“Santamarta – Gli Eredi della Terra di Altrove” di Giorgia Cozza

a cura di Francesco Bignardelli

Salve a tutti lettori e ben trovati a una nuova recension,

mi sono preso una piccola pausa, ma torno alla grande con i libri comprati al Salone del Libro di Torino del 2021.

Qui oggi vi porto Santamarta di Giorgia Cozza, edito da Il Ciliegio.


Non è il primo libro che mi trovo a recensire di Giorgia Cozza, ma è il primo che è di questo genere; ma qui già ci si potrebbe porre una domanda, la domanda che mi sono posto dopo le prime pagine: di che genere è questo libro? Su internet si trova una indicazione, l’autrice ce ne dice un altro. E noi lettori? Beh, andiamo a vedere di che si tratta.

Partiamo dal mondo creato da Giorgia Cozza attorno a questo primo libro di una storia molto più ampia: quello che i lettori hanno davanti agli occhi è tutto un mondo da conoscere. Certo molti canoni classici si intravedono, ma Giorgia Cozza crea un mondo veramente particolare, pieno di popoli, eventi e luoghi da studiare e vedere, ma soprattutto da comprendere.

E questo è la miglior cosa del libro, la comprensione; che intendo esattamente con questa parola? Intendo che seppur questo primo libro introduca a un mondo nuovo per un lettore, vi sia una comprensione chiara e attenta di cosa avremo di fronte. Non parlo però in questo caso di linearità di trama o peggio di binario unico da seguire; parlo di come sia di facile comprensione tutta la struttura della storia, dei personaggi e del mondo che si ha di fronte.

Bastano pochi aggettivi, pochi dialoghi ed eventi, e comprendi chi o cosa hai davanti e cosa ti potrai aspettare dalla lettura. Questa chiarezza muterà nel secondo libro? Non mi è dato ancora saperlo, potrei scoprire che ho capito fischi per fiaschi dei personaggi e della storia, e allora avremo un altro tipo di punto a favore del libro; non posso saperlo per ora, e al momento questa comprensione è questa chiarezza è da promuovere.

Sempre collegato alla comprensione vi è un’altra cosa su cui pongo una domanda a cui risponderò subito: che genere è questo libro? Fantasy…sì lo è, notiamo tutte le piccole e grandi indicazioni che ci dicono che abbiamo di fronte un fantasy, ma c’è da dire una cosa MOLTO importante per la comprensione. L’autrice, Giorgia Cozza, oltre ai libri che sono già stati recensiti su questo blog, ha scritto molte opere sia saggi che manuali, sui bambini, riguardo l’infanzia e la crescita degli stessi. Ed ecco qui l’ultimo punto. Non lo possiamo apprendere totalmente dal primo libro della saga, ma la scrittrice in mezzo a un’ambientazione fantasy ci vuole parlare della crescita di questi giovani, anzi giovanissimi protagonisti, della loro immaturità anche, ma del loro scoprirla, e diventare consapevoli di quello che stanno facendo. Della fine dell’infanzia e di una crescita interiore, forse accelerata per i conseguenti eventi del libro.

Questa non è una semplice cerca, ma è un vedere come i protagonisti, i veri protagonisti, crescano tra una disavventura e l’altra, evento dopo evento aprendo gli occhi al mondo. Questo in un fantasy non è unico, non è qualcosa che non è stato mai visto, ma è bello vederlo e vederlo descritto in questo modo da una autrice che SA di cosa sta parlando.

Quello che non mi ha convinto è la scelta narrativa: non sono mai entusiasta quando all’interno dei capitoli la narrazione passa da una scena all’altra: per essere più chiari, iniziare il capitolo con il punto di vista di un protagonista e passare dopo poco a un altro protagonista, che però si trova distante dal primo. Personalmente secondo me rompe un po’ la lettura, ma succede veramente poche volte ed è una visione soggettiva della cosa.

Concludo dicendo che ci sono alcune cose che mi hanno lasciato pensieroso, come i nomi femminili elfici oppure la comprensione ancora molto vaga dell’”antico potere” di cui si parla sporadicamente nel libro; ci sono anche altre belle cose di cui parlare come il compendio storico- geografico finale del mondo di Santamarta.

Nel suo complesso questo primo libro è incredibile, pieno di idee, completo nel suo essere non solo fantasy, ma anche altro. La Terra di Altrove si porta dietro emozioni, gioie, dolori, rischio di perdita ma soprattutto il rischio dell’avventura, che i giovani protagonisti di questa avventura hanno assaporato e assaporeranno anche in futuro probabilmente.


SANTAMARTA
Gli Eredi della Terra di Altrove
di Giorgia Cozza
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Terra di Altrove, anno 1235. I servi del Maligno colpiscono gli ultimi nati della Casata di Santamarta, figli di elfi e umani. Per prima viene rapita la piccola LesiLuna e Thias parte per liberarla insieme ai cugini Teo, Angi e Fra. Nel loro viaggio lungo e avventuroso, in un crescendo di colpi di scena, affronteranno avversità e combatteranno contro creature mostruose. Perché il male è in agguato fuori e… dentro di loro.


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