Un saluto a tutti i lettori accaldati di questa lunga estate,
il libro che voglio proporvi oggi è la lettura ideale da portare sotto l’ombrellone: piccolo quel tanto che basta per non ingombrare ma divertente e soprattutto curioso per gli amanti della lingua italiana.
Si tratta di La capra crepa – 333 reati linguistici di Aldo Dalla Vecchia – Pegasus Edition
Ho trascorso una serata divertente ed interessante nel castello di Lerici, chiacchierando con Aldo Dalla Vecchia, autore televisivo di note
trasmissioni come Verissimo, Target o Cristina Parodi Live e giornalista della
carta stampa con collaborazioni con il Corriere della Sera, Sorrisi e Canzoni
ed Epoca.
Questa è stata l’occasione per
conoscerlo come scrittore.
I suoi primi quattro libri Rosa Malcontenta, Vita da
Giornalaia, le interviste di Specchio Segreto e il giallo di Amerigo Asnicar,
hanno vinto numerosi premi. Dai primi due sono stati tratti anche spettacoli
teatrali.
A Lerici è arrivato per parlarci
della sua ultima fatica «La capra crepa – 333 reati linguistici» Pegasus
Edition.
Un titolo particolare, divertente
e musicale al tempo stesso e che richiama ad un ben noto scioglilingua.
E’ una guida leggera ma preziosa
per conoscere meglio la lingua italiana e correggere gli errori che spesso
commettiamo senza neppure rendercene conto.
Ha inoltre la peculiarità di
disegnare il nostro nuovo modo di comunicare, soggetto sempre più ai meccanismi
dei social e alla nostra impellente necessità di fare in fretta.
Secondo un rigoroso ordine
alfabetico, Aldo enumera i numerosissimi reati linguistici, dei veri e propri
errori grammaticali che fanno inorridire gli amanti della lingua italiana. A
questi aggiunge tutta una serie di strafalcioni spesso commessi solamente per
la voglia di fare bella figura usando parole straniere o frasi fatte.
Uno spazio particolare è dedicato
alle nuove parole, quelle che proprio non esistono nella lingua italiana ma che
sono diventate talmente di uso comune da essere dei veri e propri tormentoni.
Il piccolo libretto è arricchito
dalla prefazione dell’avvocato Annamaria Bernardini De Pace, che lo consiglia
come regalo agli amici senza che nessuno debba offendersi.
Vi lascio con una domanda che ho
posto anche a Aldo Dalla Vecchia.
C’è scampo per la lingua
italiana? Oppure in un mondo così globalizzato siamo costretti a fare l’aperi-cena
altrimenti siamo out?
Buona lettura