Bentrovati Lettori Erranti, appena finito un libro ne ho
cominciato subito un altro. Anche questo ha a che fare con la Danimarca, o
meglio con la cultura danese. E come vi
avevo accennato in una precedente recensione (che trovate QUI), oggi vi parlerò
dell’Hygge.
Il titolo del libro è “Il metodo danese per vivere
felici. Hygge” di Marie Tourell Søderberg, della Newton Compton Editori.
“Il metodo danese per vivere felici. Hygge”
di Marie Tourell Søderberg
Newton Compton Editori
Collana Grandi Manuali Newton
Pag. 240 a colori
Prezzo: € 10,00 (cop. Rigida) € 3,99 (ebokk)
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Bestseller numero 1 in Inghilterra
Il segreto per essere felici viene dalla Danimarca: si
chiama hygge ed è alla portata di tutti
Lavoro, stress, ansie e preoccupazioni ci fanno perdere
di vista le priorità della vita. Siamo sempre tesi e pronti a esplodere ed è
facile che a farne le spese siano i nostri cari. I danesi, il popolo più felice
del mondo da oltre 40 anni secondo il Rapporto Mondiale della Felicità stilato
ogni anno dall’Onu, hanno trovato la soluzione: l’hygge. È una parola quasi
intraducibile ma che si potrebbe descrivere come intimità, calore, accoglienza.
È la capacità di creare un ambiente che faccia sentire i familiari a proprio
agio e li predisponga a momenti di serenità. Questo libro, ricco di fotografie
e di idee concrete, vi avvicinerà allo stile di vita danese. Vi aiuterà a
rendere la vostra casa confortevole come fosse Natale tutto l’anno.
Suggerimenti semplici ed efficaci, come accendere delle candele, cucinare tutti
insieme, decorare la casa, spegnere i cellulari e fare un gioco da tavolo,
raccontarsi com’è andata la giornata a turno, ed esserci davvero in quel
momento e in quel luogo. Il modo più semplice per introdurre l’hygge nella
vostra vita ed essere pienamente felici con le persone a voi più care.
LA MIA OPINIONE
Il libro come dicevo nella presentazione è a colori, con
tantissime foto molto belle ed interessanti che riguardano l’argomento
affrontato e/o le persone che vengono citate, così come paesaggi e luoghi della
Danimarca.
Purtroppo avendo l’ebook non ho potuto ammirare al meglio
le immagini, che sono in bianco e nero. Il formato del libro è quadrato ed ho
notato che ciò ha influito nella visualizzazione nel mio formato ePub. Un vero
peccato.
Andiamo alla copertina… è semplice, con sfondo blu scuro
e delle piccole lucine gialle, che ricordano il cielo notturno e la serenità
che si respira in certi periodi dell’anno (magari a Natale, o in una calda
nottata estiva sotto il cielo stellato).
Il manuale si apre con la presentazione dell’autrice,
dove in breve si presenta e inizia a parlare dell’hygge e su cosa è hygge per
lei.
Il concetto di hygge e su come è possibile usarlo e,
quindi, adattarlo in qualsiasi lingua è ben spiegato ed è più facile per il
lettore avvicinarsi ancora di più a questo ampio ma semplice concetto.
La parola hygge può essere usata con varie funzioni, può
essere un verbo, un aggettivo, oppure un sostantivo… la mente così corre a
cercare cosa è hygge per me, con chi mi piacerebbe hygg-are e le cose più
hyggelig per me.
Ma come si pronuncia questa parola? La scrittrice ce lo
spiega benissimo, ma io ho preferito andare su youtube ed ascoltarla per bene,
per abituarmi al suono (ho provato anche sull’app google translate e la pronuncia non è precisa). Con un po’ di
pratica la mia pronuncia è sicuramente andata migliorando, anche perché questa
parola è continuamente ripetuta per tutto il testo.
L’autrice ci porta in viaggio nel mondo hygge e nella
cultura danese, dalla storia ai valori che caratterizzano questa nazione.
Il concetto di hygge ultimamente, gira spesso su
internet, e sta diventando una sorta di moda, ma non in Danimarca, che è
radicato da secoli ed è, quindi, parte integrante della cultura danese.
Perché sta diventando così famoso anche all’estero?
Semplice, secondo il Rapporto Mondiale
della Felicità stilato ogni anno dall’Onu, la Danimarca è uno dei paesi più
felici al mondo, ed uno dei segreti è che la gente vive tantissimi momenti
hygge, i danesi amano hygg-are ed il vero segreto è farlo insieme, creando
un’atmosfera calda ed accogliente.
Tutto ciò è possibile, come spiega Marendine Ladegaaard,
entrando in armonia con i propri ospiti ed essendo molto socievoli, come
Anne Elizabeth Gonge.
Andando avanti con la lettura, l’autrice ci mostra in che
modo è cambiato l’hygge nel tempo, grazie al dialogo tra Lea e la nonna
Grete. Nelle loro parole si respira
l’armonia dell’hygge e del focolare domestico perché casa vuol dire anche
sentirsi al sicuro. Quindi non è possibile hygg-are fuori casa? Certo che sì!
Per esempio anche a scuola, come ricorderete anche nel libro “Il nuovo metodo
danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia” ve ne ho
parlato.
Quindi, come dicevo, il centro focale dell’hygge rimane
comunque la casa, e come ci fa notare l’autrice e le testimonianze che ci
porta, una casa deve essere calda, confortevole e rispecchiare la famiglia che
vi abita.
Il design danese, o meglio scandinavo rispecchia il
concetto di hygge, infatti è semplice e funzionale, così da poter focalizzare
l’attenzione sulle cose importanti e non su oggetti inutili e fronzoli vari… proprio
su questo concetto vertono le idee e i suggerimenti vari per l’arredamento
della casa o del posto di lavoro. Ma a mio parere si è dato poco spazio a
questa parte.
Uno dei momenti più hyggelig forse è il tempo che si
trascorre in cucina, per preparare un pasto o un semplice dolce con il tè da
condividere con chi si ama. Per questo motivo all’interno del testo troviamo
alcune ricette alle quali ci possiamo ispirare per preparare qualcosa di
semplice da condividere quando vogliamo ricreare del tempo hygge con chi
amiamo.
Un altro argomento accennato è la musica, con una
playlist di canzoni che ci vengono suggerite. Mi ha stupito trovare funk,
raggae e jazz e non musica più folk o di ispirazione classica.
Andando avanti nel testo, Marie ci fa conoscere alcune
attività e tradizioni che si svolgono in Danimarca nei diversi periodi dell’anno,
alle quali, io avrei dato più spazio, perché è un argomento che mi affascina.
La parte finale è incentrata sull’hygge nel mondo, ed
anche qui si ha un piccolo accenno.
Sono partita super entusiasta, grazie al libro letto in
precedenza, ma andando avanti con la
lettura il mio entusiasmo si è smorzato, più che un manuale è una raccolta di
interviste, è abbastanza esaustivo ma troppo breve. Non mi ha convinta del
tutto ma ci sono molti punti base da cui partire.