1a Tappa Blogtour DarkZone con 3 autrici [Blogtour]

Buon pomeriggio Lettori Erranti, oggi vi faremo scoprire tre nuovissime trame e tre autrici meravigliose!

Iniziamo subito da Debora Mayfair, che personalmente ho conosciuto e apprezzato con i primi due capitoli de Le cronache del Ragnarök (Cuore di Neve e Lo spirito della Valchiria). E indovinate? Esatto! Il terzo volume delle Cronache è quello che vi prensenteremo oggi (si vede che sono contentissima???). 

Debora da sempre appassionata di disegno e scrittura, è convinta dell’esistenza di qualcosa che vada ‘oltre’ quello che la mente umana possa concepire. Adora le fiabe e le leggende, elementi molto importanti nelle sue storie. Il fuoco d’inverno è il terzo e conclusivo volume de Le cronache del Ragnarök.

Il fuoco d’inverno di Debora Mayfair

Sono trascorsi alcuni anni dal momento in cui, a partire da una
stanza d’ospedale, il mondo è cambiato. In quel momento è iniziato il regno
della Regina Neve.

Ora Margot si trova a dover proteggere le persone a lei più care
dalla minaccia degli Incubi all’interno della foresta di ferro, che si è
diffusa fino a ricoprire tutto. I corvi e la magia di Iris rendono
inaccessibili al mondo la baita in cui sono rifugiati, ma i poteri della strega
non bastano a proteggere i bambini dal gelo e dai nemici.

Di giorno, al fianco di Mattew, Margot va a caccia di Incubi,
mentre la sera è infiltrata in un circo itinerante con lo scopo di rintracciare
Celeste. Qui incontra Asku, il primo ad accorgersi che, quando dorme, la sua
anima vola altrove. Margot ha infatti da tempo iniziato a fare dei sogni in cui
compaiono un Incubo con una mezza luna tatuata sulla tempia e la stessa Regina
Neve. Le cose iniziano a prendere una brutta piega quando la ragazza si rifiuta
di compiere ciò che i due le impongono di fare.

Ma la Regina Neve conosce bene il suo passato, e sa quali
momenti trasformare in incubo per convincerla a cambiare idea.

 Ed adesso continuiamo con la seconda autrice di oggi: Giovanna Avignoni. 


Giovanna Avignoni nasce a Roma il  22 novembre 1964.

Specializzata con
lode nell’insegnamento agli alunni diversamente abili, Laureata con lode sia in
Scienze dell’ Educazione  che in Scienze
Pedagogiche, insegna nella Scuola Primaria dal 1984. Nel tempo libero si dedica
a una delle sue più grandi passioni: la scrittura. 

Partecipa a numerosi Concorsi letterari, risultando
finalista al Sanremo Writers 2015, al Premio AlberoAndronico 2015, al Premio
Perseide 2016, con menzione al merito al Premio Letterario Salvatore Quasimodo
2016, terza classificata al concorso “La pelle non dimentica” della Casa
Editrice LeMezzelane, Finalista al Premio “Il Modernismo” della Casa Editrice
LeMezzelane, finalista al Premio letterario Monterosi d’Argento 2018 e prima al
Drabble Contest “Neanche con un fiore” organizzato dal premio letterario Terra
Guido Cavani con la collaborazione di Proverso Revista Cultural.

Pubblicazioni:

Sono nato troppo presto”, ispirato a storie di vita ed
esperienze lavorative con bambini diversamente abili.

 “Come una bolla”,
descrive un periodo breve, ma intenso, vissuto da una quindicenne alle prese
con i “mostri dell’adolescenza”.  

“Vorrei camminare
come fanno i bambini”
di Giovanna
Avignoni

Una donna che diventata mamma per dare una vita libera è
necessario che sia libera.

Però, Gloria si inerpica in una storia dove pochi sono gli appigli a cui
aggrapparsi per non affondare. Dove c’è una madre-matrigna e una figlia- non
figlia. Dove  per crescere e per far crescere la sua bambina, affronterà di tutto, dentro e
fuori di sé. Questo per liberasi dalle robuste corde che la tengono legata a una paura latente che le
fende le carni senza che nessuno accorra in suo aiuto mentre la lama gira e scopre botole
inesplorate.

Una paura che disarma e confina la protagonista in un
nido sicuro che si sfalda, però, man mano che il tempo procede, mentre le sue gambe si paralizzano
e non le permettono di seguire quel tempo che sfugge.

La terza autrice che andiamo a conoscere è Barbara Parodi, che ha deciso di presentarsi direttamente a noi attraverso questa breve biografia. 

Mi chiamo Barbara Parodi e sono nata a Milano nel 1983.
Laureata in Scienze filosofiche nel 2008 e insegnante di filosofia dallo stesso
anno, ho sempre amato la lettura e, in particolare, il genere horror.

Nel 2016 esce in self publishing Segui le mosche – pubblicato
con lo pseudonimo di Barbara P. Baumgarten –, un horror che due anni più tardi
trova casa presso la Dark Zone uscendo nuovamente nel Dicembre del 2019 proprio
sotto il marchio della casa editrice di Francesca Pace.

Dal 2016 a oggi ho pubblicato altre storie in self
publishing e fra ultime ci sono una raccolta di racconti di paura, Spegni le
luci
, e un manuale ironico sull’universo femminile intitolato Le donne.
Istruzioni per l’uso.

Amante della lettura e della scrittura, dei GdR e del
fai-da-te, trascorro il tempo libero dedicandomi ai miei hobby.

Come ci diceva la stessa autrice il terzo e ultimo romanzo che andiamo a conoscere è Segui le mosche. 

Segui le mosche di Barbara Parodi

“C’è attività in quel vecchio manicomio. Qualcosa che si sta muovendo anche da morto.”Quando il dottor Pete Buckler si trova fra le mani la
cartella clinica di Sophy Ward è convinto si tratti di una caso semplice e di
routine. Tuttavia, le rivelazioni della giovanedurante il primo colloquio fanno
emergere una verità terribile e inquietante.

Buckler con l’aiuto del detective Paul Stein e del
collega Friederich Mounchen cercherà di far luce su uno dei luoghi più sinistri
al mondo: il St. George Institute.

E per oggi è tutto!!! Vi aspetto per il prossimo blogtour

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