Carissimi Amici,
in una settimana sono riuscita a divorare un thriller decisamente mozzafiato: sto parlando del romanzo d’esordio di Fabrizio Santi che ha pubblicato a maggio il romanzo intitolato Il Quadro Maledetto, edito da Newton Compton.
Presentai l’uscita l’8 maggio, rimasi totalmente colpita non solo dalla trama avvincente, ma anche dalla copertina, lo devo ammettere. Poi è bastata una mezz’ora in libereria, vedere non solo gli sconti ma anche quel libro e… mi ha come ‘chiamata’. Ed una volta a casa, con il prezioso volume tra le mani, non ho potuto fare a meno di leggerlo…
So di avere altri libri in attesa, eppure capita che ogni tanto la mente reclami qualcosa capace di appagare al meglio: con questo non dico di non aver apprezzato le letture fatte finora o che non ne troverò altre di valide e piacevoli, ma talvolta credo sia doveroso lasciare che la scelta spontanea abbia la meglio, capace poi di rinvigorire, risvegliare sensazioni e soddisfazioni diverse. Presto si tornerà in pari, giustamente 🙂
Titolo: Il Quadro Maledetto
Autore: Fabrizio Santi
Editore: Newton Compton Editori
Formato: Cartaceo e Digitale
Prezzo: 9.90 € per il Cartaceo – 4.99 € per l’ebook
Pagine: 337
ISBN: 978-88-541-7785-7
Genere: Thriller
Avvincente come Ken Follett – Enigmatico come Dan Brown
Può un viaggio di piacere trasformarsi in una pericolosa avventura? Theodor Klinsmann, un professore tedesco, è arrivato in Italia per far visita alla zia, che ormai da anni vive in Toscana. Ma quella che doveva essere una vacanza, si rivela presto ben altro. Theodor si trova infatti coinvolto in una vicenda che ruota attorno a un famigerato dipinto dai poteri occulti. Pare che il quadro, nel corso dei secoli, sia apparso e scomparso in luoghi sempre diversi, rendendo folli coloro che hanno avuto la sventura di ammirarlo. Messe da parte prudenza e razionalità, il professore si lancia alla ricerca del dipinto, deciso a svelarne una volta per tutte il segreto. Ad aiutarlo, un amico musicista, Riccardo, e Irene, una donna affascinante e misteriosa. I tre si trovano catapultati in una sorta di percorso iniziatico che li porta a esplorare i sotterranei di Roma, a fare i conti con gli adepti di una setta segreta, a chiedere l’aiuto di preti e bibliotecari esperti di antichità e reliquie. Qual è l’enigma che si nasconde dietro la storia di quel quadro? Chi lo ha dipinto? In una specie di caccia al tesoro, indizio dopo indizio, Theo scoprirà una verità che lo costringerà a mettere in discussione tutto ciò in cui crede…
L’ho letto: ecco cosa ne penso!
Theodor Klinsmann, docente universitario tedesco, si trova in visita alla zia in Toscana, vicino a Siena: quella che però doveva essere una semplice vacanza all’insegna della cultura italiana, si rivela invece qualcosa di molto misterioso e affascinante.
La vicenda ruota intorno ad un misterioso dipinto, dai poteri esoterici, che sembra apparire e sparire svariate volte nel corso dei secoli, rendendo folli coloro che l’hanno visto. Quella che inizialmente è solo una curiosità, diventa per Theo una vera e propria ossessione tale da coinvolgere l’amicoRiccardo e la bella Irene, che daranno preziosi contributi al nostro protagonista: la storia ruota tra la Toscana ed il Lazio, tra le meravigliose colline e l’antica e sepolta domus romana, tanto da condurre il lettore persino nelle viscere della Città Eterna. Tra enigmi, indovinelli, minacce e ricerche, la caccia al tesoro porterà il tedesco a scoprire verità capaci di portare riflessioni tali da mettere in subbuglio ogni cosa, anche la più personale.
Fabrizio Santi sceglie di lavorare ad una trama accattivante, capace di stimolare la curiosità del lettore che, ancora prima di arrivare a metà romanzo, si cala perfettamente nei panni del protagonista arrivando a sentire la neccessità di proseguire a raccogliere prove, svelare intrighi, cercare di capire cosa c’è dietro alla storia di questo quadro e, soprattutto, se esiste davvero. L’intera storia tocca diversi argomenti, non solo mistero, complotti e indagine, ma anche la storia antica di Roma, piuttosto che l’amicizia tra persone di nazionalità diverse, od ancora la musica suonata a meraviglia da Riccardo; ed anche la sofferenza dell’uomo solo, del padre single e separato, di chi è sconfitto dall’amore ma ancora crede di poterlo trovare, un giorno. Anche la figura di Irene non è messa a caso, non tanto perché sia necessario, quanto perché anche l’intuito femminile, la presenza, la fiducia, la dimostrazione di speranza e affetto sincero possano condire al meglio l’intero romanzo.
Con un ritmo incalzante ed appassionante, coinvolgente e decisamente piacevole, l’autore condisce l’intera storia in maniera tale da far emergere come, talvolta, sia possibile ricredersi, cambiare stile di pensiero, cercare di lavorare su se stessi e magari migliorare le proprie condizioni di vita. Lascia così che tutti e tre i protagonisti possano crescere, maturare, tanto da sentirli quasi più veri verso la fine del libro.
Il romanzo crea una dipendenza terribile: una volta iniziato, non è praticamente fattibile interrompere o accantonare. Lo stile di scrittura è così piacevole da riuscire davvero a strappare il lettore dalla realtà e catapultarlo in quel che l’autore è stato in grado di realizzare. Un esordio con i fiocchi, decisamente curiosa e ansiosa di scoprire il suo prossimo romanzo.
Un thriller ben costruito, affatto scontato, con colpi di scena tutt’altro che prevedibili: enigmi, incontri strani, personaggi inaspettati e risvolti particolari, in uno scenario totalmente italiano, rendono meravigliosamente bene!
Entusiasta dalla lettura, non vado a svelare oltre della trama, altrimenti si perde la piacevolezza della lettura.
Se siete amante del genere thriller apprezzete senz’altro, trovandolo originale, accattivante e decisamente splendido!
I complimenti a Newton Compton per aver ampliato la famiglia dei thrilleristi!!