
a cura di Isabella Cavallari
Amiche Lettrici e Amici Lettori,
riusciamo finalmente ad ospitare la tappa conclusiva del blogtour dedicato al romanzo L’AVVENTO DEI WARG, capitolo conclusivo della saga urban fantasy di Alessio Del Debbio.
La nostra tappa è dedicata all’intervista per cui…
Pronti? Via!
1) Chi è Alessio Del Debbio e come nasce la tua passione per la scrittura e il fantastico?
Di giorno sono un prof di Lettere, di notte muto in lupo e viaggio in mondi fantastici, sempre in compagnia di un libro, di una birra e qualche amico.
Mi sono appassionato al mondo dei libri in giovane età, leggendo “Lo hobbit”, preso in comodato d’uso alle medie, poi col tempo, dai grandi autori internazionali, sono passato a scoprire e a divorare anche autori di fantastico italiano.

2) Che tipo di lettore sei?
Adoro i libri di genere fantastico, tutte quelle storie in grado di portarmi via dalla realtà, in mondi
pieni di mistero, magia e avventura. Al primo posto, quindi, c’è il fantasy, in tutte le sue
declinazioni, soprattutto urban e storico. Poi mi piacciono le storie di fantascienza e distopia, i
thriller (in particolare i tecno-thriller: adoro James Rollins!), i romanzi storici, i gialli storici, le
contaminazioni di generi (chi ha detto giallo storico fantastico?!). Alterno fasi in cui cerco libri a lieto
fine, altre in cui adoro quando muoiono tutti. Mi piace scoprire leggende, miti, storie del territorio,
anche loro rivisitazioni originali.
3) Come nasce la tua Saga Urban Fantasy “Ulfhednar War”?
La saga Ulfhednar War nasce una decina di anni fa, dopo che avevo scritto alcuni libri per ragazzi e una dozzina di racconti fantastici. Avevo voglia di cimentarmi con un progetto di più ampio respiro: un romanzo, di genere fantastico. Anzi no, una trilogia, ovviamente!
Con la serie “Ulfhednar War” sono riuscito a mettere insieme varie cose che amo: il fantasy e i miti, in particolare la mitologia nordica; i lupi e la Toscana, nello specifico la zona tra la Versilia, la Lucchesia e la Garfagnana, dove si sviluppa la storia. Mi sono divertito a immaginare questi luoghi, belli e affascinanti, ricchi di mistero, di magie, di creature fantastiche che vivono all’ombra degli uomini e che, come noi, soffrono, ridono e si fanno la guerra.
4) Chi sono i Warg?
I Warg, nella saga “Ulfhednar War”, sono i temibili ulfhednar oscuri, forgiati dalla fiamma ribelle di Loki all’alba dei tempi, incrociando officianti con lupi. Di fatto, sono dei mutaforma con qualche potere stregonesco, cosa che, di per sé, violerebbe le regole fissate da Odino. Ma, si sa, Loki è sempre stato restio a seguire le regole…
Chi conosce la mitologia nordica, riconoscerà sicuramente alcuni nomi celebri: Fenrir, il grande lupo di fama, Alfa dei Warg, e i suoi fratelli Hati e Skoll, i Divoratori. Tipetti decisamente poco raccomandabili e da non far arrabbiare!
In “L’avvento dei Warg”, questo gruppo di potenti ulfhednar calerà in Italia, dopo anni (secoli!) trascorsi in Nord Europa, approfittando del vuoto di potere che si è creato dopo la caduta dei Figli di Cardea (ops! Spoiler secondo libro della saga!), per sottomettere tutti i branchi d’Italia. Ci riusciranno?!

5) Che Lupo sei?
Fiero, indipendente, libero. E affamato, sempre. Di libri, di cibo, di vita.
6) Mago o Guerriero: se fossi tu il protagonista della Tua Saga, chi saresti?
Direi più mago: mi piace ottenere il massimo senza sporcarmi troppo le mani. Vorrei essere un telecineta, spostare le cose con la forza del pensiero, come Magneto degli X-Men, o il Dottor Strange.
7) Bene VS Male: come si affronta un argomento così importante senza scendere nei cliché?
Come ti sei approcciato?
Domanda interessante, ma lascio che siano i lettori a rispondere.
Posso solo dire che, nei miei romanzi, non c’è “il cattivo”. Ci sono solo dei personaggi che, per motivi quasi sempre personali, si ritrovano a remare contro, a ostacolare o a osteggiare apertamente i protagonisti: Ascanio e Daniel. Che a loro volta, sempre per motivi personali, si oppongono ai loro progetti.
A parte qualche delirio cosmico del terzo libro, in generale gli antagonisti non vogliono distruggere o dominare il mondo, ma sono mossi da passioni più terrene, come ottenere l’immortalità, vivere per sempre, uccidere tutte le creature sovrannaturali d’Italia, prendere il potere e sedere sul trono dei lupi. Cosucce così.
8) Come hai lavorato a questa storia: è nata un’idea tutta insieme o l’hai affrontata con vari step?
La saga è nata come tale: fin dall’inizio avevo in mente una storia che si sarebbe dipanata in tre volumi, ognuno dei quali dedicati a un argomento. In “La guerra dei lupi” conosciamo i personaggi principali, in particolare Ascanio e Daniel, scopriamo le loro origini e i loro antagonisti naturali: Faust, il negromante, e il branco del Vello d’Argento.
Nel secondo volume “I Figli di Cardea”, appunto, i nostri eroi affrontano questa società segreta che caccia le creature sovrannaturali di tutta Italia, per cui l’arco di forza degli antagonisti si allarga.
Nel terzo e conclusivo capitolo della saga, il numero degli avversari si dilata, non solo nello spazio ma anche nel tempo, visto che la trama spazia dai tempi della Prima Congrega ai giorni nostri: un Ragnarok a lungo vaticinato.
9) Quanto c’è di Alessio nei personaggi che crei?
Sicuramente c’è un po’ di me in tutti i personaggi, fosse un elemento fisico, una mania, un modo di essere. La Dottoressa è una secchiona come me, Dominic vuole difendere coloro che ama, Ascanio è molto legato ai propri amici e alla sua terra natia, è introverso e a volte vorrebbe bruciare il mondo. Sì, mi somiglia decisamente! ^_^
Credo che sia normale che un autore dia qualcosa di sé ai suoi personaggi, è come se fossero figli nostri, e alla fine trasmettiamo loro i nostri vizi e le nostre virtù.
10) Perché un lettore dovrebbe leggere questa storia?
Per divertirsi, vivere una grande avventura ricca di misteri e magia, e magari per essere invogliato a fare un giro in Lucchesia e Garfagnana, alla ricerca della Quercia delle Streghe, del Ponte del Diavolo, o dei lupi che vivono intorno a noi. Perché la magia è ovunque, sta a noi abbracciarla!
Un sentito ringraziamento ad Alessio Del Debbio per averci regalato questa intervista: non vi resta che recuperare la Sua Saga e godervi ogni pagina d’avventura…