a cura di Isabella Cavallari
Amici Lettori,
è uscito da pochi giorni il racconto lungo di Linda Talato dal titolo PERPETUAL LIFE ONE, un testo di genere distopico molto interessante, uscito con Delos Digital.
Il Perpetual Life One potrebbe venir scambiato come l’Elisir dell’Eterna Giovinezza.
Eppure credetemi, non è come sembra.
Tamara, invece, è convinta possa essere la soluzione ideale per “ricominciare daccapo e avere mille occasioni da sfruttare”: è per questo che decide di partecipare alla sperimentazione e si fa iniettare il Perpetual Life One, un trattamento miracoloso che le consentirà di avere per sempre l’aspetto da quarantenne – l’età in cui si è fatta l’iniezione – e non morire mai di vecchiaia.
[…] Tutti siamo di passaggio nella vita degli altri, e gli altri sono quasi sempre di passaggio nella nostra. Non neghi, è così – precisò vedendo che lui scuoteva la testa indeciso. – E’ così, non c’è niente di veramente duraturo. E con Perpetual Life One, l’unica cosa duratura diventi tu.
Come ogni scelta che si rispetti anche questa idea rivela dei pro e dei contro: Tamara ne farà le spese, senza rendersene perfettamente conto. E come Lei, un mucchio di persone che si sono buttate in quest’avventura convinte di aver trovato la felicità… e di poter riavvolgere il nastro ogni volta che la vita non sia abbastanza soddisfacente.
In realtà sarà Alfredo Rapalli, il direttore del Panoramic News, a fare luce su quello che sembra essere una sorta di specchietto per allodole: effettivamente è accattivante l’idea di vivere come in un videogame, dove quando la partita non piace si può interrompere e ricominciarne una daccapo così da non fare gli stessi errori ed andare dritti ad un risultato migliore, ma… davvero ne vale la pena?
A distanza di anni, gran parte di coloro che si sono sottoposti alla sperimentazione hanno provato a togliersi la vita, senza però riuscirci completamente: svelato l’effetto collaterale, ma… perché proprio togliersi la vita?
Ogni cosa verrà svelata leggendo il testo che, essendo un racconto lungo, saprà rapirvi e coinvolgervi per una splendida manciata di ore: ci troviamo in un futuro non così lontano da noi, in una Europa forse un po’ diversa, ma… con una umanità molto, molto simile a noi.
Certo, perché qualcosa ci unisce a questi uomini che vorrebbero non morire mai: le emozioni.
Sarà un viaggio coinvolgente, capace di smuovere riflessioni amare o sorridenti, perfettamente incastrato in quella cinquantina di pagine che sono calzanti a modo, nel loro insieme.
Linda Talato si mostra sognatrice nel proporci un mondo nuovo e che ancora non ci è data possibilità di scoprire, ma ci tiene con i piedi per terra nel farci riflettere, nel mostrarci quanto siano importanti i ricordi, le persone che incontriamo nella nostra vita, le cose belle e le cose brutte… forse, in una esistenza cosiddetta eterna, non tutto rimarrebbe nella nostra memoria e rischieremmo di perderci le cose migliori tra le mille cose fatte, dette o vissute, con più o meno intensità.
Tamara Duerres sceglie di lasciarsi alle spalle un’esistenza che non la rende felice e di vivere per sempre grazie a un’iniezione. Il suo corpo smette di invecchiare da quel preciso giorno. Viene meno l’unica certezza di ogni esistenza umana, la sua inevitabile fine. Per Tamara, e tutti gli altri perpetui, l’eternità è un dono che ben presto rivela il suo lato oscuro.
Decine di anni dopo il trattamento, centinaia di uomini e donne che hanno ingannato il tempo iniziano a togliersi la vita, o almeno a provarci. L’azienda che ha brevettato il miracoloso siero viene travolta dalle accuse e scalata da un ambizioso individuo che promette una via d’uscita per tutti coloro che sono pentiti della loro scelta.
Il benefattore sfrutterà i suoi mezzi, e il frutto delle ricerche che ha finanziato, per restituire a Tamara ciò che lei ha scoperto di bramare sopra ogni altra cosa.
Ma è davvero un lieto fine?