“Zoo”, di Paola Barbato [Recensione]

Amici lettori,

oggi vi presentiamo il romanzo ZOO, scritto da Paola Barbato per Edizioni Piemme.

Scopriamo insieme di che si tratta!

ZOO

di Paola Barbato

Edizioni Piemme

387 pagine 

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Immagina di risvegliarti da una notte senza sogni e di ritrovarti sdraiata su una superficie fredda e dura, i vestiti del giorno prima ancora indosso e nessun ricordo delle tue ultime ore. Intorno a te solo un buio spesso a cui lentamente lo sguardo si abitua. Cominci a intravedere delle sbarre alla tua sinistra. Non può che essere un incubo, tra poco sarai nella tua stanza, avvolta nelle soffici lenzuola di casa e la vita riprenderà come prima.

Questo non è ciò che accade ad Anna, che in quella gabbia, tra quelle sbarre, in un capannone pieno di gabbie simili alla sua e di persone come lei, si risveglia per davvero. Da quell’istante inizia una lotta contro chiunque l’abbia presa, una guerra impari perché Anna non ha altre armi che la sua rabbia e la nudità a cui a poco a poco è stata costretta per combattere contro chi detiene il potere, qualcuno che nessuno ha mai visto, ma la cui presenza si avverte in ogni centimetro di quel luogo spaventoso, di giorno e di notte.

Spetterà a lei, circondata da persone diversissime, alcune rese folli dal macabro gioco, altre succubi di un Lui dai tratti sempre meno sfumati, decidere se giocare o lasciarsi morire.

Recensione a cura di Stefano Muzio

Prima di tutto bisogna spendere due parole sull’ autrice: Paola Barbato è una storica scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, in primis Dylan Dog.



Zoo infatti potrebbe benissimo essere una storia del famoso “indagatore dell’incubo”. Un incubo senza fine che la protagonista si trova a vivere insieme ad altri sconosciuti.

La storia è piuttosto lenta, passano pagine e pagine dove non succede nulla, ma questo secondo me è un effetto voluto, contribuisce a fare entrare il lettore nella storia, ad entrare in sintonia con il personaggio, che passa giornate intere nella gabbia senza avere nulla da fare se non capire: chi sono gli altri, chi è lei, perché si trova lì, chi è che conduce il gioco, ma soprattutto come uscire dalla gabbia!

Al di là della storia, questo thriller psicologico scava nell’animo umano, non ci sono buoni né cattivi, non ci sono nemmeno esseri umani, ci sono solo animali in gabbia. C’è chi la gabbia la accetta ed accetta le regole del gioco e chi, come la nostra protagonista, è disposta a combattere ma anche ad annientarsi, a rinunciare alla propria dignità, alle proprie regole morali ed anche alla propria vita pur di tornare libera… In fondo forse “La Tigre” è lei!

Chi sia il carnefice né cosa abbia fatto Anna per meritarsi quello che le succede non si capisce neanche alla fine, il finale rimane aperto per il prossimo romanzo.

Non do il massimo dei voti proprio per quello… 

Ma è un libro per stomaci forti, da leggere assolutamente.

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