“Delitti Vaticani”, di Adam Thomson [Recensione]

Amici Lettori,

qualche tempo fa mi sono imbattuta erroneamente – si, diciamo così – sui titoli di Amazon per Kindle e ho fatto un pochino di shopping… tra i vari ebook che ho acquistato, sono stata attirata terribilmente dal titolo di DELITTI VATICANI, scritto da Adam Thomson e disponibile solo nel formato digitale. Non ho nemmeno letto la trama, e l’ho preso a scatola chiusa. Eh, ogni tanto mi succede!

DELITTI VATICANI

di Adam Thomson

Amazon – 159 pagine – solo ebook

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Sette cadaveri ritrovati sotto al pavimento di uno dei più prestigiosi palazzi Vaticani, dimora del Cardinale Tinoni, innesteranno una caccia all’uomo in cui le fazioni avverse si potrebbero trovare dalla stessa parte, e in cui nulla è come sembra.

L’eterno conflitto tra Scienza e fede, il simbolismo enigmatico e la complessità dei personaggi vi condurranno faccia a faccia con la sconcertante scoperta…

Sullo sfondo di una Chiesa corrotta, spietata e misteriosa, l’amicizia consolidata che lega il vecchio Cardinale al suo fedele collaboratore si rivelerà in tutta la sua autentica umanità.

Chi ha nascosto quei cadaveri? E chi ha preso di mira il Cardinale?

Delitti Vaticani è un romanzo ricco di invenzione narrativa, fantapolitica e cronaca reale, in cui passato e futuro s’incontrano generando un mondo sorprendente.

Il Cardinale Eriminio Tinoni è il protagonista di DELITTI VATICANI, un particolare thriller ambientato in questo tempo, dal momento in cui troviamo Papa Bergoglio tra i personaggi del romanzo.

La scena si apre con il Tinoni che rientra ai palazzi Vaticani dopo essere stato in visita al paese natale ed alla sua famiglia. Sempre accompagnato da Giuseppe, suo fedele collaboratore, raggiunge i propri alloggi e se li trova sotto sequestro: un immenso scandalo lo vede coinvolto, dal momento in cui sette cadaveri. nemmeno troppo datati, sono stati ritrovati sepolti sotto il pavimento delle sue stanze.

La stampa è pronta a dipingere lo scenario peggiore, pur di attaccare il prelato, che non ha alcuna intenzione di deporre la sua versione dei fatti allo Stato Italiano, pretendendo che tutto resti di proprietà del Vaticano e, quindi, sia facilmente insabbiabile.

E’ ovviamente il papa argentino a imporre le sue regole, e questo suo dover obbedire urta notevolmente il porporato che già non ha digerito il fatto che sia Bergoglio l’erede di Pietro, ma che sta anzi, facendo il possibile per poter, in qualche modo, togliere di mezzo il pontefice e poter così prenderne il posto, affinché la Chiesa resti conservatrice e non si attui in alcun modo la politica dell’attuale Papa.

Ci troviamo incastrati in una situazione dove siamo in mezzo alle mosse dell’Opus Dei e a quelli della Loggia Massonica: nel corso del romanzo non approfondiremo i discorsi, ma osserveremo da vicino come Tinoni si muove in modo meticoloso, quasi stesse giocando una partita a scacchi.

La sua missione è quella di nascondere il suo trascorso tutt’altro che limpido, togliere di mezzo chiunque minacci la sua serenità e la sua vita e… ambire al Seggio.

Riuscirà, Tinoni, a conquistare i suoi obiettivi?

Il personaggio del Cardinale credo sia la cosa meglio riuscita dell’intero romanzo di Adam Thomson.
Questo perché sin dalle prime pagine viene ben caratterizzato
: risulta spocchioso, presuntuoso, a tratti perfino odioso. Però ha un suo background decisamente particolare, ha degli obiettivi che cerca di perseguire e cresce, nel corso del libro, sino a raggiungere un suo apice.

Durante tutto il testo il lettore si immagina ogni cosa di Lui, dal passato tormentato sino agli eventi salienti che, nel tempo, ancora lo infastidiscono o lo rafforzano. Ogni pensiero ha un suo perché e tutto dipinge un quadro particolare, a tratti spaventoso, che rendono il personaggio decisamente concreto e vivo. Con i suoi momenti negativi e positivi, con i suoi pregi e difetti, con le sue consapevolezze e le sue tribolazioni… risulta essere un personaggio decisamente umano, e questo permette al lettore di voler approfondire le sue vicende sino alla fine della storia.

Tinoni ha un rapporto molto particolare con il suo collaboratore Giuseppe, un rapporto che viene sviscerato nel corso del romanzo e che viene reso comprensibile, finalmente, nella seconda parte del libro.

Ho apprezzato molto questa visione fantastica degli intrighi e dei complotti che possono esserci all’interno dell’Istituzione della Chiesa, e tutto questo mette verve e pepe all’intera trama che è ben studiata e ben articolata, capace di coinvolgerti sin dalle prime battute, anche se nella prima parte del libro pare il ritmo sia un pochino più lento: si risveglia, poi, dopo le prime sessanta pagine dove finalmente il lettore viene assorbito, ma d’altro canto senza avere un quadro della situazione diventa difficile poter seguire gli eventi.

A differenza di altri selfpublish che ho letto, però, questo ha una buona storia e una buona struttura narrativa, ma andrebbe – secondo me, quindi è una opinione di spassionata lettrice e non critica letteraria – revisionato nuovamente il testo poiché alcune parti diventano un pochetto complicate da leggere, od almeno io ho fatto fatica. Questo perché alcune strutture delle frasi sono un po’ tanto articolate e mi è venuto difficile assimilarle, non senza leggerle almeno un paio di volte.

Una scena secondo me poteva non venir inserita, l’ho ritenuta superflua ai fini della narrazione, ma chiaramente sono scelte di chi scrive e a me non hanno dato poi così fastidio.

Una buona lettura: una trama intricata e una narrazione dai ritmi serrati permettono al lettore di leggere con interesse ogni singola pagina, venendo coinvolti in complotti ed intrighi tutt’altro che scontati.

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