Amici Lettori,
vi presentiamo con piacere un thriller psicologico: “L’Unica Figlia” di Anna Snoekstra, prodotto da Harper Collins, è qualcosa di molto particolare.
Scopriamolo insieme!
La Recensione di Veronica Bua
L’unica figlia ė la storia di una ragazzina di sedici anni che scompare in circostanze misteriose. Viene cercata in lungo e in largo per undici anni, ma invano. Questo avviene nel 2003.
Nel 2014 una ragazza viene fermata mentre cerca di compiere un furto in un supermercato.
Quando le viene chiesto di identificarsi dice di chiamarsi Rebecca Winters e di essere stata rapita undici anni prima.
La giovane viene portata in ospedale e nel frattempo viene anche rintracciata la sua famiglia.
Inoltre, un detective che sembra preda del rimorso per non essere riuscito a trovarla in tutto quel tempo cerca di carpirle delle informazioni su quanto successo al momento della sparizione. Nonostante appaia subito ovvio al lettore che la giovane non ė la vera Rebecca (ė molto abile e sa sfruttare in maniera magistrale la grande somiglianza che la accomuna alla povera sventurata), questa riesce abilmente ad insinuarsi nella casa dell’altra e a vestire i suoi panni.
Familiarizza con i genitori e con i fratelli, mangia al tavolo con loro… insomma, tutto lascia presagire che la sostituzione di persona non sia stata notata.
La storia ė un susseguirsi di capitoli in cui si alterna il punto di vista sia della protagonista che della vera Bec. Viene mostrato come la sua vita ad un certo punto inizi a diventare strana: ha la sensazione di essere osservata e seguita, e anche se ne ignora il motivo sa che qualcuno la notte si introduce in camera sua.
Chi ha interesse nel fare tutto questo? Forse la stessa persona che manda alla nostra protagonista strani messaggi in cui le intima di andarsene?
In questo libro l’autrice ha voluto sottolineare come “casa” non sia sempre il luogo piú sicuro e, per quanto sia agghiacciante, purtroppo sappiamo che a volte ė veramente cosí.
(Pericolo spoiler)
Famiglia dovrebbero essere le persone da cui tornare la sera, dopo una pesante giornata a scuola o al lavoro, e non gente da temere. I personaggi sono ben delineati e caratterizzati e con lo scorrere delle parole emerge una morbosa preferenza da parte dei genitori verso i fratelli di Bec. A discapito di quest’ultima, ovviamente.
Nel corso della storia emergono anche degli spezzoni abbastanza cruenti, per cui se ne sconsiglia la lettura a persone sensibili e che provano fastidio verso la violenza sugli animali. Non mancano suspence e colpi di scena, il lettore pensa di aver capito cosa stia succedendo e all’improvviso puff… l’autrice ti cambia le carte in tavola, facendoti fare un salto sulla sedia.
Anche il finale trovo ben riuscito, insomma secondo il mio parere un buon thriller psicologico in grado di tenerti incollato pagina dopo pagina.

di Anna Snoekstra
HarperCollins Italia
Acquistalo Qui
2003 – Rebecca Winter ha sedici anni e vive la sua estate da teenager, tra il lavoro al fast-food, la cotta per un ragazzo più grande e qualche furtarello con la sua migliore amica. Ma cose strane iniziano ad accaderle: qualcuno che si muove nella sua stanza di notte, parziali amnesie, la sensazione di essere osservata… E poi Bec scompare.
2014 – Una giovane donna viene fermata per taccheggio in un supermercato. Disperata, per evitare l’arresto dichiara di chiamarsi Rebecca Winter e di essere stata rapita molto tempo prima. Le è sembrato il modo più facile per tirarsi fuori dai guai, svignarsela e ricominciare da capo, e infatti si insinua nella vita della vera Bec senza difficoltà: dorme nel suo letto, gioca con i fratelli, impara i nomi degli amici di un tempo. Ma la famiglia amorevole e gli amici entusiasti non sono esattamente quello che sembrano. Qualcosa non torna, e mentre cerca di tenersi il più lontano possibile dal detective che indaga sul caso, i panni di Bec le vanno sempre più stretti. Perché chiunque sia stato a farla sparire undici anni prima è ancora là fuori. E ora è lei a essere in pericolo.