Amici Lettori,
finalmente ho l’occasione di parlarvi di questo romanzo! Ho resistito alcuni giorni per lasciare spazio al blogtour (noi abbiamo ospitato quila nostra tappa) e ora è il momento di farvi sapere cosa ne penso.. sto parlando del libro LA SETTIMA PROFEZIA, il primo capitolo della Codice Fenice Saga scritto da G.L. Barone per Newton Compton Editori.
Il romanzo è uscito il 9 febbraio, sia in formato cartaceo che in digitale, ed è quindi disponibile su tutti gli store online.. io ho ricevuto la copia in anteprima dalla Casa Editrice, che mi ha coinvolto nell’evento organizzato e.. l’ho letto davvero in breve, brevissimo tempo!
Bando alle ciance e veniamo a noi, altrimenti vaneggio e non capite più niente! eheheh
Codice Fenice Saga #1
di G.L. Barone
Newton Compton Editori – Pagine: 320
Prezzo eBook: 3,99 – Prezzo cartaceo: 7,90
È quasi l’alba quando, a bordo del lussuoso transatlantico Princess of the Oceans, viene rinvenuto il cadavere di uno dei passeggeri. Si tratta dell’archeologo Leonardo Domianello, sgozzato e abbandonato nella vasca idromassaggio di una delle cabine. Lo shock, per il suo amico e compagno di viaggio Niccolò Nobile, è fortissimo. Convinto di sapere chi sia l’assassina – una donna incontrata la sera precedente nel casinò della nave – si mette sulle sue tracce. Contemporaneamente, all’aeroporto di Mosca, il jet di monsignor Dominique De Lestes, presidente di un’importante fondazione religiosa, esplode sulla pista. Prima di essere ucciso pare che De Lestes avesse visitato un’installazione segreta voluta dal governo russo negli anni Settanta: la cosiddetta Wardenclyffe Tower, nota anche come Torre di Tesla. Cosa lega i due eventi? A indagare viene chiamato l’ispettore Nigel Sforza dell’Interpol, che affianca Zeno Veneziani, un esperto pubblico ministero romano. Gli indizi conducono prima in Vaticano e poi alla SunriseX International, una multinazionale con sede a Ginevra. Eppure niente è come sembra, e le cose si complicano sempre di più. Le indagini, infatti, conducono a una fantomatica settima profezia…
LA MIA OPINIONE
Dopo una divertente serata tra amici, sulla Princess of the Oceans, un transatlantico prestigioso e lussuoso, l’archeologo Leonardo Domianello viene trovato morto nella splendida vasca idromassaggio all’interno di una cabina non sua. I due amici, l’ambasciatore dell’Onu Niccolò Nobile e l’avvocato Valvano, colti impreparati dinanzi al corpo ormai inerme dell’amico, per evitare qualsiasi tipo di scandalo decidono di liberarsi del corpo gettandolo in acqua, prima che la nave raggiunga il porto di Civitavecchia. Sono sicuri di non essere stati visti da nessuno: è sufficiente recuperare il cellulare di Leonardo, cancellare le mails che si sono scambiati per organizzare la crociera e nessuno sarà in grado di risalire a loro due. Fin qui va bene ma.. chi è stato ad uccidere Leonardo? L’Ambiasciatore è convinto si tratti della giovane Russa che hanno rimorchiato la sera precedente: è infatti ancora nella cabina quando i due amici realizzano la morte del terzo: Doppia N cerca pure di inseguirla, perdendo subitamente le sue tracce.
Contemporaneamente in Russia salta in aria un jet che ospitava monsignor De Lestet, lasciando così scoperto il vertice di una importante fondazione religiosa che, tra i vari progetti umanitari che finanziava, pare sia coinvolta in una faccenda delicata nelle zone dell’ex Unione Sovietica. Di questa faccenda Russa, però, sarà Nigel Sforza ad occuparsene, trovatosi lì per ben altre faccende in realtà, cercherà di approfondire la cosa per far luce su quanto è, invece, tutt’altro che chiaro.
“I peggiori sono quelli che vivono nel mezzo. Non scelgono. Non si sbilanciano”, ricordò le parole che le ripeteva sempre il signor Trelawney, suo padre putativo. “Non fanno mosse pur di non fare sbagli”.
E lei, all’età di trentatré anni compiuti, di sbagli ne aveva fatti moltissimi. Alcuni causati dal suo carattere deciso e a volte incostante, altri a causa degli ostavoli che la vita le aveva messo di fronte.
In Italia, nel caso della morte dell’archeologo, è Zeno Veneziani, un PM romano, a farsi carico dell’indagine: quella che sembra una morte accidentale, o comunque curiosa trattandosi di un Archeologo, ha tutto più senso mano a mano che i pezzi del puzzle vengono riuniti e decodificati.. alla morte del primo si succede quella dell’amico Valvano, e persino l’Ambasciatore è in pericolo di vita. Possibile che tutto questo sia accaduto solo per una crociera?
Ovviamente no, perché anche questa volta G.L. Barone non si smentisce: capace di creare un’atmosfera molto coinvolgente, dal ritmo serrato, che innesca un meccanismo di dipendenza del romanzo – ho iniziato a leggerlo intorno alle 23 e ho dovuto smettere alle 3 del mattino per stanchezza.. questo per farvi capire come sia difficile separarsi dalle pagine. Ne ho letto più della metà in un colpo solo, ecco – l’autore riesce a toccare una svariata serie di argomenti mantenendo su gran parte di questi il suo indiscusso alone di mistero e lasciando volontariamente inconclusa la faccenda.. il lettore, infatti, dovrà mangiarsi le mani sino all’uscita del secondo romanzo perché in questo c’è tanta carne al fuoco ma non c’è la chiusura di nulla, se non alcuni cambiamenti di scena.
Rimarremo così in sospeso: Veneziani è alla ricerca di una verità particolare, che ruota intorno all’OMS, all’azienda SunriseX che produce vaccini che hanno a che fare con il virus Ebola, alle associazioni Religiose, a ricercatori che non si sa bene che fine fanno e a queste operazioni ‘segrete’ che.. sono in qualche modo – ancora non si può sapere come – legate al ritrovamento che apre il romanzo, quello relativo ai diciotto scheletri giganti ritrovati nel lontano 1912; chissà se l’indagine di Veneziani si intreccerà mai con quella di Sforza? Chissà…
Ci sono tantissime cose in ballo, moltissima carne al fuoco: gli ingredienti tipici di G.L. Barone non mancano, poiché abbiamo i morti ammazzati – che io adoro XD – ed il complotto alle spalle; abbiamo gli investigatori che hanno modi diversi di agire e, per questo, sono ben caratterizzati. Abbiamo il Vaticano, che in qualche modo è sempre in mezzo alle faccende che secondo me la loro competenza è discutibile. Ci sono inseguimenti e sparatorie, ci sono personalità di spicco – abbiamo un Ambasciatore dell’Onu, ad esempio – e ci sono faccende mediche in mezzo, dove il fine può sembrare persino splendidamente umanitario, ma che poi invece…
Basta! meglio che chiuda la bocca altrimenti vi svelo tutto e siamo fritti!
Il fatto poi che sia una trilogia è qualcosa che a me piace moltissimo: io attendo sempre con ansia i suoi libri.. quando è ora filo a cercarlo in libreria perché devo averlo. E’ più forte di me.
Questo poi me l’ha regalato la Newton Compton per cui ci sono ancora più affezionata!
Che altro aggiungere? Iniziate a leggere La Settima Profezia, piano piano arriveranno anche il secondo ed il terzo romanzo così da scoprire bene ciò che, col primo, è ancora abbastanza e perfettamente incastrato..
Barone è Barone: anche quando tenta un azzardo lo fa con classe.
Ah, vale per Lui la regola che uso per altri in fatto di saghe: è il primo libro.. se do il massimo ora, per l’ultimo non ho altri gufetti da dare quindi.. attendo di sapere come finisce per vedere se assegnare il top oppure no ^_*