Lettori Adorati,
con immenso piacere vi lascio la recensione di un romanzo che spero di leggere presto: sto parlando de LA PSICHIATRA di Wulf Dorn, un libro molto particolare e per nulla scontato…
Buona lettura.
La Recensione a cura di Veronica Bua
Ė la storia di Ellen Roth, validissima psichiatra, che vede iniziare a sgretolarsi la propria carriera dopo la fuga di una paziente dalla clinica in cui lavora.
Quando Ellen prende a cercarla scopre, però, che non risulta registrata da nessuna parte: nessuno l’ha vista entrare, al di fuori del suo fidanzato Chris che l’aveva ricoverata (ma che al momento si trovava in vacanza e non poteva aiutarla), e di conseguenza nessuno aveva potuto accorgersi della sua fuga.
O rapimento, visto che nella testa della dottoressa passano una miriade di ipotesi.
Il suo collega Mark le dice di non farsi coinvolgere troppo, ma l’immagine di quella donna picchiata e spaventata a morte non vuole saperne di lasciarla in pace.
Piú di tutto è rimasta scioccata dalla sua voce infantile e dalla sua cantilena “Chi ha paura dell’uomo nero”.
La paziente senza nome, come la chiama Ellen, era terrorizzata da un presunto uomo nero che l’aveva ridotta in quelle condizioni.
Ellen allora sii rivolge alla polizia, ma senza degli indizi in più non possono fare molto. E anzi, a dirla tutta, non hanno neanche troppa voglia di darsi da fare.
Decide così di iniziare a cercare per conto suo, ma ben presto si accorge che qualcuno vuole metterle i bastoni fra le ruote.
Capisce che dietro la sparizione di quella donna c’ė molto di più di quanto tutti credano, e inizia una corsa contro il tempo per salvarla.
Se penso a questo libro mi viene in mente una sola parola: wow…
E’ qualcosa di indescrivibile, agghiacciante: pensi di sapere, di aver capito qualcosa, e di colpo capisci che in realtà non hai capito niente.
Una storia che spazia nei meandri della mente umana, delle sue sfumature e delle sue malattie.
Ho amato i suoi personaggi, fatti benissimo.
(Attenzione, possibile spoiler)
Credo che Harald sia la dimostrazione che dovremmo prenderci cura di un nostro familiare in difficoltá o con problemi invece di scaricare la zavorra a qualcun altro, invece di vergognarcene. Se fosse stato aiutato non avrebbe commesso quel deplorevole e atroce atto e non sarebbe morto… con una solida famiglia alle spalle e adeguate cure avrebbe capito cosa era giusto e cosa era sbagliato.
Inoltre, dalla storia emerge come le persone per la carriera siano disposte a passare sopra a tutto, e anche come i soldi possano comprare il silenzio della gente anche a distanza di anni.
(Fine spoiler)
Non adatto a chi non regge la violenza sugli animali, ho faticato parecchio a non accantonarlo alla scena del gatto (totalmente inutile, qui l’autore poteva evitarla e inserire altri segni della pazzia di Ellen).
Leggetelo: se non lo avete ancora fatto, non ve ne pentirete.

di Wulf Dorn
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Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine.