“La piccola Bottega del tè” di Caroline Roberts [Recensione]

Salve a tutti cari Lettori Erranti, oggi, con difficoltà e
un pizzico di dispiacere vi parlerò di un romanzo uscito da poco tempo in
Italia,  La piccola Bottega del tè di Caroline Roberts,per la Newton Compton
Editori
. Sarò ovviamente schietta e sincera per questo libro che mi ha molto
delusa
.

La Piccola Bottega del Tè di Caroline Roberts

Newton Compton Editori

313 pagine – Narravita Rosa 

Prezzo: € 10,00 

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Ellie
Hall ha un solo desiderio: dimenticare la vita di città e dedicarsi con amore
alla piccola bottega del tè di Claverham Castle, per realizzare il suo sogno di
bambina. Niente più noiosi calcoli al computer, finalmente: nelle sue giornate
ci saranno solo tazze fumanti accompagnate da torte e biscottini, e amabili
chiacchiere con i clienti. Tutto questo è però guastato dallo scorbutico Lord
Henry, proprietario del castello, contrario ad aprire le porte della propria
dimora ai visitatori. Ma Ellie non ha alcuna intenzione di perdere ciò per cui
ha tanto lottato e così, cupcake dopo cupcake, con la sua bottega conquista il
cuore degli abitanti, e i suoi dolci diventano l’attrattiva principale del
posto. Ora tutto quello che manca nella vita di Ellie è un pizzico di
romanticismo: sarà forse Joe, lo scontroso amministratore della tenuta, a
donarle un po’ di inaspettata dolcezza?



LA MIA OPINIONE

Come
sempre la prima cosa che mi attrae in un libro è la copertina, ed eccola,
dolcissima, delicata con quei toni pastello e quel titolo invitante come una
tazza di tè caldo
, “La piccola bottega del tè”. Mi sono lasciata incuriosire
dalla trama
e mi sono buttata in questa avventura insieme alla protagonista
Ellie, anche perché uno dei miei sogni è proprio quello di gestire una sala da tè.

L’inizio
è molto banale e scontato
. La protagonista, Ellie, appunto, ha un sogno, avere
una sala da tè tutta sua, e decide di mollare un lavoro sicuro per questa
grande incertezza, spinta dalla sua passione di preparare dolci ereditata dalla
defunta nonna (anche questo l’ho trovato scontato) e rafforzata da una grande
delusione d’amore.  Vede un annuncio in
un giornale per la gestione di una sala da tè in un castello, e si dirige,
abbastanza impreparata, al colloquio con il proprietario, il signor Henry, e
l’amministratore del Castello, Joe. 

Subito Ellie nota Joe e lui nota lei. Scontato no? 

Ellie è molto
giovane ed ingenua ma molto testarda e determinata. Joe è carino, con un bel
fisico ed ha un certo fascino, enigmatico e misterioso. 

La nostra protagonista
ottiene il posto e tra alti e bassi riesce a mettere in piedi la sua sala da
tè. Compie degli errori, si abbatte ma non demorde, e va avanti convinta di
riuscire a farcela nonostante la poca esperienza, grazie alla sua grande
passione nel preparare i dolci e grazie anche alle persone che la sostengono,
sia i suoi familiari che il personale appena conosciuto a lavoro. Punto a
favore dell’autrice,
che non ha messo da parte questo argomento per raccontare
una semplice storia d’amore.

I luoghi vengono descritti bene:  il castello, la cucina, la sala da tè… sembra
quasi di essere lì con i nostri personaggi a sorseggiare una tazza di tè caldo
e assaporare la torta al limone o qualche cupcake preparati da Ellie, ed è,
forse, l’unica nota positiva di tutto il libro.

Ho
trovato molti dialoghi vuoti e spesso ripetitivi… Insomma, Ellie lo abbiamo
capito che il tuo ricettario è della nonna e lo tieni in cucina! 

E anche i
colpi di scena non lo sono stati perché molto scontati, almeno per me, avendo
subito intuito i “segreti” di Joe e del signor Henry.  

Ho notato, anche, una certa immaturità
nell’autrice nel modo di scrivere, nessuna grande frase che rimanga impressa,
nessun concetto realmente profondo o almeno significativo,  ed, inoltre,  ho trovato durante la lettura anche diversi
errori di battitura e ortografici di editing.

Aver diviso il libro in capitoli e paragrafi
più o meno lunghi spostando l’attenzione su Ellie o Joe l’ho trovato un po’
inutile, perché non si da lo stesso spazio ad entrambi e perché viene usata la
terza persona, anche se ci spostiamo a guardare gli eventi dal punto di vista
di una all’altro. 

Tutti i personaggi rimangono ai margini della storia, ma ad
alcuni avrei dato più importanza, per capire meglio anche i nostri
protagonisti, conosciamo il signor Henry all’inizio, ogni tanto fa la sua
apparizione, quasi fosse un fantasma e anche alla fine non lo vediamo quasi, e
tutti i personaggi che “girano” per il castello meritavano una piccola
considerazione in più.  

Ci
troviamo davanti a una storia d’amore che ha problemi a decollare, i
protagonisti con i loro alti e bassi e il loro atteggiamento  mi spiazzano di pagina in pagina. A un terzo
del libro il tono scorrevole e semplice cambia totalmente, diventando “caldo”
ed esplicito,
quando i due protagonisti ci “danno dentro”.  

Ormai sembra fatta,  tra passeggiate romantiche , appuntamenti e
sesso sfrenato… ah no, lui scappa per un po’, per poi tornare e dirle che non
possono stare insieme, perché non vuole una storia con chi lavora per lui, e
alla fine scoprirete perché, se non lo avevate già intuito prima come me… 

Si riavvicinano solo a livello professionale, lavorando
e vivendo sotto lo stesso tetto e soffrendo entrambi come due scemi, e alla
fine, grazie alla complicità di una cameriera e della fioraia si riavvicinano,
parlano e si chiariscono. 

Sembra essere arrivato il lieto fine, ma l’autrice
decide di mettere in mezzo un po’ di adrenalina con un piccolo incidente al
castello e… finalmente il sogno romantico viene coronato.


Alla
fine del libro troviamo la ricetta  della
famosa torta al caffè e cioccolato della nonna
di Ellie, l’ho letta ed è
abbastanza laboriosa, ma l’idea di averla proposta l’ho trovata carina. Potrei
prendere spunto da questa e ricavarne qualcosa di più semplice… Chissà…  

Voto Finale due gufi. Purtroppo
non riesco a dare un giudizio migliore di queste pagine. Libro leggero e banale. 


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