Signori Lettori e care Lettrici,
Stefano Mancini torna al suo pubblico proponendosi in una veste nuova: abbiamo tra noi un grande Thrillerista che con Fanucci Editore fa il suo esordio con tanto di firma copie al Lucca Comics and Games 2019 ed il nuovo romanzo L’ENIGMA DEL FUHRER.
Non potevo non acquistarlo – facendomelo autografare! – e, come avviene in questi casi, sospendere ogni lettura per dedicarmici appieno!! Detto fatto…
Recensione a cura di Isabella Cavallari
Stefano Mancini, dopo un background di pubblicazioni di genere epic fantasy di enorme rilievo nazionale, si affaccia ai lettori con una nuovissima proposta narrativa: L’ENIGMA DEL FUHRER è, infatti, il suo primo romanzo thriller e devo ammettere che in questo caso il detto ‘buona la prima’ è azzeccatissimo!
Ethan, il protagonista maschile dell’intera storia, è un giornalista londinese che una notte, in auto, prende sotto un uomo ammazzandolo quasi sul colpo. A livello giuridico ne esce pulito, ma prima che il malcapitato esali l’ultimo respiro questi gli consegna e gli dice qualcosa. Sono solo pochissimi indizi, però, che aprono uno scenario enorme e dannatamente delicato… La prima tappa è alla cassetta di sicurezza a Francoforte, da lì entra in possesso di un diario che lo conduce da Kirsten, una giovane scienziata del CERN, legata a questo diario poiché scritto dal pugno del suo bisnonno Gunther.
Scopriremo che il testo del diario è crittografato e sarà fondamentale l’aiuto di Larry, amico nerd di Ethan, che a distanza saprà supportare la coppia fornendo il materiale necessario per approfondire le ricerche.
Va da sé che vi sia altra gente interessata a questo prezioso diario, che contiene informazioni particolari legate al Terzo Reich, perché lo scienziato ha partecipato in modo particolare ai progetti della Germania nazista di quell’epoca.
La storia è ambientata nel 2020, ma nel momento in cui i due giovani sono alle prese con il testo enigmatico, il lettore si trova dinanzi ad uno sbalzo temporale che inizia negli anni 30: qui troviamo un giovane ‘nonno’ Gunther che sta finendo gli studi. E’ un giovane tedesco promettente, che insieme all’amico Thomas si lascia affascinare dalle promesse di rinascita della Germania fatte da un entusiasmante Adolf Hitler che inizia la sua propaganda nel partito nazionalsocialista.
Salta immediatamente all’occhio del lettore il fatto che la narrazione non cambia, per quanto riguarda lo stile: non è una normale stesura di diario, ma è un racconto degli eventi nella maniera più ottimale, con dialoghi, descrizioni, permettendo al lettore di osservare da fuori e di seguire gli eventi in un modo fluido e disinvolto. Per Ethan e Kirsten è una lettura di diario, ma per noi lettori è una narrazione ‘normalissima’, in terza persona e con narratore esterno. Perfetta.
Dicevo: il giovane Gunther ha una mente brillante, dimostra grandi potenzialità e finisce gli studi in maniera eccelsa. Sarà l’amico Thomas che, infilatosi in politica abbandonando gli studi, gli aprirà la strada… Gunther, infatti, ci metterà poco ad insinuarsi tra le fila del Sole Nero potendo così – inizialmente con un enorme entusiasmo! – entrare nella rosa degli scienziati che, in maniera segreta e quasi pressoché segregata, lavoreranno per il Fuhrer nel progettare per la Nazione le migliori armi possibili.
Tutto sembrerà entusiasmante per Gunther, dal momento in cui riceve un incarico impegnativo a cui lavorerà con impegno pressoché giorno e notte, sacrificando ogni altro interesse, famiglia compresa. I tempi stringono, Hitler vuole i risultati e Himmler – responsabile delle SS e stretto collaboratore del Fuhrer – inizia a fare pressioni affinché gli esperimenti siano conclusi nel più breve tempo possibile. Se il prodotto finale doveva solo essere un qualcosa di militare, diventa invece qualcosa di ancor più grosso e pericoloso…
Himmler fece un gesto con la mano come a non dare peso a quelle perdite. “Gli scienziati faranno quello che lei gli ordinerà.”
“Lo so. Per questo non ho intenzione di ordinare nulla che possa mettere in pericolo la loro vita.” Gunther si accorse con un attimo di ritardo di aver obiettato. Himmler lo guardò con espressione incredula. Decise di non demordere. “Nel nostro campo i rischi sono contemplati, ma non in questa forma. Fino a che non avremo la certezza di poter agire in totale sicurezza, non avvierò alcun altro esperimento”.
Himmler si irrigidì. Si prese le mani tra loro e sembrò che si stesse trattenendo dal colpirlo, a giudicare da come cominciò a tormentarsi le dita.
“E come pensa di avere questa certezza, se non continuando a sperimentare?”
“Mi affiderò alle piante. E poi, più avanti, agli animali. Ci vorrà più tempo, ma la vita…”
“Basta così! Voglio credere che stia scherzando, perché, come le ho detto fin dal primo giorno, questo progetto non può incontrare alcun ritardo. E’ al primo posto nell’agenda del Fuhrer. Animali ha detto? Bene, le fornirò tutti gli animali di cui avrà bisogno, basta che non ci siano ritardi.
I capitoli scandiscono lo scorrere del tempo, sia quelli ambientati nel periodo della Grande Guerra sia quelli degli eventi contemporanei che riguardano i nostri protagonisti che, mano a mano che leggono le pagine misteriose, vengono a scoprire che chi, oltre loro, è interessato al diario non ha alcuno scrupolo ed è molto potente: i nostri eroi sfuggiranno infatti ad inseguimenti, sparatorie e incendi, cercando comunque di mantenere sangue freddo, lucidità e animo per poter andare in fondo ad una storia delicata e straordinaria.
Niente cani né gatti. Himmler gli aveva mandato un carico di rastrellati ridotti a poco più che cadaveri ambulanti. Prima ancora che se ne rendesse conto, i prigionieri erano stati radunati all’interno della sala principale sotto la minaccia dei Mauser Karabiner 98k delle SS.
Gunther provò una fitta. Quello spettacolo era pietoso e quelle creature infelici. Avanzavano a stento, tremanti e indifese. Fece un lungo respiro. Come poteva pretendere Himmler che li usasse per gli esperimenti senza alcun riguardo per la vita umana? Aveva chiesto piante e forse qualche topo di campagna. Aveva avuto uomini e donne da sacrificare sull’altare del Reich prima ancora che su quello della scienza.
Stefano Mancini si cimenta per la prima volta nel genere thriller: sin dalle prime battute si evince come sia in grado di cambiare registro narrativo e sia versatile a seconda delle occasioni. Ogni suo romanzo viene affrontato e narrato in modo diverso: non troverete le battaglie di spada e scudo, non ci saranno boschi da attraversare né niente del genere. Cambia proprio lo stile di scrittura e dalla sua fantasia partorisce un Ethan con un certo carattere, da un background di tutto rispetto, con una storia alle spalle ancora da sistemare ed un collegamento ai giorni nostri che non passa inosservato.
Kirsten è una studiosa del CERN, anch’ella con una serie di problematiche da risolvere e con una vita solitaria, e non sempre per sua scelta. Grazie al diario si trovano e si conoscono: a volte le cose, quando non le cerchi, si rivelano essere le migliori. Sono costretti a collaborare e se all’inizio le cose non vanno per il verso giusto, in un modo riusciranno a venir raddrizzate.
Lo spaccato storico che viene scelto, il nazismo, è qualcosa che lascia perplessi: siamo abituati dai film e dai libri a vedere il periodo nazista soprattutto dagli occhi dei deportati e dei sopravvissuti. Dagli occhi dei tedeschi no.
Mancini propone al lettore di soffermarsi a vedere le cose con l’occhio dello scienziato tedesco, che viene sedotto dall’idea di essere utile per la propria nazione e poi viene segregato, obbligato, maltrattato, sfruttato… per un progetto tremendo, esagerato e non condivisibile.
Troveremo il personaggio di Hitler, affiancato dai suoi luogotenenti Himmler e Kammler – che sono davvero personaggi che sono stati ai vertici del Terzo Reich, macchiandosi di crimini tremendi! – che si riveleranno, anche nel corso del romanzo, persone con idee particolari e dei modi di fare discutibili, a tratti intollerabili.
“Siamo quel che siamo” riprese Pohl. “E io non ho rimpianti. Sarei stato ben più infelice se avessi dovuto fingere di essere qualcun altro. Ho fatto delle scelte. E rispondo di quelle. Senza rammarico, se non quello di aver servito una nazione che punisce l’amore e glorifica la violenza.
Il lettore non deve scegliere da che parte stare.
Non viene chiamato a partecipare a nulla se non a leggere.
A seguire le informazioni che vengono tradotte, e a cogliere i riferimenti storici che troviamo documentati anche sul web: la scienza è affascinante, la ricerca è importante, ma sappiamo bene che la mente dell’uomo decide l’esito di ogni cosa.
La narrazione, fluida e scorrevole, dal ritmo serrato e coinvolgente, invita il lettore a seguire ogni cosa con interesse e curiosità, pagina dopo pagina, cullato dagli eventi e scoprendo dettagli mano a mano, potendo partecipare attivamente alla ricerca e svelare così il mistero insieme ai protagonisti.
Uno splendido esordio per un autore che, ancora una volta, si contraddistingue per le capacità narrative, la padronanza lessicale, il mordente e la tecnica che, condite da una fantasia ampia e originale, regala ai lettori un romanzo da leggere tutto d’un fiato.

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Londra. È notte ed Ethan Cooper, giornalista del Guardian, è alla guida. All’improvviso, sbucato dal nulla, un uomo si lancia sotto la sua macchina. L’asfalto, zuppo di pioggia, rende inutile la frenata: l’impatto è inevitabile, gli effetti devastanti. Resosi conto della gravità dell’incidente, Ethan chiama i soccorsi e raggiunge l’uomo in fin di vita. Questi, con le ultime forze, gli consegna due oggetti e pronuncia alcune frasi incomprensibili.
Sentendosi responsabile per quanto accaduto, Ethan comincia allora un’indagine che lo porta prima a una cassetta di sicurezza a Francoforte, poi in una cittadina al confine con la Polonia dove conosce Kirsten, brillante fisico, e nipote di un chimico al servizio del Terzo Reich, sequestrato e giustiziato per motivi mai del tutto chiariti.
Trascinati in un vortice di enigmi da risolvere, codici cifrati e inquietanti messaggi dal passato, Ethan e Kirsten dovranno far luce sul più sconvolgente progetto mai sviluppato dalla Germania nazista. In palio non solo la loro vita, ma anche il futuro dell’intera umanità.
Un thriller fantascientifico da cardiopalma, una lettura entusiasmante, uno scenario inedito.