“Santamarta – Battaglia per la Terra di Altrove” di Giorgia Cozza

Recensione a cura di Francesco Bignardelli

Salve a tutti lettori e bentrovati a questa nuova recensione


oggi vi portiamo il secondo libro di Giorgia Cozza della saga del mondo di Santamarta “Battaglia per la Terra di Altrove” edito da Il Ciliegio.


In questo secondo capitolo della storia, nella quale i nostri piccoli eroi proseguono il loro viaggio, sia di crescita che di evoluzione iniziato nel primo (per sapere qualcosa del primo libro andate a questo Link🙂 Giorgia Cozza torna a parlarci di questa sua avventura e del mondo che ha creato. Scopriamo ora se è stata positiva o meno questa sua evoluzione.

La maturazione dei giovani protagonisti continua in modo soddisfacente: nuove caratterizzazioni per loro e nuove evoluzioni e, come si poteva intuire dal primo libro, c’era qualcosa che doveva ancora avvenire. Come già detto, ci tengo a ricordare che si tratta di un fantasy con un target di un certo tipo e delle cose possono in effetti sembrare “semplicistiche” per un lettore più adulto, ma aiutano dei giovani lettori ad entrare di più nel mondo.

Continua anche l’evoluzione della descrizione del mondo attorno a cui gira la storia: ammetto che avrei desiderato avere qualche informazione in più su certe razze, ma devo dire che la scrittrice aggiunge parti interessanti a quello che ha già creato; senza contare che ad un certo punto della trama, parlando di storia diciamo, mette il dubbio su una certezza che si ha riguardo il dualismo tra i buoni e i cattivi, ma si sarebbe potuto osare un po’ di più, secondo me.

La descrizione degli avvenimenti, soprattutto nelle ultime pagine, ti fa ti fa trattenere il fiato: gli ultimi eventi, nel bene e nel male sono veramente cruciali e tengono fermo il lettore sul testo, il che fa recuperare un po’ una parte centrale che invece è stata un po’ lenta.

Le scene di combattimento sono ben descritte e le azioni compiute dai protagonisti sono sempre ben chiare e facilmente comprensibili.

Il mio cruccio in questo secondo romanzo sta in una certa disparità di trattamento riguardo i protagonisti: i personaggi principali sono divisi in due gruppi, che si muovono contro il loro nemico, ma si ha la netta percezione del fatto che un gruppo va più avanti nel proseguo della storia rispetto all’altro, che rimane tanto indietro per poi recuperare il distacco (anche di distanza fisica) tutto assieme. Così facendo non solo si nota come i tre protagonisti più avanzati verso il nemico siano anche quelli che appaiono anche maggiormente caratterizzati, ma il secondo gruppo sembra crescere meno e più lentamente rispetto al primo. E, secondo me, è un po’ un peccato.

Come detto nella parte precedente, in certi punti si sarebbe potuto osare un po’ di più sulla trama, ma rimane sempre una mia idea personale.

Concludo dicendo che si tratta di una gran bella storia e gran bel racconto; anche in questo libro ho trovato qualcosa che mi è stonato, ma regge tutto bene. Buoni i personaggi, ambientazione incredibile, e trama che comunque regge e piace; abbiamo avuto l’evoluzione dei protagonisti e la loro maturazione…e ora, visto che c’è un terzo libro, sarà interessante vedere come proseguirà questa storia, come si evolverà questo mondo e se la storia prenderà una piega in un certo modo, o in un altro, visti certi sviluppi che sono avvenuti ad un certo punto della storia.


Terra di Altrove, anno 1235. Il druido rinnegato Morion vuole impadronirsi dell’Antico Potere e rapisce gli ultimi eredi della Casata di Santamarta, bambini nati da elfi e umani. Il giovane Thias e i cugini Teo, Angi e Fra sono gli unici che potranno salvarli e partono verso l’ignoto. Tra avventure, pericoli e combattimenti hanno conosciuto il dolore e la disperazione, ma anche la forza della lealtà. Ora, dopo un viaggio che pareva interminabile, devono superare l’ostacolo peggiore. Sarà alla Fortezza di Morion, dove infuria la battaglia tra gli umani e i servi del Maligno, che dovranno affrontare l’ultima prova, la più terribile. Il destino della Terra di Altrove è nelle loro mani. Età di lettura: da 14 anni.


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