
di Isabella Cavallari
Amici del Web, ben trovati!
Oggi diamo spazio a LAURA RIZZOGLIO, autrice del romanzo LA MASCA classificatosi al secondo posto durante la prima edizione del concorso “Misteri d’Italia” promosso dalle assiciazioni Nati per Scrivere e l’Ordinario.
Il romanzo è pubblicato con NPS Edizioni ed il tour dedicato si sta facendo molto interessante.
Ho così avuto l’occasione di fare due chiacchiere con l’autrice a cui do il benvenuto su queste pagine e che ringrazio per la disponibilità!
Buona lettura!

autrice del romanzo “La Masca”
Isabella Cavallari: Come nasce la tua passione per la scrittura?
Laura Rizzoglio: Penso dall’importanza che do alle parole, capaci di innalzare o di far sprofondare, simili alle note di una sinfonia, precise come uno stiletto. Forse per questa ragione ho studiato tedesco, perché in quella lingua trovo la meticolosità di dare o togliere soltanto attraverso un suffisso o un prefisso diverso.
I.C. : Quando scrivi da cosa trai ispirazione?
Laura Rizzoglio: Dalla mia vita, dai sentimenti e dalle persone care, in ogni mio libro c’è un pezzetto della mia anima e della mia storia, fuso a un messaggio che sento di dover dare, in quanto autore.
I.C. : Il romanzo La Masca si è classificato al secondo posto della prima edizione del concorso “Misteri d’Italia”: questa storia è stata creata apposta per l’occasione o si tratta di un lavoro che custodivi in un cassetto?
Laura Rizzoglio: La Masca è nato apposta per partecipare al concorso; l’idea di dare vita a parte dei racconti di mia nonna Angiolina è affiorata non appena ho letto il tema di fondo. A un tratto la trama si è dipanata nella mia mente e non ha più voluto andar via, sebbene avessi a mala pena un paio di mesi.
I.C.: Vi è stata una ricerca di tipo ‘storico’, per poterti aiutare a scrivere questo romanzo? Se si, hai qualche ricordo, a riguardo, che vorresti condividere?
Laura Rizzoglio: Da un lato si è trattato di una ricerca “orale”: ho cercato di farmi raccontare il più possibile riguardo le leggende di Lia d’Ampardisòn e di San Massimo da mia zia e da alcuni abitanti più anziani del Bricco Bosetti, dove sono vissuta fino a pochi anni fa. Dall’altro, ho voluto sondare meglio la figura della “masca” attraverso i libri di Maria Tarditi, dove si narrano le storie dei contadini di una volta.
I.C.: Sin dalla quarta di copertina capiamo che vi è una Strega coinvolta in queste pagine: chi sono, per te, le Streghe?
Laura Rizzoglio: Non sono mai riuscita a dare un connotato solo negativo al concetto di Strega. Per me la Strega è una figura complessa, incompresa, costretta dalla società a isolarsi e capace, secondo quest’ultima, di fare prodigi o per magia o per manipolazione della natura. Penso, comunque, che sia la Strega oscura che la Strega bianca si spartiscano un palcoscenico immenso dell’immaginario collettivo, e che, forse, a volte, convivano addirittura nella stessa persona, come in ognuno il bene e il male.
I.C.: Che rapporto hai con le leggende e il folclore italiano?
I.C.: Quando hai saputo l’esito del concorso quali sono le emozioni che hai provato?
Laura Rizzoglio: Ne sono stata felicissima, logicamente. Non mi importava di essermi classificata in prima o in seconda posizione. In quel momento, per me stessa, avevo già vinto.
I.C.: Che lettrice è Laura Rizzoglio?
Laura Rizzoglio: Ne sono molto attratta. Adoro scoprire nuove leggende, anche dei posti vicino a dove abito che fino a poco tempo fa non conoscevo minimamente. Avvicinarmi alla masca, mi ha illuminato un cammino verso un bosco delle meraviglie.
Laura Rizzoglio: Onnivora e costante. Adoro molti generi letterari, sebbene prediliga fantasy e thriller, non disdegno neppure gialli, narrativa, storici e di formazione. Quando dico di non amare molto i romance, ricordo a me stessa quanto ho adorato Orgoglio e pregiudizio e sorrido.
I.C.: Che libro c’è sul tuo comodino, in questo periodo?
Laura Rizzoglio: Ho finito da poco Il ballo delle Pazze che mi è piaciuto molto, e sto leggendo Streghe d’Italia per una challenge su instragram. Molto interessante scoprire quante streghe cattive ci siano in giro per l’Italia!
I.C.: Giochino: tre motivi per leggere il tuo romanzo La Masca?
Laura Rizzoglio: La Masca ti trascina in un mondo ormai perduto. In un attimo ti senti di appartenere alla banda di Lorenzo e Laura, come se li conoscessi da sempre, e ti affezioni ad Angiolina. Nella borgata dei Tre Pini ci lasci un pezzetto di cuore.

di Laura Rizzoglio
NPS Edizioni
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I Tre Pini, uno scorcio di Langa piemontese del Dopoguerra, una borgata in cui tutti si conoscono tra di loro e dove ancora aleggia il ricordo dei racconti popolari su masche, mascon e maledissiun.
Il ritrovamento del cadavere di una ragazzina getta un senso d’impotente terrore su tutta la comunità e mentre gli adulti cercano di fare luce su una cattiveria fin troppo umana, Lorenzo, Laura e la loro banda di amici decidono invece di affrontare la masca, l’anziana tacciata come strega, nel tentativo di avere giustizia per la loro sfortunata compagna di classe, portando alla luce verità scomode e impensabili.