Amici Lettori,
in questi giorni dedicheremo uno spazio ad Andrea Bindella, autore conosciuto in occasione di Lucca Città di Carta 2020 e che pubblica in self lavoretti niente male. Oggi siamo alle prese con ANIMA SINTETICA.
Buona lettura!
«Quello che avverrà, sarà determinato da quello che è accaduto. Quello che era destinato, si ripeterà come in un ciclo». (Zecharia Sitchin)
Grazie alla tecnologia aliena di cui sono entrati in possesso, gli abitanti di Akgua sono convinti di poter vincere la guerra; se poi riuscissero a dare un’anima a quella macchina, potrebbero addirittura conquistare l’intero universo.
Gli inconsapevoli protagonisti di questa avventura si troveranno a fare i conti con pericolosi controllori del tempo e antiche civiltà perdute che cercheranno di reclamare la loro sovranità.
Sarà possibile cambiare il futuro intervenendo nel passato o il fiume degli eventi continuerà a scorrere sempre nella stessa direzione?
Per Blue e Alkita tutto questo non sembra fare alcuna differenza.
ESTRATTO
L’uomo davanti a lui aveva dei lunghi capelli bianchi e gli occhi argentati, ora se ne stava con le braccia conserte con un ghigno stampato sul volto.
«Tomas, mio caro amico. Non devi avere paura di me, condividiamo lo stesso destino» sibilò l’uomo.
«Quale destino?» balbettò, mettendosi in piedi.
«Non fare finta di non saperlo, noi non siamo realmente qui. Questo è un tuo ricordo».
«Non capisco di cosa tu stia parlando. Che cos’è quella specie di tatuaggio che hai sul viso, sembra muoversi».
Il tatuaggio nero iniziò lentamente a spostarsi dalla faccia e scese lungo i vestiti dell’uomo, allungandosi verso Tomas come un’ombra.
«Voglio raccontarti una storia. La mia gente ha solcato questa tua dimensione da quando è stata creata. Abbiamo fatto sempre avanti e indietro a nostro piacimento, abbiamo esplorato questo spazio e visto le cose bellissime che esso racchiude. Conosciuto molte razze aliene e alcune le abbiamo aiutate nella loro evoluzione. Qualcosa ci ha intrappolati molti migliaia di anni fa e il mio istinto mi dice che tu saprai aiutarmi».
Nel frattempo l’ombra si era allungata fino a Tomas e aveva iniziato ad attorcigliarsi intorno alla gamba.
L’AUTORE
Andrea Bindella è nato a Perugia e vive ad Assisi.
A dodici anni inizia a scrivere la sua prima opera, un libro di fantascienza intitolato Il Ritorno delle Furie, “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie. Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Tecnico per Geometri, inizia gli studi in Ingegneria Civile che decide poi di interrompere per dedicarsi alla libera professione e aiutare la sua regione a rialzarsi dopo il terremoto del 1997.
Quando la crisi finanziaria ed economica del 2008 travolge il suo settore professionale e tutto sembra perduto, Andrea trova la forza e il sostegno per andare avanti proprio nella scrittura: capisce che non serve piangersi addosso e che occorre rimboccarsi le maniche. Scrivere lo spinge a una continua riscoperta e crescita interiore.
Oltre alla scrittura, Andrea ama cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz e fare lunghe passeggiate immerso nel rumore della risacca del mare d’inverno.
Nel 2017 scopre il self-publishing; questa opportunità lo sprona a trovare la forza di tirar fuori dal cassetto le sue storie e pubblicarle.