Salve a tutti lettori e ben ritrovati a una nuova recensione.
Oggi voglio
parlarvi del libro “Il Negromante” di DIEGO ROMEO, autore della saga Lande
Percorse, il libro, come gli altri libri di questa epopea, è edito dalla casa
editrice Astro.
Titolo: Il Negromante
Autore: Diego Romeo
Editore: Astro Edizioni
Genere: Fantastico| pag, 317
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Cosa saresti disposto a fare per realizzare i
tuoi più reconditi desideri?Un oscuro e incredibile viaggio fra i piani esterni e le terre selvagge delle
Lande percorse, alla ricerca degli artefatti necessari a sfidare gli dèi.
Un’avventura di morte e distruzione, dove immoralità, colpi di scena e
tradimenti saranno i compagni di viaggio di Wierus il negromante, e degli
indimenticabili comprimari di una storia che diventerà leggenda.Un percorso in cui anche le anime più pure dovranno fare i conti con il loro
immancabile lato oscuro. Sei disposto a seguire Wierus in questa odissea?
L’ho letto – cosa ne penso:
Il Negromante è un racconto che può essere visto sia come un libro
autoconclusivo, che come un nuovo tassello dell’arco narrativo creato da Diego
Romeo, in altre parole “Lande Percorse”, saga iniziata con “La via del
cavaliere” e proseguita nella trilogia “La grande guerra”, “I figli del toro”, “Equilibrium”,
e la storia breve “Gli eroi”. Prosegue quindi la narrazione già ben descritta
nei precedenti libri, ma è possibile per un nuovo lettore, anche partire da
questa lettura senza avere il Background precedente della saga. Vediamo ora se
questo nuovo libro si mantiene agli stessi livelli dei precedenti.
Cosa mi è piaciuto:
Partiamo dalla trama e dalla storia in senso generale. Come ho già scritto
sopra, questo è un libro che non ha bisogno realmente di una conoscenza di
tutta la storia narrata fino a questo momento; è possibile partire da questo
libro per scoprire lentamente le gesta narrate nel mondo delle “Lande
Percorse”. Per chi invece è un lettore storico di questa saga, o chi comunque
conosce le vicende avvenute nella precedente trilogia, questo libro è una
piccola gemma preziosa, ricca d’informazioni, ben collocate per tutta la
storia. Alla fine del libro “Equilibrium”, con il quale l’autore aveva finito
la Grande Guerra, erano stati lasciati dei punti interrogativi in alcune parti
delle trame definibili come secondarie; degli avvenimenti, che parevano molto
importanti che erano lasciati senza una spiegazione. Questo libro aiuta a
trovare risposte a molte domande, ne apre altre durante la narrazione, ma sono
spiegati dei fatti e degli avvenimenti che si finivano in precedenza. Per chi è
un amante del completismo come me, possiamo scoprire come proseguono certe
storie, cosa avviene a certi personaggi e come si cerca di tornare alla
normalità alla fine della guerra.
Il secondo punto di forza di questo romanzo è l’ambientazione di contorno a
tutta la storia. Già nei suoi precedenti libri, Diego Romeo aveva mostrato come
si può mischiare più ingredienti del fantastico (il fantasy nelle sue varie
sfaccettature, la fantascienza, etc. etc.) mantenendo però ordine e logica in
tutto quello che si sta scrivendo. Ne “Il Negromante” troviamo sempre questo
“Multiverso” in espansione, con maggiori dettagli su popoli e mondi, ma tutto
come sempre gestito in modo omogeneo. Molto interessante l’implementazione del
“Multiverso” intravisto in parte nella precedente trilogia, oggi invece ancor
più studiato e ampliato; senza spoilerare niente, certe idee hanno stuzzicato
positivamente la mia immaginazione. Infine sono utilissime le mappe a inizio
del libro dei vari luoghi che si andranno a visitare nel corso della
narrazione.
Molto interessante è vedere l’evoluzione di alcuni dei personaggi storici e
la caratterizzazione di quelli nuovi. Per quanto il libro sia unico ha fatto
piacere rivedere certe facce conosciute e osservare come sia vario e ampio il
sottobosco dei personaggi di Lande Percorse. Infine, per quanto il libro sia
per forza di cose incentrato sul negromante Wierus e il suo braccio destro
Butcher, ogni personaggio che appare durante la storia ha qualcosa di
particolare, qualcosa che lo rende quasi unico, e di conseguenza la lettura
diventa più piacevole, perché ci sono storie o racconti di vari personaggi che attirano
l’attenzione del lettore, facendo apprezzare i protagonisti di questa storia;
personalmente ho trovato piacevole leggere le (dis)avventure di tutti i
protagonisti, proprio tutti….tranne Barun Taylor! Capisco come tutte le cose
che ho detto prima sull’evoluzione dei personaggi tocchi pure lui, capisco che
ci sono dei motivi di trama per certe scelte, ma personalmente questo
personaggio mi è rimasto sul groppone dall’inizio alla fine e non sono riuscito
a mandarlo giù.
Cosa non mi è piaciuto:
Com’è già accaduto, sono rimasto un po’ con l’amaro in bocca per il finale,
o comunque per gli ultimi capitoli. In questo caso però non sono i punti
interrogativi che rimangono alla fine del libro, ma quanto la sensazione che
l’ultima parte si sia conclusa troppo velocemente perdendo un po’ il clima di
tensione che si era creato.
In definitiva:
Diego Romeo conferma qualità e
bravura, già presenti nei suoi precedenti lavori. Riesce con il suo stile e le
sue idee ad attirare sempre più l’interesse del lettore, tanto che non si
riesce a staccarsi dalla lettura, per voler sapere cosa succede pagina dopo
pagina. Non è mai facile creare un mondo (o mondi) in continua evoluzione, e
questo multi verso ne è la prova: senza contare che dalla precedente trilogia,
vi sono ulteriori spunti che ancora possono creare nuove storie e avventure per
i nostri eroi delle “Lande Percorse”.