“Qualcosa di Magico” di Elena Genero Santoro

Lettori cari,
oggi scopriamo insieme il romanzo dal titolo QUALCOSA DI MAGICO scritto da Elena Genero Santoro.

Buona lettura!


Sbirciò nel piatto di Iago, che conteneva una costina alla brace. Se la carne suina vantava centoquarantuno calorie per cento grammi, e in quel piatto ci stavano almeno tre etti di roba, il suo ragazzo si stava ingollando più di quattrocento calorie solo di carne, senza contare il grasso in cui era stata cotta e la cucchiaiata di maionese a fianco. Viola iniziò a fare il conto con l’aiuto delle dita. La cifra che stimò le procurò una vertigine. E la birra? Altre cento calorie sprecate in un boccale da duecento millilitri. Le bevande le davano particolarmente fastidio. Quelle del bere erano proprio calorie inutili e zuccherine: le più dannose sulla faccia della terra.

QUALCOSA DI MAGICO
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È estate. Nella casa al mare di Futura e Patrick si alterna una girandola di ospiti: Mac, attore di Hollywood, alle prese con una commedia romantica e con una collega giovane e capricciosa; Hannah, che sogna di trovare l’amore con Marguerite; Viola, che ha un rapporto controverso con il cibo; Manuela, decisa a organizzare un matrimonio faraonico. Intanto Futura cerca di superare la morte del padre, ma Patrick dovrà riconoscere che Claire riesce ad aiutarla meglio di lui. La soluzione di tutti i problemi sarà nascosta nelle piccole gioie e nei dettagli in apparenza insignificanti che però si rivelano decisivi. Un romanzo che è un inno alla guarigione dell’anima.

Estratti

Era nel camerino che sopportava la prassi del trucco quando degli strilli acuti giunsero dalla stanza attigua.

«Non ho intenzione di farmi spuntare nemmeno una ciocca di capelli! Non potete farmi questo, non era nel contratto! Voglio i miei boccoli esattamente come sono ora! E voglio parlare subito con il regista!»

«Chi sta urlando in quel modo?» domandò Mac alla truccatrice.

«Non l’hai riconosciuta?» rispose quella, mentre con in phon gli stirava le ciocche fulve sulla nuca. «La piccola Maggie ha deciso di fare impazzire il parrucchiere.»

«La piccola Maggie? Quell’attrice esordiente a cui hanno affidato il ruolo?» Mac aggrottò le sopracciglia per fare mente locale.

«No, forse non lo sai. La parte di Maggie è stata recastata all’ultimo.»

Mac non ne aveva idea. Aveva trascorso l’ultima settimana chiuso in casa, senza contatti col mondo, nel tentativo di imparare a memoria quasi tutto il copione.

«Hanno deciso di affidare il personaggio a una attrice già nota, affinché la commedia possa vantare un cast famoso» proseguì la truccatrice. «Ora “la piccola Maggie” è Taylor Sharp.»

Il volto di Mac divenne la maschera dello sgomento.


Ormai Manuela aveva smesso di mangiare e anche a colazione studiava immagini, prendeva appunti su un quadernino con la copertina rosa coi glitter.

«Una wedding che?» A Giovanni andò per traverso il caffelatte. Il tavolo era pieno di carta, si era ritagliato un angolo sul lavandino per fare colazione.

«Una wedding planner, una persona specializzata che si occupi a tempo pieno di coordinare l’organizzazione delle nostre nozze. Di modo che noi due possiamo arrivare al Gran Giorno freschi come due rose.»

«“Noi due” chi? Tu e tua mamma?» bofonchiò Giovanni, pulendosi la bocca con il dorso della mano.

«Come dici, caro?» rispose lei, che non doveva averlo neanche sentito. «D’altronde, se vogliamo farcela per ottobre, dobbiamo pur farci aiutare da qualcuno. Ormai siamo in ritardissimo. Colpa mia, lo ammetto. Avrei dovuto decidermi prima!»

«A fare pace con tuo padre?» commentò lui con una vena di sarcasmo, mentre i savoiardi secchi si sbriciolavano ai suoi piedi.

«No, a scegliere l’abito giusto, il tema della cerimonia e tutti i dettagli coordinati! Ora, se deve essere tutto perfetto, ci vuole il tocco di un’esperta. Inoltre la wedding planner mi rimetterà in forma e arriverò all’altare splendida e più magra che mai! È convenzionata con i migliori professionisti del settore.»

«A parte che sei già un grissino, ma perché “La” wedding planner? Hai già in mente qualcuno?»

«Ovvio che sì, la mamma e io non stiamo lasciando nulla al caso.»

«Di questo mi ero già accorto» mugugnò lui, la bocca punteggiata di briciole girata all’ingiù. «E Daniela? Non doveva truccarti lei?»

«Oh, Daniela! Lei è un’estetista di paese, mica una make-up artist! Capirà il mio punto di vista.»

«E Ljuda? Per le foto…»

Manuela si lasciò scappare una risatina. «Ljuda? Ma per favore! Quando ha iniziato a fare il mestiere di fotografa? Quattro mesi fa? Lasciamo stare. Per favore, mi prepari un caffè?»

«Manu, io avevo capito che i nostri amici… e sinceramente mi avrebbe fatto pure piacere…»

«Vedrai.» Il sorriso di Manuela le percorreva il viso da un orecchio all’altro. «Sarà una cerimonia bellissima! Nessun dilettante allo sbaraglio, solo professionisti seri!»

Giovanni annuì, riempì la moka di arabica e si domandò se Manuela stesse sposando lui oppure solo se stessa.

Manuela portò alla bocca la tazzina. «Nella lista nozze ho intenzione di mettere una macchinetta a capsule che prepara anche tisane e cappuccino.»

L’Autrice

Elena Genero Santoro è nata nel 1975 a Torino, dove attualmente risiede con il marito e i figli. Lavora nel dipartimento di ingegneria dei materiali di una nota casa automobilistica.

Scrive editoriali e recensioni di libri e film per il sito “Gli Scrittori della Porta Accanto”, di cui è co-fondatrice.

Il suo primo romanzo, “Perché ne sono innamorata”, edito da Montag, è uscito nel 2013. Sono seguiti “L’occasione di una vita” (Lettere Animate), “Immagina di aver sognato” e “Diventa realtà” (PubGold), “Ovunque per te” e “L’ultima risata” (Policromia), “Claire nella tempesta” e “Stanotte o mai” (Leucotea). “Un errore di gioventù”, “Gli Angeli del Bar di Fronte” e “Il tesoro dentro” sono usciti in prima edizione tra il 2014 e il 2016 con 0111 Edizioni e ora sono stati ripubblicati con Gli Scrittori della Porta Accanto. Nel febbraio 2021 è uscito con Gli Scrittori della Porta Accanto il suo libro umoristico “Confessioni di una #badmum”.

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