“Il Lupo nell’Abbazia”, di Marcello Simoni [Recensione]

Amici del Bosco,

è con immenso piacere che condivido quella che è l’ultima mia lettura: sto parlando de IL LUPO NELL’ABBAZIA di Marcello Simoni, un romanzo pubblicato con Mondadori nel Settembre 2019.
Scopriamo insieme di cosa si tratta!

IL LUPO NELL’ABBAZIA

di Marcello Simoni

Giallo Mondadori

192 pagine – 15 euro

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Anno Domini 832, inverno. Una delegazione dell’imperatore Ludovico il Pio trova riparo da una bufera di neve presso l’abbazia benedettina di Fulda, nel cuore dell’Assia, e lì è costretta a sostare per due settimane, approfittando dell’ospitalità dell’abate Rabano. Tutt’intorno, le vie che collegano Magonza a Erfurt sono impraticabili, le selve infestate dai lupi. Ma è proprio tra le mura del cenobio che iniziano a trovarsi le prime vittime straziate dai morsi di una grossa fiera. Tra i benedettini di Fulda si diffonde immediatamente il panico. Inizia a circolare voce che dentro l’abbazia si nasconda un lupo assassino o addirittura un licantropo. Toccherà al giovane monaco Adamantius, fra i maggiori miniaturisti della cristianità, indagare sulla vicenda. Prima per soddisfare la propria curiosità, poi per salvarsi la vita.

E’ inverno, di quelli belli freddi, quando una delegazione dell’imperatore Ludovico il Pio trova riparo da una tempesta di neve presso l’abbazia di Fulda, ove dimora una comunità benedettina gestita dall’Abate Rabano. 

In concomitanza con l’arrivo e poi la presenza degli Armigeri, una serie di nefasti eventi coinvolgono la comunità benedettina ed il gruppo di frati, composto da Adamantius, Gotescalco, Udalrico e Lupo di Ferriers, decide in qualche modo di cercare di capire cosa succede.

Le morti, infatti sono particolari: pare si tratti di una bestia, o peggio, di un mostro, che possegga artigli affilati e sia di mole maggiore rispetto ad un banale orso.

E mano a mano che i tentativi di indagine proseguono, beh.. anche le morti aumentano.

Segno lampante che qualcuno non vuole si sappia qualcosa.

Riusciranno, i nostri eroi, a svelare il mistero?

Ancora una volta Marcello Simoni sceglie uno spaccato storico interessante e studiato con maniacale cura, entro cui palesa la sua capacità nel muovere le trame: mistero ed indagine tipicamente ‘intuitiva’ legata all’osservazione, perché di scientifico, tecnologico e moderno non c’è assolutamente niente, permettono al lettore di seguire i passaggi del cervello e stimolarlo per poter cogliere quei dettagli che, altrimenti, salterebbero. 

Questi libri permettono la lettura sia a chi di storia non è particolarmente appassionato, dal momento in cui non richiede preparazione alcuna da parte del lettore, sia a chi si approccia al thriller per le prime volte perché anche in questo caso non è necessario avere una mente così intuitiva per poter capire anzi, sarà il libro stesso ad accompagnare chi legge nei vari passaggi da cogliere e comprendere.

La trama, fluida e scorrevole, tutt’altro che complessa, viene alleggerita grazie alla struttura dei capitoli che paiono corti e veloci, limitando le descrizioni al necessario, facendo prevalere i dialoghi e le riflessioni nei momenti migliori, permettendo a chi legge di vedere le scene con facilità senza perdersi in fronzoli od in passaggi ridondanti. 

I personaggi, non troppo dettagliati, sono diversi: tutti hanno un loro scopo, all’interno della storia, e anche loro sono solamente accennati: non si sa quasi nulla dei loro trascorsi, dei loro background prima della vicenda, se non il necessario utile alla storia stessa. Questo può essere un’ottima soluzione per quei lettori avidi di sostanza e poco inclini, invece, a ciò che può rischiare di appesantire l’insieme e riempire di pagine ciò che per alcuni può essere inutile e pesante.

Una bella storia, perfetta da leggere sotto l’ombrellone poiché concentrata e scritta in modo da venir davvero letta in pochi giorni – o ore, addirittura, se si ha la possibilità di leggere tutto d’un fiato.

Bella la scelta dell’atmosfera, bello il contesto storico: alcuni personaggi coinvolti sono, infatti, realmente esistiti. Questo è il genere di romanzo storico che prediligo: un mix di realtà con un pizzico di fantasia… se poi ci sono abbazie, monasteri e quant’altro sapete già che ci sguazzo con immenso piacere!

Nota di merito per la cover: semplicemente stupenda! 

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