; la violenza; la vendetta; la malattia; la preoccupazione.. un mix di eventi e sentimenti che rendono intenso un weekend che pare interminabile.
Impreziosito da alcuni termini in dialetto piemontese, per dare maggior veridicità all’insieme, è una bella storia, che si legge in una giornata molto tranquillamente.. che richiede attenzione, nel seguire i vari collegamenti, ma che consente di appassionarsi anche senza dover necessariamente leggere troppe pagine. Ci sta tutto, così com’è.. e va benissimo.