Blogtour “I figli di Cardea” di Alessio del Debbio – quinta tappa

Cari amici del Bosco,

abbiamo il piacere di partecipare al blogtour della nuovissima uscita editoriale del caro amico scrittore Alessio Del Debbio, con il suo “I figli di Cardea” – Edizioni Il Ciliegio. 


Siamo giunti alla quinta tappa: quella dedicata agli estratti e alla colonna sonora. Ma se per caso vi foste persi quelle precedenti, ecco qui sotto un piccolo promemoria per aiutarvi a recuperare ogni argomento.

Abbineremo alcuni estratti ad altrettante musiche, così sarà più interessante viaggiare tra le parole e le note, stuzzicando la voglia di avere tra le mani il cartaceo del libro.

PRIMO ESTRATTO

(Bianca e Daniel parlano della berserksgangr)

 «Quello che vedo è che
non avrò mai nulla. Ho lasciato il lavoro, i miei sono sul piede di guerra, mi
chiamano ogni giorno per sapere quando potranno venire a vedere questo
fantomatico appartamento in cui sono andata a vivere con Gigi. E Gigi? Lui è il
più beato di tutti, non sembra accorgersi di nulla, come se la mutazione non
l’avesse toccato».

«Forse
è così. La berserksgangr agisce in
maniera diversa, a seconda delle persone. Forse tu… eri così attaccata alla tua
vita precedente da non riuscire ad accettare il cambiamento».

«Io
odio questo cambiamento, Daniel!» gridò Bianca, prima che lui la sbattesse di
nuovo contro l’albero.

«Sei
una stupida, e un’ingrata. È vero, non hai scelto questa vita, ma nella
disgrazia non ti rendi conto di quanto sei stata fortunata? Tu e Gigi vi siete
trasformati insieme e potrete vivere entrambi una lunga vita. Proprio quella
che volevi. Quei sogni sono ancora lì, anzi sono divenuti realtà. Mentre
Aurora, la Dottoressa, persino Fabio invecchieranno, voi rimarrete sempre così,
sempre giovani, e tra cent’anni, quando i nostri amici saranno polvere e i
ricordi dei giorni vissuti assieme ormai leggenda, voi ci sarete ancora, liberi
di ubriacarvi sulle loro tombe, di cantare canzoni sui bei tempi andati o di
continuare a litigare per le cazzate che rinfacci di continuo a Gigi. Forse
anche tu hai qualcosa per cui essere gelosi, no? Non tutti hanno avuto questo
privilegio. Non tutti possono condividere l’eternità con coloro che amano…»

Bianca
sgranò gli occhi ma prima che potesse rispondergli, Daniel scosse le spalle e
si incamminò verso la baita. Gli tornarono in mente le parole di Luisa, una
notte in cui l’aveva sorpresa a vegliare Alois, che dormiva sereno con una mano
tra le sue.

«Non
innamorarti mai. è un sentimento
a cui non siamo in grado di sopravvivere».

Colonna sonora: “Losingmy religion” – R.E.M.

SECONDO ESTRATTO

(La
Dottoressa si prepara per partire per Cardiff)

Adesso
che lei se ne stava andando, sarebbe bastato Marco a ricordargli le sue
promesse o forse entrambi si sarebbero arresi?

No,
suo fratello non se ne sarebbe fregato. Aveva dato via persino la sua adorata
Audi, per aiutare i suoi. Sarebbe rimasto e avrebbe lottato anche per lei, e
per Paolo, mentre lei che avrebbe fatto? Sarebbe scappata di nuovo, in un’altra
città, in un’altra nazione; se avesse potuto, anche in un altro continente,
incapace di liberarsi da pensieri che l’avrebbero seguita comunque. Eccoli lì,
anche quel giorno, stravaccati sui sedili logori della Panda, a farle compagnia
in un viaggio che si prospettava più lungo del solito. C’era la sua determinazione,
quella non mancava mai, in ogni impresa in cui si lanciava, ed era il lato di
lei che le persone apprezzavano di più quando la conoscevano; c’erano i suoi
dubbi, aumentati nell’ultimo mese, di pari passo alle chiamate delle banche e
dell’avvocato, e infine c’erano i ricordi. Una corona di ricordi che le
schiacciava il capo e le sue belle punte colorate. In verità, da una settimana
ormai aveva abbandonato l’azzurro sfoggiato durante l’estate, per un più sobrio
color nero, come il suo umore, senza rinunciare però a qualche riflesso blu,
ben poca cosa rispetto agli arcobaleni degli anni precedenti. Ma a Cardiff
volevano una ricercatrice competente e in tenuta impeccabile, non
un’adolescente in preda a timori e dubbi. Forse avrebbe dovuto ricordarsene prima
di firmare.

Colonna sonora: “Nemo”– Nightwish

TERZO ESTRATTO

(Sidonia Von Borcke
incontra le Janare)

Vivere
e morire da lupi, questo era il suo motto. L’aveva dimenticato? O era stata
annebbiata dalle parole dello stregone dal pelo rosso da illudersi di essere
ancora umana, di aver ancora diritto al libero arbitrio?

Non è così!Gridò, e scagliò un pugno nel terreno sotto di lei, crepandolo. Sei… soltanto… una… schiava. Ringhiò,
continuando a colpire, finché le nocche non sanguinarono pietà.

Soltanto
allora si accorse della nebbia che l’aveva circondata, ricoprendo la sommità
della Majella, nascondendo persino la luna. E in quella nebbia sette forme
presero a vorticare, frusciando silenti attorno a lei. Sidonia si sollevò di
scatto, rabbrividendo quando una di quelle sagome evanescenti sembrava
sfiorarla. Le faceva lo stesso effetto ogni volta, anche dopo tutti quegli
anni. Tentò di spostarsi ma il peso del sacchetto che portava al collo la
schiacciò al suolo, rendendo grevi i suoi passi, macigni che a fatica riuscì a
smuovere. Sentì un sussurro, un nome lontano che riecheggiò nella nebbia, e le
gambe presero ad avanzare a fatica in una direzione, strappandole gemiti di
dolore e impotenza. Camminò per un tempo indefinito, affondando le palme dei
piedi su rocce aguzze, mentre sagome spettrali le turbinavano tra i capelli,
tirandoli e strappandoli, per poi schiaffeggiarle il volto e incitarla a
camminare ancora. Passò accanto a un cimitero dalle tombe scoperchiate, il cui
ventre violato vomitava luridi liquidi pestilenziali, e a una chiesa
sconsacrata dalle mura imbrattate di oscenità; superò un fiume dalle fetide
acque, dentro cui schiere di dannati sgomitavano per sollevarsi e chiamarla a
sé, infine giunse sotto il noce. Dove le Janare la attendevano.

Colonna sonora: “Thisis war” – 30 Seconds to Mars

Prossima tappa il 16 luglio per l’intervista all’autore.

Alla prossima

2 commenti su “Blogtour “I figli di Cardea” di Alessio del Debbio – quinta tappa”

Lascia un commento