Amici del Web,
la combo di oggi è dedicata a due romanzi di François Morlupi dai titoli FORMULE MORTALI e IL COLBACCO DI SOFIA.
Buona lettura.
La Recensione a cura di Stefano Muzio
Francois Morlupi, scrittore italo francese, è un appassionato di gialli… E si vede!
La sua scrittura risente infatti sia delle influenze dei grandi scrittori noir francesi che della crudezza dei giallisti nordici.
I due romanzi vanno inevitabilmente letti nella giusta sequenza, essendo il secondo il sequel del primo, anche se nel “colbacco di Sofia” molte delle vicende del primo romanzo vengono descritte nuovamente.
I personaggi sono molto realistici e non si può non voler bene al Commissario Ansaldi, ultracinquantenne sovrappeso invecchiato precocemente e con frequenti attacchi di ansia e di panico.
Sia lui che i suoi agenti non sono superuomini, ma esseri umani ognuno con le proprie debolezze e le proprie storie alle spalle.
Oltre che i personaggi, nei due libri diventano protagonisti anche i luoghi ed il clima: una Roma estiva e torrida nel primo ed una Sofia invernale e gelida nel secondo.
In entrambi i romanzi il clima dei luoghi influenza anche i personaggi secondari, che si elevano pure loro al rango di protagonisti della storia: simpaticissimi e caciaroni poliziotti corsi in “formule mortali” e gelidi ex funzionari sovietici nel “colbacco di Sofia”, tutti però, tranne il protagonista, si muovono sul filo della legge, in un limbo dove è difficile decidere cosa sia giusto fare, ma in fondo il fine giustifica sempre i mezzi.
Due romanzi piacevoli da leggere, ironici come i noir francesi e truculenti come i thriller nordici.
In una torrida estate romana un passante scopre un cadavere di un uomo atrocemente torturato e mutilato. Sul terreno insanguinato gli arti amputati disegnano una celebre formula fisica. È il primo di una serie di omicidi rituali che coinvolgono vittime senza alcun legame apparente. A tentare di risolvere il caso è chiamato il commissario Ansaldi, professionista integerrimo ma tormentato dall’ansia e dagli attacchi di panico. Ad accompagnarlo in questa avventura verso il male, il vice ispettore Loy, una ragazza con un forte disturbo antisociale di personalità, e altri tre membri del commissariato di Monteverde. Tenteranno insieme di venire a capo di quello che ormai i media hanno battezzato come “il caso delle formule mortali”, un’indagine dopo la quale nessuno dei protagonisti sarà più lo stesso.
In una gelida mattinata d’inverno, un ragazzo entra nel Commissariato Centrale di Sofia per consegnare una chiave USB all’ispettore Dimitrov. La pennetta contiene un video dove un uomo viene brutalmente assassinato. L’ispettore, un uomo dai modi bruschi e violenti, corrotto fino al midollo, non fa in tempo a interrogare il testimone che quest’ultimo si uccide, mordendo una capsula di cianuro. Prima di morire però, il ragazzo lascia un bigliettino con scritto un nome: Ansaldi.
È l’inizio di un’indagine spaventosa e senza precedenti, che la squadra di Monteverde affronterà con un indubbio senso del dovere ma anche con tanta paura. La lunga scia di sangue porterà il commissario Ansaldi nella fredda, inospitale e distante Bulgaria e metterà a dura prova la sua pazienza, le sue ansie, la sua professionalità e soprattutto la sua vita.