Cari amici del Bosco, mentre sto sorseggiando una deliziosa menta ghiacciata termino questo romanzo breve che personalmente mi ha coinvolto e che vi propongo come vostra prossima lettura.
La donna di scorta di Diego De Silva – Einaudi Edizioni
S’incrociano in una mattina di pioggia, su un marciapiede scivoloso. Dorina che fa tesi a pagamento e Livio che fa l’antiquario. Subito s’innamorano. Dorina, una giovane single, e Livio, un uomo sposato… Ma i ruoli di quella che potrebbe sembrare un’ordinaria relazione fra amanti clandestini s’invertono fin dall’inizio. Livio, radicato in una solida vita matrimoniale, si trova invischiato in un rapporto privo di gerarchie che la sua normalità non può reggere. Perché Dorina non vuol prendere il posto di sua moglie. Non chiede niente più di quello che Livio è disposto a darle. Accetta la sua condizione di marito e di padre con una naturalezza che sconvolge l’assetto ordinato della vita di lui. Tanto da fargli montare dentro l’ossessione di sapere se il silenzio di Dorina, la sua mancanza di domande, la sua tranquillità ogni volta che lo vede tornare in famiglia, la luce tiepida e rassegnata che raddolcisce lo sguardo siano cicatrici o espressioni naturali della sua persona.
«Livio cercò di incontrare nuovamente gli occhi di Dorina. No, lei non glielo avrebbe mai permesso…..Non era il suo un semplice fare attenzione che nulla trapelasse. Era molto di più, era un’indifferenza, un distacco, un’impermeabilità assoluta di tutta la persona..»
Questa è Dorina, questo è il fulcro intorno al quale ruota tutta la storia. Dorina non è e non sarà mai una «donna di scorta». Mette in crisi Livio con la sua totale assenza di domande, non vuole prendere il posto di sua moglie, non chiede più di quello che lui è in grado di darle. E questo lo fa impazzire, lo trascina nel baratro di un rapporto in cui perde tutte le sue certezze.
Dorina accetta la scelta che il destino ha fatto per loro, li ha fatti incontrare proprio lì su quel marciapiede, un incontro che non poteva essere evitato e che la donna vive appieno nelle poche ore e nei giorni che Silvio riesce a dedicarle. Eppure questo le basta, non chiede di più.
Viceversa questo è quello che sconvolge l’uomo e mette a nudo tutte le sue contraddizioni, le incertezze, le ipocrisie, che non sono altro che quelle di tutti noi, dei nostri desideri e delle infinite domande che ci poniamo: e se fossi passato da un’altra strada? Se non avessi perso quell’autobus?
Si possono amare due persone contemporaneamente? Forse si, ma quello che sceglierà Livio è coerente con la sua persona, con il suo modo di essere e un po’ ci dispiace perchè speravamo che avesse più coraggio ma d’altronde come lui stesso dichiara:
«Quel poco che gli era riuscito nella vita, lo doveva alla moglie»
Buona lettura