Amici del Web bentrovati,
oggi è il nostro turno per ospitare la tappa del blogtour dedicata al terzo volume di BESTIE D’ITALIA (qui la nostra segnalazione), il progetto folcloristico realizzato dagli autori di “Nati per Scrivere”.
L’ospite di oggi è GIUSEPPE GALLATO che partecipa alla raccolta con il racconto intitolato “Il Sortilegio della Biddrina”: Giuseppe è noto ai passanti del nostro blog per altre produzioni (qui un articolo a lui dedicato) e oggi abbiamo modo di scoprire meglio qualcosa di Lui grazie a questa frizzante intervista!
Buona lettura!

Intervista a Giuseppe Gallato
Ciao Giuseppe, benvenuto sul blog.
Ciao e grazie per l’invito!
Parlaci di te: chi sei, dove vai? E soprattutto come e quando ti sei avvicinato alla scrittura?
Parlando di professione – al di là dell’insegnamento – sono anche un redattore e giornalista, quindi oltre a scrivere per “passione” lo faccio per lavoro. Sono laureato in Filosofia e questo è uno dei motivi principali per cui prediligo molto leggere – oltre ai romanzi storici, horror e fantasy –, saggi di matrice filosofica.
Amo alla follia l’universo Lovecraftiano e lo stile adrenalinico dello scrittore australiano Matthew Reilly.
Sono un Master di Giochi di ruolo, anche se l’altra mia grande passione è legata alla musica: mi diletto a suonare il pianoforte e a comporre brani strumentali attraverso le mie workstations.
L’amore per la scrittura è nato tanti eoni fa, ma il rapporto con tale sfera creativa si è consolidato durante il periodo universitario: erano anni in cui, tra un libro di filosofia e l’altro, mi ero avvicinato molto alle teorie sui sogni e a ciò che caratterizza l’uomo, ossia la memoria.
Da qui, il desiderio di infondere ai miei scritti significati legati al mondo onirico in tutte le sue plurime accezioni.
E per fare ciò avevo bisogno di un mezzo molto potente, in grado di mettere in comunicazione il reale con l’irreale, un genere letterario capace di librare i pensieri, di svincolarli da qualsiasi pregiudizio, di decifrare l’enormità di questo sconfinato e sconosciuto regno che noi chiamiamo realtà: il fantasy.
Parlaci del tuo racconto “Il sortilegio della Biddrina”, inserito nel terzo volume di “Bestie d’Italia”. Di cosa tratta?
Si tratta di un racconto dalle forti tinte oscure, per certi versi horror, che ripercorre le drammatiche vicende di una ragazza “speciale” alle prese con i bulli del suo piccolo paesino.
Un giorno la giovane, per sfuggire alle solite umiliazioni e maltrattamenti che è costretta a subire dai coetanei, troverà riparo nelle zolfatare di Montedoro, miniere cadute in disuso a causa della grande crisi dell’86.
Lì, mentre vagherà in quei cunicoli oscuri alla ricerca di una via d’uscita, farà l’incontro più importante (e terrificante) della sua vita, un incontro che le cambierà per sempre e in modo drastico l’esistenza.
Quali creature fantastiche scopriremo leggendolo?
Scopriremo la Biddrina, una bestia mitica che secondo la leggenda vive nelle zone umide della campagna della provincia di Caltanissetta, nell’entroterra Siciliano.
Il suo nome, secondo alcuni studiosi, deriva dall’arabo e indica un grosso serpente acquatico dalla robusta corazza di squame lucenti.
Viene descritta in diversi modi, come una biscia di enormi dimensioni, oppure come un’idra o, ancora, come un incrocio tra un drago e un coccodrillo.
È visibile prevalentemente di notte, in particolare per via degli occhi rossi e luminosi, aggirandosi tra gli alberi e le canne, mangiando capretti, agnelli ed esseri umani.
Beve l’acqua sulfurea che scorre nei pressi delle miniere, acquisendo forza e invulnerabilità.
Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?
Il racconto è ambientato a Montedoro, un piccolo centro dell’entroterra siciliano che si trova a 470 metri sul livello del mare, situato a circa 80 km a sud-est di Palermo e a circa 20 km a ovest di Caltanissetta.
Il punto di maggiore attrazione del paese è il “Museo della Zolfara”, sito all’ingresso del Parco Urbano sul Monte Ottavio, nei pressi della miniera più antica di Montedoro: la “Nadurello”.
In una versione della leggenda si narra che la Biddrina si nascondesse nei recessi della zolfatara: il suo habitat sarebbe, infatti, un luogo paludoso alimentato dalle acque sulfuree della vicina miniera di zolfo.
E lì, tra stabilimenti abbandonati e giacimenti caduti in disuso a causa della grande crisi dell’86, ho voluto “costruire” la mia storia: un luogo perfetto per parlare della letale e gigantesca serpe ammaliatrice.
Lascia pure un estratto del racconto.
Vi lascio l’incipit stesso del racconto, un passo a cui sono particolarmente affezionato:
“Esistono leggende nate dai barlumi sempre mutevoli dell’immaginazione, leggende che danzano nell’empireo e ardono di magia: ataviche, affondano nelle radici dell’umanità e sfuggono al controllo della logica. Alcune hanno perfino la forza di insediarsi nel mondo, di farsi carne attraverso le gesta o le colpe di esigue anime, plasmando eroi o generando mostri.”
Quale canzone, o colonna sonora, abbineresti alla lettura del racconto?
Per la lettura consiglierei l’ascolto delle musiche che mi hanno ispirato maggiormente durante le fasi di stesura del racconto. Parlo di “Ori and the blind forest” di Gareth Coker, “Savant” degli Auri, “Abysses” e “Sur l’océan couleur de fer” degli Alcest.
Biografia:
Giuseppe Gallato è un docente laureato in Filosofia, redattore e giornalista, che ama liberare il suo estro creativo nella stesura di scritti fantasy, sci-fi e horror. Master di Giochi di ruolo, nel tempo libero si diletta a suonare il pianoforte e a comporre musica strumentale. Con all’attivo oltre trenta pubblicazioni in ambito letterario, nel corso degli anni è stato insignito di diversi riconoscimenti. Tra questi: il primo posto al concorso Fantasticamente (2015); il Premio della Critica al concorso Duecento Nicosia Diocesi (2016); il Premio Sicilia Federico II, sezione fantasy (2017); il Premio al Talento Giuliana Trombatore, categoria letteratura (2018). È autore di Incantesimi nelle vie della memoria (Caravaggio Editore, 2018) e Awakening, la genesi dell’anima (Caravaggio Editore, 2019). Per la NPS Edizioni ha pubblicato “L’illusione di Morgana”, “La Notte del Re di Biss” e “Il sortilegio della Biddrina”, racconti inseriti nei tre volumi “Bestie d’Italia”.
Sito web: www.giuseppegallato.it
Pagina Facebook: Giuseppe Gallato
Profilo Instagram: @giuseppegallato