Viaggiatori Erranti,
finalmente riesco a pubblicare la recensione di un romanzo breve che ho letto durante le vacanze natalizie: l’autore mi ha contattato poco prima della chiusura delle attività per le feste ed ho avuto modo di inserire tutto sul kobo, godendomelo durante il riposo.
Il romanzo che vi presento è quello scritto da Ermanno Andrea Rosa, che ha scelto di affrontare un tema complicato: l’adolescenza. Si è dimostrato molto diretto e molto concreto, riuscendo – secondo me – a realizzare qualcosa di particolare…
Autore: Ermanno Andrea Rosa
Titolo: Pigiama Party
Editore: Gilgamesh Edizioni
Formato: Kindle
Prezzo: 3.99 €
Lontano dal mondo degli adulti, in fuga da una maturità che ormai è alle soglie, i giovani protagonisti di Pigiama party, tra equivoci, incomprensioni, telefonate irruenti e liti amorose, si ritrovano a combattere per non rinunciare a ciò che preme di più a loro: le esperienze amorose, la popolarità tra coetanei, la ricerca di rapporti sinceri. In una parola la leggerezza della propria gioventù.
L’ho letto: ecco cosa ne penso!
Il Mona è il ragazzo più popolare delle superiori, fuori corso ormai a causa di bocciature scolastiche, eppure molto gettonato tra le ragazze del liceo. Intorno a Lui pare aleggiare quell’aria da macho: muscoloso, atletico, sexy… le fanciulle fanno a gara per stare con Lui e Lui, consapevole del suo fascino, non perde l’occasione per collezionare una conquista dietro l’altra.
L’attuale ragazza del Mona si chiama Paola: è carina, ha la testa a posto ed è meno disinvolta delle altre, forse proprio per questo è riuscita a mettere le mani sul tanto ambito del liceo. Eppure l’insicurezza di Lei innesca dei meccanismi decisamente delicati: un Pigiama Party che viene organizzato un po’ alla veloce, solo per consentire un po’ di privacy ad una delle migliori amiche di Paola ed al suo ragazzo si rivelerà, invece, scenario quasi surreale di una serie concatenata di eventi che, purtroppo, sfuggono di mano ai ragazzi… la celebrità è qualcosa che, a volte, si paga e anche salata. Questa è una di quelle volte.
Con una scrittura piacevole e scorrevole, Ermanno riesce a portare il lettore nel momento clou della crescita di ognuno di noi: l’Adolescenza. Quell’età dove ci sono una marea di problemi, quando ci si sente incompresi, quando ci si vuole affermare, si vuole fare gruppo, si vuole essere qualcuno e fare le prime esperienze d’amore e non solo.. quando ci si impegna per iniziare a muovere i primi passi nella società, costituita dai compagni di classe e non solo. Ci si rivede in certi passaggi, poiché sono convinta che ognuno di noi ha avuto, in quel periodo, un’amica come Roberta o Alessia, come c’era il ‘bello del liceo’ come il Mona e via dicendo.. Ecco perché si sorride a leggere dei loro pensieri e delle loro idee. Il finale inatteso si rivela, però, portatore di riflessione: utile se letto in età adulta dove ricordare il passato è piacevole e divertente, introspettivo e forte se letto in età adolescenziale anche se comunque l’apprendimento del messaggio è, come per tutti gli argomenti, soggettivo ed individuale.
Quattro sono i gufi che assegno ad Ermanno per la difficoltà del tema scelto, la capacità di padroneggiare i momenti soft e quelli seri, il messaggio particolare che alla fine si evince. Grazie, è stato uno scorcio su una realtà che, talvolta, fingiamo di non voler vedere.