Carissimi,
anche agosto 2014 è agli sgoccioli.. motivo per cui vi presento le letture che mi hanno accompagnato in questo bellissimo mese estivo!
La Cospirazione degli Illuminati di G.L. Barone
È notte fonda quando un bagliore accecante illumina la notte di Torino: la cappella del Guarini è in fiamme. Basta poco perché la tragica notizia si diffonda in tutto il mondo: la Sacra Sindone è andata distrutta. Quattro mesi dopo, in una Roma assolata e caotica, uno scandalo travolge il Vaticano: il colonnello Weistaler, comandante della Guardia svizzera, viene brutalmente assassinato il giorno del giuramento delle nuove reclute. Cosa lega due eventi apparentemente così distanti tra loro? Le indagini di Stella Rosati, giovane procuratore, portano alla luce una serie di relazioni che coinvolgono le alte sfere vaticane, il presidente dello IOR, trafficanti d’armi e alcune cellule terroristiche islamiche. Ma la Rosati non è l’unica a voler svelare il mistero che si cela dietro l’omicidio di Weistaler. Anche Andreas Henkel, ex agente del Servizio di Sicurezza Cecoslovacco, ora a servizio del Vaticano, si precipita a Roma subito dopo il delitto. Qualcuno tesse dall’alto pericolose trame per distruggere dall’interno la Chiesa di Roma. Ma c’è un’insidia ancora maggiore che incombe sulla cristianità: gli Illuminati per voluntatem Dei. Chi sono? Qual è il loro folle piano? E fin dove sono pronti a spingersi per realizzarlo?
Stamina, una storia sbagliata di Beatrice Mautino
Quella di Stamina, secondo il CICAP, è una storia sbagliata, una storia che non sarebbe mai dovuta cominciare e che, come tutte le storie sbagliate, finirà male o, peggio, non finirà mai, andando ad alimentare quel sottobosco di discorsi da bar pieni di complottismi e giustizia spicciola. Tuttavia, la domanda da farsi è un’altra: possiamo imparare qualcosa da Stamina? Noi pensiamo di sì e in questo ebook, che si avvale dell’introduzione di Sergio Della Sala, Direttore di Human Cognitive Neuroscience, Università di Edimburgo, UK, oltre che Presidente del CICAP, e di Roberto Cubelli, del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, Università di Trento, oltre che Presidente AIP (Associazione Italiana di Psicologia), proveremo a spiegarvi perché.