Amici Lettori,
questa volta siamo alle prese con un autore piuttosto noto nelle librerie: parliamo di Wulf Dorn ed il suo romanzo dal titolo GLI EREDI.
Buona lettura!
La Recensione a cura di Veronica Bua
La storia comincia con l’incidente di Laura Schrader, a cui lei miracolosamente sopravvive.
Viene trovata dal cognato Patrick, che allerta subito i soccorsi.
L’uomo scambia qualche parola con Laura per cercare di capire cosa sia successo, ma la donna sembra farneticare cose senza senso. Ha del sangue addosso, ma si capisce che non ė suo perché non ė ferita a tal punto.
Nell’auto accanto a lei giace una pistola scarica, Patrick teme che abbia fatto qualcosa di irreparabile… teme che abbia fatto del male alla sua ex moglie e a sua figlia.
Nel bagagliaio viene rinvenuto il corpicino della bambina, lui crede di avere a che fare con una sorta di pazza assassina e parte per andare a cercare la sua ex moglie temendo che anche a lei possa essere capitato qualcosa di brutto. Laura lo avvisa in maniera sibillina di non farlo, di non andare in quel luogo che lei ritiene maledetto, ma Patrick non le da retta e sparisce misteriosamente come tutti gli abitanti di quel villaggio.
Ok, dunque, ammetto di essere rimasta non poco delusa da questo libro.
Ė una storia totalmente diversa, quasi non sembra lo stesso autore.
Inizia in maniera lenta e troppo prolissa.
Capisco che Dorn abbia voluto evidenziare le atrocità del mondo e magari spronare a fare qualcosa per cambiarle.
ATTENZIONE SPOILER
(In effetti ė abominevole che un uomo debba vendere sua figlia, una bambina di neanche dieci anni, al miglior offerente per racimolare i soldi per andare avanti.)
FINE SPOILER
E non dico che abbia fatto completamente male ad inserirle, ma no; anche andando avanti la storia non ingrana.
Un branco di bambini che si coalizzano per farla pagare agli adulti per tutte le cose che fanno loro subire, uccidono chiunque non sia più un bambino. Chiunque non sia più puro per loro. Lo trovo senza senso, sarebbe una catena senza fine.
I bambini uccidono gli adulti, ma una volta cresciuti saranno a loro volta fatti fuori dalla successiva progenie. E come fanno dei pargoli a portare avanti le attività di tutto il mondo? Chi costruisce le case o coltiva i terreni? Chi svolge tutti quei lavori che un bambino fisicamente non riesce a fare? E perché un bambino che ė sempre stato amato dai suoi genitori, che hanno sempre provveduto a non fargli mancare niente e che niente hanno a che fare con i mostri descritti negli intermezzi dovrebbe coalizzarsi con dei piccoli sconosciuti e sterminare la sua famiglia?
Mi dispiace dirlo, alla fine ė il mio autore preferito, ma per me non ne ė proprio valsa la pena.
Spero che se in futuro scriverà altri libri decida di mantenersi sui thriller psicologici, argomento in cui Dorn non fatica ad eccellere.
«Mi creda, avrà bisogno ancora di un sacco di caffè oggi. Sarà una cosa lunga.» Nella saletta colloqui del seminterrato del reparto psichiatrico dell’ospedale Frank Bennell, stimato criminologo alla soglia della pensione, chiede aiuto a Robert Winter, psicologo con cui ha collaborato in numerosi casi di omicidio. Però i due esperti dei lati oscuri della natura umana questa volta sono messi a dura prova. La donna che si trovano davanti, sopravvissuta a un grave incidente su una strada di montagna immersa nella nebbia e battuta dalla pioggia, sembra oscillare tra realtà terribili e allucinazioni. Si chiama Laura Schrader, trentadue anni, capelli biondi; sull’auto accanto a lei una pistola vecchio modello col caricatore vuoto e un baule in cui si nasconde una dura verità. Nel suo sguardo diffidenza e terrore. Perfino Winter, il quale nella sua carriera ha ascoltato dai suoi pazienti storie così plausibili da rendere difficile smascherarle, non sa come mettere in ordine i pochi elementi ricavati con tanta fatica dalla donna: l’uomo che l’ha salvata chiamando i soccorsi e poi è sparito nel nulla, bambini dagli occhi di ghiaccio, misteriose uccisioni… Fatica a collegarli a quanto si vede nella foto che gli ha mostrato il collega: qualcosa di terribile, che supera ogni immaginazione.
In una lunga notte, fuori dalla clinica, sotto un cielo nero e gonfio di odio sta succedendo qualcosa. Ma cosa? Bisogna credere a quella donna per arrivare in tempo.
Se sarà ancora possibile.
Un romanzo forte come un pugno allo stomaco, con un ritmo serratissimo. Un altro Incubo, radicale, definitivo, ma anche provocatorio, che ci costringe a riflettere da un altro punto di vista sulle nostre responsabilità verso il mondo dopo di noi.