Si è conclusa ieri sera la mia prima esperienza con la DZ Edizioni Live on Instagram, un ciclo di interviste sul nostro canale Instragram con alcuni autori della squadra della DZ Edizioni.
Un susseguirsi di eventi, a tempi e ritmi decisamente serrati, che ci ha permesso di spaziare di contenuti, personaggi, temi, riflessioni e sorrisi che hanno arricchito il mio bagaglio di lettore, blogger e persona in un modo che mi ha quasi stupito.
Sin da quando ho aperto questo spazio, ho sempre desiderato cercare di conoscere e avvicinarmi agli autori per cercare di capire quali persone si celino dietro alle storie.
Ho sempre voluto andare oltre, fin nei limiti del possibile, per arrivare all’essere umano che mette le parole su carta in modo così magico da consentire a noi, che solamente leggiamo, di venir catapultati in mondi fantastici, in situazioni surreali, in trame complicate e cogliere spesso messaggi che sono utili alla nostra crescita.
Quando la DZ Edizioni mi ha contattata per propormi questa iniziativa io ho accolto tutto con molto entusiasmo, inconsapevole di ciò a cui stessi andando incontro.
Utilizzo della App in un modo che ancora non facevo; problemi di connessione che sono sorti durante il periodo; cercare di mettere a proprio agio chi c’era dall’altra parte… ho accettato e basta, ci sarei senz’altro riuscita. Botta di autostima indecente, ma mi son sentita davvero così!
In verità, ammetto che è stato tutto molto coinvolgente.
Calendarizzare gli eventi, cercare di cogliere informazioni sugli ospiti e capire almeno che tema dare ad ogni singolo appuntamento… visto e considerato che, e l’ho ammesso più volte nei vari video, io molti di loro ancora non li ho letti. Curiosità doppia, dunque, sia da ‘ascoltatore’ che da ‘intervistatore’.
Solitamente faccio le interviste dopo le recensioni… motivo per cui ho cercato di improntare ogni appuntamento affinché ogni autore potesse raccontarsi, avesse spazio per affascinarmi ed affascinare il lettore, con lo scopo di accaparrarsi qualche nuovo fan… magari!
Non so se sono riuscita nell’intento, so soltanto che da ogni occasione ho avuto modo di conoscere persone nuove, di assottigliare quel velo che separa il lettore dall’autore, di apprezzare e riconoscere che DZ Edizioni non produce solo romanzi e non fa solo intrattenimento, no… ma sceglie e pubblica storie che trasmettono concetti e stimolano riflessioni importanti, sia in chi scrive che in chi legge.
E’ stato molto stimolante, anche se impegnativo e talvolta stancante.
Forse perché non sono abituata, o forse perché nel mio essere creativa ho scelto di non avere mai niente di pronto, se non l’arte dell’improvvisazione. E la difficoltà, che mette in moto il meccanismo in modo pressoché automatico, sta nel cercare di capire chi hai davanti nei primi istanti, e poter da lì articolare il tempo nel modo migliore.
Mettiamoci tutto l’insieme, necessario e utile a me per crescere ed imparare ancora.
Sì, perché ogni occasione è buona per imparare.
Ho imparato che la App di Instagram consente la diretta di soli sessanta minuti e poi automaticamente interrompe la trasmissione; ho imparato che spesso gli autori che scrivono horror non li guardano nemmeno perché in realtà hanno paura; ho imparato che scrivere un romanzo non è semplice e che ci vuole preparazione; ho imparato che ogni occasione è buona per scrivere così come lo è per leggere; ho imparato che la passione si mette su carta per poterla condividere con gli altri, nel tentativo di regalare emozioni… poiché senza quelle la vita sarebbe piatta, scontata, inutile.
Per questo viaggio, meraviglioso e appagante, non mi resta che ringraziare la DZ Edizioni per avermi permesso di partecipare.
E poi, in ordine di apparizione:
Alastor Maverick, Daniele Viaroli, Chiara Casalini, Francesca Bertuca, Fabio Monteduro, Giacomo Ferraiuolo, Annalisa Ghilarducci, Marialuisa Gingilli, Elena Mandolini, Alberto Chieppi.
Con l’augurio che i vostri scritti possano avere il successo che meritate, perché oltre l’essere autore c’è davvero di più…