a cura di Daniela Tresconi
Bentornati ai nostri cari lettori,
oggi vi rendiamo partecipi della nostra ultima esperienza, una «lettura condivisa» che ci ha fatto scoprire una nuova realtà nel mondo editoriale ed un’autrice che ci ha piacevolmente sorpreso malgrado la sua giovanissima età.
Grazie prima di tutto a Cristina, del blog www.raccontiinvaligia.it che ci ha coinvolti in questo progetto e grazie alla casa editrice www.womenplot.com/it , che sta promuovendo un catalogo di scrittrici esordienti in un mondo, come quello editoriale, quasi totalmente declinato al maschile.
Il libro che abbiamo letto per voi è «(In)dipendenza» di Giovanna De Luca, un’antologia di racconti, suddivisi in tre macro aree: i racconti dell’amore, i racconti della malinconia e i racconti della disillusione.
«Sabbia fra le dita. Ancora? Non voglio tornare lì. Voglio andare a casa. Dove è la mia casa?»
Con questo incipit comincia il monologo interiore di apertura: andare, tornare, camminare, cercare una casa, cercare la pace. L’autrice attraverso i suoi racconti che descrivono la vita di tutti i giorni, ci illustra un viaggio. Un viaggio interiore e un viaggio fisico, un cammino verso il futuro, verso scelte che in molti casi sono in realtà accettazione di qualcosa che ci sta accadendo e che non possiamo o non riusciamo a cambiare.
Il desiderio di libertà e la ricerca della pace pervadono le pagine: libertà da un’amore che opprime, libertà da una vita convulsa, il godere di un sentimento o di una persona che ci rasserena, libertà dai pregiudizi e dagli stereotipi degli altri.
«Non era interessata a farsi capire. Voleva semplicemente essere. Essere chi? Lo ignorava. Quello che voleva davvero era la libertà»
Non ci sono nomi, non ci sono protagonisti, i racconti sono anonimi ma proprio per questo universali. Ogni personaggio potrebbe essere chiunque: il mio vicino di casa, la mia amica o addirittura io stessa che sto scorrendo le pagine.
Godi il presente, godi i singoli attimi, la vita stessa è fatta di attimi di presente, dopo un secondo tutto è già passato e tra un secondo il futuro diventerà presente: questo il messaggio profondo delle parole dell’autrice, che lascia, credo volutamente, i finali aperti in ogni racconto.
Un discorso particolare merita il titolo che si presta a diverse interpretazioni: «(In)dipendenza», potrebbe trattarsi della situazione di dipendenza da qualcuno o qualcosa o viceversa l’esatto contrario, mai scelta fu più azzeccata, considerando che ogni racconto coglie entrambi gli aspetti.
Veramente complimenti.
Amore. Malinconia. Amara disillusione. Questi i temi trattati nei dodici racconti inclusi nella raccolta. È il viaggio interiore di dodici personaggi, di dodici voci senza nome né volto, i cui flebili tratti si sfaldano nei meandri dell’ineffabile, dell’inesprimibile. Il loro viaggio non ha meta, è il peregrinare assorto di chi cammina per inerzia, nel vano tentativo di raggiungere la propria (in)dipendenza.
L’AUTRICE
Giovanna De Luca nasce a Mercato San Severino nel 1997. Cresce e vive a Salerno e dopo il liceo frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli, diplomandosi al corso di Fotografia, Cinema e Televisione. Da sempre appassionata di cinema e di arte, trova il modo per declinare la sua esigenza espressiva attraverso linguaggi diversi. Si avvicina quindi alla scrittura, considerata dall’autrice stessa come un mezzo necessario per ed attraverso il quale far convivere le sue diverse passioni ed esigenze espressive.
Nel 2021 pubblica la sua prima raccolta di racconti “(In)dipendenza’’, edito da Women Plot, una casa editrice indipendente che da voce alle giovani donne emergenti.