I 12 insegnamenti degli alberi per migliorare la nostra vita di Vincent Karche [Recensione]

Bentrovati Lettori Erranti, intanto vi auguro un felice
solstizio d’estate, qualunque siano i vostri impegni, spero troverete un po’ di
tempo per festeggiare questo evento annuale…

Io tra le altre piccole cose, non
potevo scegliere giorno migliore per farvi conoscere e parlarvi del libro che
ho appena concluso. 

Come vi dicevamo su instagram (potete seguirci su
boscodeisognifantasticiblog ) questa volta non si tratta di un romanzo bensì di
un manuale. Il titolo è I 12 insegnamenti
degli alberi per migliorare la nostra vita di Vincent Karche.  

Curiosi di sapere di cosa parla e cosa ne
penso? Continuate la lettura per scoprirlo…

I 12 insegnamenti degli alberi per migliorare la nostra
vita

di Vincent Karche

224 Pagine

Prezzo: € 3,99 (e-book) – 
€ 10,00 (Cop. Rigida)

Newton Compton Editori

Trovi i Link per acquistarlo QUI 

Il metodo per vivere meglio imparando dalla natura

Un manuale pratico alla riscoperta di se stessi tra
abeti, faggi e maestose conifere per vivere in sintonia con la natura

La più grande lezione che la foresta ci offre è legata
alla “presenza”: a contatto con gli alberi e osservando le strategie che
mettono in atto per rimanere in vita, ci riconnettiamo con noi stessi, al qui e
ora. Basandosi sulla sua esperienza come guardia forestale, che lo ha portato a
contatto costante con la natura, Vincent Karche ci offre 12 lezioni
fondamentali da applicare al nostro quotidiano per vivere in armonia con lo
scorrere del tempo e favorire il benessere psicofisico. Suddiviso in quattro
parti, che corrispondono alle quattro stagioni, ma anche alle fasi della vita
(nascita e abbondanza, maturazione, riposo e transizione, pacificazione),
questo libro ci guida verso una nuova consapevolezza volta a migliorare la
nostra vita di tutti i giorni. Completano il tutto alcuni esercizi pratici
legati alla respirazione da svolgere all’aperto, possibilmente in un bosco.

In questo libro:

– 12 esercizi inediti per entrare in sintonia con il
presente

– 12 momenti creativi per connettersi con la propria
emotività

– Tecniche e pratiche di respirazione

LA MIA OPINIONE

Quando ho visto la copertina sono stata subito attratta e
incuriosita dal titolo, doveva essere mio!!! Ho scelto infatti di leggere e
recensire questo libro poiché adoro stare in mezzo la natura, e mi trovo a mio
agio nei boschi… Tante volte mi sono trovata ad abbracciare un albero, e ho
capito che questo manuale poteva donarmi qualcosa di importante.

La copertina, semplice e bianca, mette in risalto i tre
alberi dipinti ad acquarello, ma sono le parole del titolo e del sottotitolo che
emergono in primo piano, nella sua semplicità trovo una certa armonia.

La lettura si apre con il preambolo dell’autore Vincent
Karche che ci accoglie presentandoci il suo manuale e spiegandoci come dobbiamo
rapportarci con gli alberi e con il libro stesso. Invita i lettori a seguire
gli esercizi descritti e a scrivere le proprie sensazioni (nella copia cartacea
ci sono delle pagine bianche dove aggiungere le proprie considerazioni,
pensieri, poesie ecc).

Il libro è ben strutturato, diviso in 12 insegnamenti,
tanti quanti i mesi dell’anno, seguendo così il ritmo naturale di un albero che
vive nelle zone temperate durante le 4 stagioni.

Nel prologo l’autore ci fa conoscere in breve la sua
vita, e nel corso del libro ci parlerà di diversi eventi che hanno
caratterizzato il suo percorso e come ha instaurato un bellissimo rapporto con
gli alberi. La sua storia mi ha commossa e coinvolta moltissimo nella lettura. Un
particolare interessante è l’attenzione vera e sincera che Karche indirizza
agli alberi; spesso nella lettura si rivolge proprio a essi, facendo sentire la
loro presenza, ma anche l’amore che prova verso questi esseri viventi
magnifici.

Il libro è diviso in stagioni, ogni stagione ha 3 insegnamenti. 

La primavera è il tempo degli inizi, e  il primo insegnamento non poteva non essere
“imparare a respirare”. È vero, sembra banale, è ciò che iniziamo a fare appena
nati, ma non tutti riescono a farlo
consapevolmente e correttamente. Dopo la prima meditazione lo scrittore ci
invita a mettere per iscritto le nostre emozioni e sensazioni, anche questo per
me è un esercizio che ci fa rimanere legati a ciò che abbiamo provato,
allungando in un certo senso il tempo di ciò che abbiamo percepito.

Nel secondo insegnamento ho trovato tanta verità. Gli
alberi insegnano che ognuno di noi ha un proprio ritmo. Molte sono le nozioni e
gli spunti riflessivi che possiamo trovare
, dai nomi scientifici degli alberi a
varie notizie interessanti che li riguardano.

Il terzo insegnamento mi ha fatto riflettere molto sul
mio modo di essere, sul “sentirmi unita agli altri”. Un capitolo che dovrebbero
leggere e rileggere tutti, soprattutto chi non è capace di aiutare gli altri,
come coloro che sono in difficoltà (e purtroppo in questo periodo se ne parla
molto).

Arriva così l’estate, il tempo dell’abbondanza. E l’insegnamento che troviamo è “assaporare
il presente”, qualcosa che molto spesso non siamo capaci di fare, vivendo nel
passato o sognando un futuro irrealistico o ancora fantasticando un presente
non reale. L’autore ci porta così a conoscere la vita di un albero, attraverso
i suoi anelli/anni, dando anche delle nozioni sui nomi che compongono le parti
di un tronco e come un albero vive la sua vita nel presente.

Il quinto insegnamento ci insegna che la vita è
cambiamento e dobbiamo “accompagnare il movimento”. Molto interessante
l’esercizio proposto in questa parte del manuale.

Il sesto insegnamento è uno di quelli a cui ho prestato
più attenzione, poiché non riesco a dare fiducia facilmente.

Siamo arrivati all’autunno, il tempo delle
guarigioni, mentre l’inverno è il tempo
della quiete. 

Non voglio svelarvi gli altri insegnamenti, lasciando a
voi la gioia di scoprirli passo passo.

Vi invito, così come ha fatto l’autore a seguire soprattutto
gli esercizi, dato che lo scopo del libro, appunto, è quello di essere una
guida pratica.

Ho letto questi 12 insegnamenti durante il mio soggiorno
in Francia, e ho colto l’occasione per portare il libro nella foresta della
valle di Zorn, a Saverne, che fa parte della catena montuosa dei Vosgi, di cui
anche l’autore parla. Ho trovato questa “coincidenza”
entusiasmante!!! (Forse mi entusiasmo con poco? Ma io alle coincidenze non
credo) .

Durante la mia passeggiata nella foresta, ho trovato il
mio albero, che probabilmente non rivedrò più, ma come suggerito dall’autore ho
voluto dargli un nome: Anzu. 

Ogni insegnamento è ben descritto e gli esercizi sono semplici e spiegati molto bene. I
più o meno brevi accenni alla propria vita, così come la parte più tecnica del
libro non stancano, anzi, incuriosiscono e si armonizzano con tutto il
contenuto del libro. Potessi dare un gufo
in più lo darei!

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