“Crudelia De Mon – La Mia Vera Storia” di Serena Valentino

di Isabella Cavallari

Questa estate in libreria ho scelto alcuni libri di nuove collane della GIUNTI: tra queste vi è quella dedicata ai DISNEY VILLAINS e io, che ne sono un’amante, non ho resistito nell’acquisto. Il primo volume che giunge sino a noi è quello dedicato a CRUDELIA DE MON, l’antagonista per eccellenza nella storia dedicata ai Centouno Dalmata.

Ho letto questo libro in pochissimi giorni e… vi lascio, con immenso piacere, il mio parere!


Il libro racconta una sorta di autobiografia di Crudelia: è lei stessa che narra, ormai adulta, quello che è successo e che l’ha portata al famoso gesto di rapire i cani dalmata.

Ripercorriamo, con molta cura di particolari relativi a sensazioni ed emozioni, quello che il personaggio ha vissuto dalla giovinezza fino all’età in cui i fatti, resi famosi delle pellicole cinematografiche, avvengono.

Crudelia cresce con un padre impegnato alla camera dei Lord e una madre che sembra, secondo me, non abbia alcun lavoro se non vivere nel lusso grazie al marito.

Ci troviamo a Londra e in quel periodo ogni famiglia appartenente all’alta società ha chiaramente una serie di domestici alle proprie dipendenze e, di conseguenza, la piccola Crudelia viene allevata da una istitutrice e trascorre praticamente pochissimo tempo con i suoi genitori pur essendo lei, la bimba, avida di affetto.

Suo padre cerca di dedicarle tutto il tempo che ha, pur essendo poco, portandole libri o piccoli regali che possano in qualche modo stimolare la fantasia della bambina; la madre, invece, non sopporta quasi nemmeno la presenza della piccola e tende invece a comprare il suo affetto con l’ausilio di regali molto costosi e cercando di farle vedere come sia corretta la vita che fa lei, dicendole sempre più spesso che un giorno sarà la stessa vita di sua figlia.

E quando finalmente aprii la scatola, il mio sorriso svanì. Era solo un paio di orecchini di giada. Di un verde opaco, anonimi.
“Grazie, papà,” mormorai con un sorriso forzato.

In confronto alla pelliccia che mi aveva dato la mamma, quegli orecchini si potevano a malapena definire un regalo. E’ stato proprio in quel momento che ho pensato per la prima volta che mio padre non mi amasse – o almeno non quanto desideravo. Se mi avesse voluto bene davvero mi avrebbe donato qualcosa di bello, come faceva sempre la mamma.

Nonostante tutto, Crudelia adora i suoi genitori: prova un affetto smisurato verso suo padre, quasi un eroe come spesso accade per ogni figlia femmina; ammira tantissimo sua madre, pur non comprendendo i suoi atteggiamenti, e ritenendoli anzi corretti nei suoi riguardi quando invece, comprenderemo noi lettori, la madre si dimostrerà spesso anaffettiva, disinteressata alla figlia e a tratti manipolatrice, terribilmente attenta ai propri interessi.

“Nessuna delle altre studentesse indosserà capi così raffinati”, insistette Miss Pricket in tono più entile. Ormai, però, era troppo tardi. Avevo sentito il suo disprezzo. Sapevo cosa pensava della mamma. E aveva torto.

Le porsi il biglietto con un gesto secco. “Mia madre dice che devo distinguermi dalle altre,” ribattei, mentre Jackson mi aiutava ad indossare la pelliccia. “E io ho intenzione di farlo, con stile!”

Varcai la soglia di casa, pronta a partire per la nostra grande avventura. Mi sentivo fiera e coraggiosa. Diversa da tutti, superiore. Proprio come mia madre.

Gran parte della storia rivela come questo problema di relazione tra madre e figlia sia l’elemento cardine per la crescita di Crudelia: l’amicizia con Anita nel periodo scolastico, però, sarà la nota positiva nel grande dramma di esistenza che Crudelia è costretta a vivere e sopportare e che, suo malgrado, influenzerà tremendamente nelle sue scelte di vita e non solo.

Possono essere molto diverse le chiavi di lettura di questo libro, ma a me piace pensare che se alcune cose fossero andate diversamente forse Crudelia non sarebbe arrivata a compiere il gesto che ha compiuto.

Credo spesso, forse erroneamente, forse in maniera troppo ‘da sognatrice’, che in ognuno di noi vi sia del bello: certo, lasciamo stare i serial killer e quei criminali che sono spietati e senza scrupoli, ma anche in quei casi gli eventi spesso ci rivelano che certe azioni sono dettate da qualcosa di più profondo, di disturbato, di pericoloso e grave… che ha quindi plasmato la mente del personaggio in questione, che si rivela poi essere capace di qualcosa di terribile.

Quanto la sofferenza della Crudelia Bambina ha portato la Crudelia Donna a diventar quella che è diventata?

Quanto l’assenza di autonomia e individualità l’ha portata alla continua ricerca di qualcuno da cui dipendere?

E i cani dalmata? Che peso hanno in tutta questa storia e perché Crudelia li odia così tanto?

Troveremo sicuramente risposta a tutte queste domande leggendo questa storia che sembra essere scritta per un giovane pubblico (è consigliata la lettura dai dieci anni in su), invece alcune riflessioni nascono anche in lettori un pochino più cresciuti.

Dopo tutto Crudelia desiderava soltanto essere amata da sua madre: l’unico legame che le era rimasto, l’unico affetto che aveva sempre desiderato ma mai ricevuto davvero, l’unica persona al mondo che lei amava pur non essendo ricambiata.

Coinvolgente, emozionante e capace di far riflettere su quei valori che a volte diamo troppo per scontati e ci capita di sminuire, Serena Valentino ci propone un viaggio delicato ed introspettivo alla scoperta di un personaggio disneyano interessante e molto sfaccettato.

N.B. La versione proposta da GIUNTI non ha nulla a che vedere con la pellicola “Cruella”, il film con Emma Stone uscito nel 2021 e diretto da Craig Gillespie: questa è un’altra interpretazione, assolutamente imperdibile.


CRUDELIA DE MON, LA MIA VERA STORIA
di Serena Valentino
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Crudelia De Mon è uno dei Cattivi Disney, l’antagonista dalla forte personalità. Questo volume rientra nella nuova collana Disney Villains, una linea espressamente dedicata ai “cattivi” dei più famosi film Disney. Per la prima volta in questo volume, Crudelia De Mon ha la possibilità di prendere la parola, di raccontare il suo punto di vista e di scoprire i lati più nascosti della sua personalità. È la cattiva perfetta: elegante, spiritosa, implacabile. Dalla sua infanzia agiata alle sue scelte di moda iconiche, a quel famoso incidente d’auto che ha posto fine ai suoi piani malvagi, Crudelia racconta le memorie di una donna condannata, che ha avuto amici e affetti veri e sogni da realizzare. Dopotutto, le storie non sono sempre e solo bianche o nere…

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