“Il mondo di Atlan – Parte 2, la Saga dell’Averon”, di Loredana La Puma [Recensione]

Salve a tutti lettori e
ben trovati per questa nuova recensione. 

Oggi sono per parlarvi dell’ultima creazione
di una scrittrice che seguo da anni, il quarto libro di chiusura della saga
dell’Averon
; si tratta de “Il mondo di Atlan parte 2” di Loredana La Puma,
edito dalla Penna Blu edizioni.

Titolo: Il Mondo di Atlan

Autore: Loredana La Puma

Editore: La Penna Blu Edizioni

Genere: Fantasy/Urban Fantasy

Collana: Il Calamaio Azzurro| pag. 640

 Acquistalo Qui 

Mentre sulla Terra i Guardiani contano i giorni
che li separano dall’offensiva finale dei Custodi, su Atlan Elli cerca
disperatamen-te un modo per fermare la guerra che sta dilaniando quel mondo.
L’Ultima Rivelatrice è convinta che solo i Messaggeri, gli Angeli di cui le ha
parlato la Veggente Amàril, possano darle le risposte di cui ha bisogno, ed è
pronta a correre qualunque rischio pur di raggiungerli nell’Aldilà. Ma la
verità che ha cercato per anni potrebbe essere molto più sconvolgente di quanto
abbia mai pensato…Due mondi sull’orlo di un baratro, e una sola persona che può
salvarli … o condurli alla rovina. Per Elli è giunto il momento di scegliere
come agire e in cosa credere.

L’ho letto: ecco cosa ne
penso

Io devo ammettere una
cosa: mi ero arreso all’idea di non vedere il finale di questa saga. Ho avuto
modo di leggere i libri dell’autrice, ho avuto modo di seguire le peripezie di
Loredana, e quindi il mio timore nel corso degli anni era diventato una
certezza. Non avrei visto questo quarto libro. Potete quindi immaginarvi la mia
felicità nella scoperta dell’uscita e della possibilità di lettura, vista la situazione
che ci portiamo avanti da più di un mese, del formato digitale; aggiungo che
per me essere equilibrato nel commentare le cose buone o brutte per questo
libro non sarà per nulla facile
e spero di parlarvi nel modo più composto di
ciò che ho letto (per chi vuole conoscere meglio la saga troverete QUI la storia dei precedenti libri dell’autrice su questa saga).


Cosa mi è piaciuto: 

Di tutto il libro è il personaggio di Elli la cosa migliore. Per tutto il quarto
romanzo ci sono tanti vari personaggi, con le loro sfaccettature e i loro
caratteri che si evolvono più la situazione si evolve di pagina in pagina, ma
Elli batte tutto e tutti. Per tutta la saga, i lettori hanno visto la crescita della protagonista: le sue vittorie e le sue sconfitte; le sue gioie e tutti i
suoi dolori. Elli è un personaggio incredibile al quale ti riesci facilmente a
legare, perché è molto simile a un possibile lettore. Elli potrebbe essere una
persona comune che si ritrova dentro qualcosa di più grande di lei per poi, capitolo dopo capitolo, comprendere quanto lei sia importante in quello che sta
accadendo.
Per tutto il quarto libro si rimane incollati alla lettura per
scoprire la sorte e le scelte di Elli. Ci si appassiona e ci si arrabbia con
lei, si comprendono le sue scelte e le sue idee; si arriva a sentire un
fortissimo affetto non tanto nella Elli Rivelatrice dell’Ordine dei Guardiani,
ma nella ragazza, che è stata costretta a crescere molto in fretta per poter arrivare a fare le scelte che
fa. La nota dolente è che toglie molto ossigeno agli altri personaggi che girano
attorno alla protagonista e che hanno la loro importanza, non riuscendo a
evolversi più di tanto
: Fabio è eroico all’estremo del martirio, Laura è più
adulta di quello che sembra, Luca è Rita hanno una forte fede e via dicendo, ma
si ferma un po’ qui la cosa su di loro. La domanda da porsi è: tutto questo è un problema? In
realtà, ai fini della narrazione, direi proprio di no!
Perché sono
personaggi che, nel corso dei libri precedenti, si sono evoluti e caratterizzati,
e per quest’ultima parte, dove forse sono di contorno, non vengono comunque sminuiti. Elli
può sembrare troppo “splendente” come personaggio, ma è grazie a lei che anche gli
altri possono esprimere le loro migliori capacità e la loro essenza nel migliore dei modi.


Tutto il ciclo
dell’Averon potrebbe essere definito una saga fantasy: ha, in effetti, molti
legami con il genere fantastico,
un mondo (Atlan) così particolare e
soprattutto la magia, la preveggenza e tutta questa sensazione di arcano che
circonda la sorte di Elli; in effetti, però è solo questa la parte fantasy e
visti i personaggi potrebbe essere meglio definito un Urban Fantasy, con tutti
i temi sociali e personali sui sentimenti sparse per tutta la storia
. Però a
dispetto dei soliti libri di questi due generi, uno dei pilastri fondamentali
della storia è il libero arbitrio.



Ho adorato tanto quanto
nel corso della saga si sia parlato, prima velatamente di scelte e di destino,
di libero arbitrio e di decisioni personali, che a volte potrebbero portare o
la vittoria o la sconfitta in certe situazioni. In quest’ultimo libro, la tematica del libero arbitrio, delle scelte personali, del destino prefissato o comunque
guidato e del rompere gli schemi è preponderante
; senza spoilerare la storia vi
dirò che rare volte un racconto mi ha tanto preso e mi ha fatto porre tante
domande su questi temi come l’opera di Loredana
. C’è un disegno dietro tutto
ciò che accade? È inevitabile oppure le scelte che facciamo possono cambiare
ciò che cambierà, in bene? Domande, tante, che nascono nella mente di chi legge, più
si va avanti, chiedendosi quanto siamo realmente liberi e quant’è, invece, solo frutto dell’immaginazione



E poi infine c’è
l’autrice, Loredana La Puma

Come detto all’inizio, ormai avevo smesso di credere
in questo quarto libro, avrebbe lasciato molti suoi lettori senza un finale e
invece ci ha piacevolmente sorpreso ancora una volta; non solo, personalmente quest’ultimo
capitolo è un ritorno alle origini, perché il pathos, le emozioni che ho
provato, i dubbi e le gioie sono quelle che provai leggendo il suo primo
lavoro. Sono rimasto contento di rivedere quello stile, quella scrittura e
soprattutto quell’evoluzione della protagonista già visto né “Il cerchio si è
chiuso”
.
In questi casi possiamo solo essere felici di avere tra le mani un
libro del genere e avere la fortuna di leggerlo, e possiamo per questo solo
ringraziare Loredana.


Cosa non mi è piaciuto:

Forse, la cosa che mi
sarebbe piaciuto vedere un po’ di più è l’aspetto Urban della storia
: quello
che avviene fuori dalla città di pietra, quello che avviene a Palermo o
comunque nel mondo, ma sono veramente piccolezze e, vista l’enfasi della trama
e di ciò che avviene a ogni capitolo, si è usato lo spazio dato dalle pagine al
meglio possibile.




In definitiva:

Il cerchio si è chiuso, e se da una parte si può essere solo felici della storia, da un’altra si
vorrebbe leggere ancora di più del ciclo di Averon; il libro lascia delle
domande e dei dubbi che si vorrebbero comprendere, ma soprattutto non
rispecchia il romanzo fantasy o urban fantasy a cui siamo erroneamente abituati
: chi legge questo libro si pone
domande particolari, come abbiamo detto, vengono toccati temi come il libero
arbitrio che fanno riflettere. Una lettura straordinaria.



Lascia un commento