“La Donna dei Sigari”, di Alessandro Testa [Recensione] – 1° tappa blogtour

Lettori del Web,

ben trovati sulle pagine del Bosco dei Sogni Fantastici: quest’oggi accogliamo il romanzo di Alessandro Testaaprendo così il blogtour organizzato in collaborazione con Thriller Storici e Dintorni: un sincero grazie a Roberto Orsi per averci coinvolto, proponendo qualcosa di particolare.

In occasione della Giornata della Memoria, dove non è possibile restare indifferenti e silenziosi laddove la crudeltà dell’uomo si manifesta nel peggiore dei modi, LA DONNA DEI SIGARI è il testo che ci terrà impegnati in questi giorni in un tour decisamente particolare.

Scopriamo insieme di che si tratta!!

LA DONNA DEI SIGARI

di Alessandro Testa

edizioni Il Vento Antico

13,60€ – 590 pagine

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Giugno 1940. I tedeschi marciano su Parigi, Mussolini attacca a sua volta la Francia, nel Mediterraneo e nei cieli della Cirenaica si combatte. Immaginate di vedere tutto ciò dall’alto, poi, le luci si concentrano su tre punti diversi della terra, a inquadrare tre uomini, giovani in un’epoca in cui la giovinezza equivale a una condanna. A Roccaspina, un piccolo paese dell’Italia centrale, vive Ardito, detto Tuccio, comanda la tenenza locale dei Carabinieri e vive una storia d’amore segreta con la figlia del podestà. A Greifswald, nella Germania nord orientale, Harald, tenente della polizia locale, è in lotta con l’ex migliore amico per una ragazza. Vincent è a New Haven, sulla costa est degli Stati Uniti: da poco orfano, innamorato della nipote di un boss mafioso, alla ricerca di equilibrio. La guerra stravolge le loro vite e il destino li farà incontrare proprio a Roccaspina. Harald e Vincent su fronti diversi e Ardito su un fronte che cambia, dove chi era amico da un giorno all’altro diventa nemico. Un intreccio di vicende storiche e personali, un romanzo popolato da uomini e donne che lottano per sopravvivere e per conservare sogni e umanità.

Il romanzo si sviluppa in circa vent’anni di Storia: dal momento in cui Mussolini dichiara aperto il conflitto in poi, anche se sarà fondamentale il giorno dell’armistizio firmato dal generale Badoglio.
Un periodo piuttosto lungo entro cui si svolgono fatti concreti, drammatici, che stravolgono non solo l’Italia e che continueranno ad essere sulla bocca di tutti, qualunque siano i pensieri e i ragionamenti dei posteri.

Il libro custodisce e narra le vicende di tre personaggi maschili che vivono quegli anni: tre uomini diversi, non soltanto per nazionalità, vita e lavoro, che avranno in comune il periodo storico, gli eventi, e tutto ciò che si trovano a dover vivere.

“Giugno 1940. L’esercito tedesco marcia su Parigi, Mussolini schiera le forze italiane sulle Alpi e attacca a sua volta la Francia, nel Mediterraneo si combatte, come nei cieli della Cirenaica.

Immaginate di vedere tutto questo dall’alto, una panoramica d’insieme sull’Europa e sul mondo intero.

Poi, le luci si concentrano su tre punti diversi della terra, a inquadrare tre uomini, giovani in un’epoca in cui la giovinezza equivale a una condanna.”

Ardito è il primo protagonista che conosciamo: un carabiniere italiano, la cui infanzia è stata sconvolta dalla morte prematura del padre.

Vincent Cacace, italo-americano, si trova invece alle prese con le proprie origini, desiderando scoprire di più circa la propria madre.

Herald Stolzer, tedesco, alle prese con un’amicizia da risolvere, incrinatasi forse a causa di qualcosa di poco importante.

Tutti e tre hanno in comune la giovane età, la grande forza di volontà, sogni e desideri tipici dei loro coetanei, ma si troveranno in situazioni dai cui non è sempre semplice poterne uscire: spesso ci si infila in faccende più grosse di noi, pur con l’incertezza degli eventi, cercando però di affrontare le cose nel modo a cui noi sembra ideale. Non per niente Ardito s’infatua della figlia del podestà ed è costretto a tenere segreta tutta la storia…

 “…combattenti di terra, di mare e dell’aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del regno di Albania! Ascoltate! Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. […]”

Quando però scoppia una guerra così forte, violenta, coinvolgente… beh, difficilmente se ne può restare fuori. In un modo o nell’altro – purtroppo – si viene tirati in mezzo: sarà proprio l’Italia ad accogliere tutti e tre i ragazzi che si vedranno costretti a partecipare al conflitto: la situazione farà in modo che le loro vite possano intrecciarsi, che le emozioni possano avere ampio spazio di azione e l’amicizia possa diventare cardine di un momento così drammatico e complicato.

Credo sia proprio grazie agli squarci entro cui i sentimenti e le emozioni vengono descritte e narrate – ogni protagonista viene supportato da una presenza femminile che è molto importante per la crescita di ognuno di loro – che si possa ‘sentire’ la parte umana di un romanzo che potrebbe venir affrontato con difficoltà: il momento storico è importante, ma quando l’autore ha la capacità di creare personaggi e renderli vivi, quando la narrazione è scorrevole, fluida, coinvolgente e appassionante, il numero di pagine che può scoraggiare diventa un qualcosa di ininfluente. 

Alessandro Testa propone ai lettori qualcosa di diverso, affrontando il delicato momento storico con il giusto ardore e il giusto coraggio condendolo con ciò che rende il thriller particolare e ritmato: le storie di guerra si mescolano piacevolmente a storie d’amore, di amicizie, venendo però arricchiti da delitti, tradimenti, colpi di scena e molto altro ancora, potendo così dare del pepe e mettere qualcosa in più ad una narrazione non intende proporsi solamente come una sorta di cronaca degli eventi.

Un romanzo interessante e ben strutturato: adoro quando la storia viene condita con qualcosa di creativo e accattivante, permettendo ai lettori di appassionarsi, imparare, scoprire, conoscere, ma al tempo stesso venir coinvolti da qualcosa di creativo e realizzato appositamente dalla mente dell’autore. Forse, secondo me, un ottimo modo per coglierne le capacità.

Coraggiosa la scelta della collocazione storica, piacevole la capacità narrativa, interessanti le scelte di caratterizzazione dei personaggi e dell’insieme, che si mostrano perfetti e atti ad arrivare al lettore, che potrà non solo appassionarsi ai protagonisti, ma anche imparare qualcosa da ciò che che accadde e secondo il punto di vista di chi ha partecipato attivamente agli eventi: siamo abituati a leggere di chi ha subito quel periodo, senza pensare che anche chi è stato la parte attiva può essersi trovato in condizioni delicate senza aver avuto grandi possibilità di scelta.


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