E’ Tempo di Steampunk #2 – Scrivere lo Steampunk

Lettori Cari,

ben ritrovati ad un nuovo appuntamento dedicato al genere dello Steampunk: come annunciato qualche giorno fa (clicca e leggi) abbiamo scelto questo periodo per dedicarci ad un genere letterario molto particolare, curioso e affascinante. Per farlo bene ho proposto la cosa a due must dello Steampunk, Alastor Maverick e L.A. Mely autori, a quattro mani, del romanzo SteamBros Investigations – L’Armonia dell’Imperfetto pubblicato insieme alla DZ Edizioni.

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Insieme a loro, che si sono magistralmente prestati a quest’avventura, scopriremo un mondo magico, fatto di ingranaggi, invenzioni, vapore e rotelle.. per poter scoprire ciò che si cela dietro un termine a cui siamo poco abituati e che, però, ci incuriosisce moltissimo!

Ospitiamo sul blog i due autori che, insieme, hanno preparato per noi questi articoli per rispondere al meglio alle curiosità che ho proposto: oggi parleremo di come scrivere un testo Steampunk, cercando così di capire quali siano gli ingredienti necessari per poter creare l’atmosfera corretta e adatta a questo particolare genere narrativo.

Se vi siete persi l’episodio precedente non spaventatevi:

→ Prima tappa: Cos’è lo Steampunk – Clicca qui

Siete pronti? E allora… lasciamo la parola a L.A. Mely e ad Alastor Maverick.



SCRIVERE LO STEAMPUNK


a cura di Alastor Maverick e L.A. Mely

Come
secondo punto del nostro viaggio ci piacerebbe affrontare con voi
l’interrogativo cosa vuol dire scrivere
lo Steampunk, quali elementi caratteristici devono essere presenti e cosa serve
per affrontare questo genere letterario.


Sir Arthur Conan Doyle

L’interrogativo
che ci si deve porre, quando si decide di trattare questo genere letterario è
principalmente uno solo “Come sarebbe
stato il periodo storico che ho deciso di toccare se il futuro successivo fosse
arrivato prima?”.
Questo quesito devono esserselo posto un po’ tutti gli
autori che, in passato, hanno deciso di immergersi in questo genere
consciamente o meno. Come già accennato nello scorso incontro nella letteratura
del passato ci sono due nomi che
spiccano tra tutti come fautori del genere Steampunk
. Il primo, Sir Arthur Conan Doyle, non ne era
probabilmente molto conscio mentre il secondo, Herbert George Wells
(meglio
noto come H. G. Wells) ne ha fatto
proprio un genere
. Scrittore scozzese, considerato (con Edgar Allan Poe)
fondatore di due generi letterari come il giallo e il fantastico,  Conan
Doyle è vissuto completamente immerso in quel mondo vittoriano dove vedrà la
luce forse il suo personaggio più noto e sfruttato: l’investigatore Sherlock
Holmes
.

Le storie di questo personaggio
letterario incapace di avere mezze misure, o lo si ama o lo si odia, sono state più e più volte valvola di
ispirazione per altri scrittori, registi, attori e veri e propri amanti dello
Steampunk che si sono più e più volte chiesti cosa sarebbe accaduto a questo
interessante personaggio se avesse potuto unire la sua genialità a tecnicismi
che il buon Tesla avrebbe creato per lui
. Nel film “Sherlock Holmes” del
2003, diretto dal regista britannico Guy Ritchie, il protagonista interpretato
da Robert Downey Jr., e il suo assistente dr. John Watson interpretato da Jude
Law, utilizzano spesso tecnicismi anomali per il periodo storico specifico ma
lo fanno con una naturalezza tale da consentire a chi guarda di lasciare da
parte le perplessità concedendo spazio solo al fascino della cosa. Si perché lo Steampunk non coinvolge solo la
letteratura ma anche diversi altri generi
di cui parleremo in seguito.

H.G. Wells

H. G. Wells è stato contemporaneo a
Doyle, ma per quanto si accomunasse a lui nell’idea di muovere personaggi in un
mondo fantastico, si è maggiormente spostato in una direzione più
fantascientifica
non disdegnando mai altri generi da lui
affrontati nelle sue opere. Egli immaginava mondi e personaggi neanche
pensabili nell’epoca di cui narrava. Da qui l’abbinare i suoi protagonisti alla
nascita del genere letterario oggi meglio noto come “fantascienza”. Il mistero
dei suoi personaggi se lo è cucito addosso divertendosi a scrivere, durante la
sua carriera di autore, anche con pseudonimi tra cui il più noto Reginald Bliss.
Appurato che il genere Steampunk gode del genio di temerari ispiratori, veniamo
ad analizzare meglio il concetto affrontato oggi. Se si decide di mettere piede
nel mondo parallelo dello Steamunk non serve avere predisposizioni eccezionali,
non servono intelligenze superiori come quelle di alcuni personaggi narrati
dagli autori citati, né costose possibilità economiche per “travestirsi” steampunk. 


Per avvicinarsi al genere Steampunk
basta essere curiosi, basta essersi domandati, almeno una volta, come sarebbero
potute andare le cose in un particolare contesto storico se ci fossero state
tecnologie scoperte solo in seguito.
Bisogna sedersi e lasciarsi
coinvolgere senza domandarsi se una cosa sia o meno tecnicamente possibile.
Bisogna semplicemente lasciarsi prendere per mano e farsi accompagnare in un
viaggio tra nuvole di vapore e  scariche
elettriche, tra buffi personaggi con ingranaggi e orologi a vista che vi
sapranno guidare in una visione storica diversa da quella comunemente letta sui
libri di scuola. A differenza della storia reale lo steampunk ha la particolarità di incuriosire, affascinare e a volte
anche divertire perché i personaggi steampunk, generalmente, sono degli
sperimentatori. Inventori leggermente sopra le righe che esibiscono con naturalezza
accessori o dettagli che potrebbero apparire anomali a molti ma che se viste
con il loro sguardo, diventano semplicemente meravigliose e innovative
invenzioni. Scrivere lo Steampunk è questo. Entrare in mondi già noti e
aggiungerci quella magia tra vapore ed elettricità
che offre al lettore un modo
nuovo e diverso di vedere quanto già troppe volte affrontato in chiave
noiosamente “normale”.



Readers cari, se siete giunti sino alla fine di questa puntata è segno che il viaggio vi sta appassionando.. a me si sta aprendo un mondo, fatto di immaginazione, di nubi di vapore e di meravigliose invenzioni. ^_^ 

Vi ricordo che ogni articolo è tranquillamente stampabile attraverso il tastino verde che trovate qui sotto: in questo modo potrete avere su carta, facilmente consultabile, questo tour meraviglioso capace di spiegare anche ciò che sul web è molto confusionario e semplicemente elencato tipo lista della spesa. 

Ringrazio Alastor Maverick e L.A. Mely per questo esaustivo intervento, rinnovando l’invito a voi lettori per proseguire questo viaggio: vi aspettiamo per la terza tappa la prossima settimana, lunedì 27 marzo!

A presto e buona settimana a tutti!

3 commenti su “E’ Tempo di Steampunk #2 – Scrivere lo Steampunk”

  1. Mi sembra di capire che il genere riguarda specificatamente le scoperte tecnologiche, quindi una sorta di "ucronia" (cosa sarebbe successo se), ma ristretta ad un determinato periodo storico e ad una precisa tecnologia. Immagino che con le puntate successive si capirà meglio.

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    • In effetti c'è ancora molta confusione sul web riguardo ad una specifica catalogazione del genere. Le nozioni che noi diamo sono quelle raccolte con le nostre ricerche e che abbiamo ottenuto parlando con persone a cui piace il genere. Tuttavia continuando ad interagire col nostro pubblico escono sempre cose nuove o contraddittorie rispetto a quanto già scritto. Quindi il nostro scopo alla fine del viaggio e quello di dare quantomeno una direzione più chiara a questo genere ancora poco esplorato e semi sconosciuto dalla letteratura italiana. Se vai a vedere il precedente articolo scoprirai che abbiamo parlato dello steampunk anche come di un parente del fantasy ed un figlio della fantascienza seppur differente da entrambi.

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