Cari Amici del Bosco,
nuovo angolo, nuova lettura ultimata, nuova recensione in arrivo..
Certo, finalmente!
Quest’anno l’influenza ha colpito, rallentando alla grande ogni lavoro in corso del Bosco, ogni via vai di eventi e di informazioni, anzi… creando un pasticcio non indifferente soprattutto per avermi forzato la mano nel cambiare ‘dimora’. Mah, il lavoro è lungo e tedioso e spero vivamente di fare in fretta, soprattutto per riprendere le cose in sospeso e poter davvero fare quello che preferisco: leggere!
Ed è di lettura che parliamo poiché ho finito il fantasy che avevo tra le mani: sto parlando del primo volume della trilogia di Andrea Micalone, mentre io finivo il primo Lui ha pubblicato il terzo episodio.. sono molto curiosa del seguito!
Autore: Andrea Micalone
Titolo: Il Tramonto della Luna Vol. 1 – Le Origini della Notte
Editore: Selfpublish
ISBN: 9781310431937
Formato: Digitale in vari formati
Pagine: 197
Genere: Fantasy
Cosa sono le strane creature avvistate tra i ghiacci dai cacciatori di pinguini? Dove sono finiti i seimila abitanti della cittadina di Bardumillar, ridente borgo ai piedi delle montagne? E soprattutto, chi è il ragazzo delle risaie dotato di incredibili poteri che la gente chiama il “Salvatore”? Da queste domande prende avvio il primo appassionante capitolo della saga che sta ridefinendo il fantasy classico. Tra battaglie campali e intrighi di potere, il “Tramonto della Luna” ha avuto inizio.
Io l’ho letto: ecco cosa ne penso!
E’ una giornata normalissima quando Levar, ragazzo umano di sedici anni, riceve la visita di un uomo molto più anziano di Lui: Ellendar, con la barba lunga e mal curata, abiti semplici e trasandati, rivela al giovane ed alla famiglia di essere un mago e di aver trovato Levar grazie ai poteri del ragazzo. Il giovane, infatti, possiede tutti e quattro i poteri degli elementi più i due delle divinità, decisamente raro e insolito oltre che dettaglio importantissimo. Il vecchio stregone propone al giovane di fare l’Apprendistato presso di Lui e potere, quindi, sviluppare al meglio i suoi poteri magici. Inizialmente stupito e sconvolto dalla proposta, accetta però quella che pare essere una buona occasione per conquistarsi un futuro migliore.
Levar parte quindi con il vecchio, intraprendendo con Lui un viaggio utile a trasformarlo in vero mago.
Intanto nel regno dei Nani Grigi è giorno di festa: un matrimonio consolida infatti un’alleanza tra popoli e razze diverse, peccato che la baldoria venga interrotta dall’arrivo di un messaggero che annuncia l’imminente invasione della città vicina: tenendo fede agli Alti Patti di Norrendal e dunque al sostegno degli alleati quando richiesto, un contingente misto parte alla volta dell’area sotto assedio.
Lo scenario che accoglie il gruppo di combattenti ha dell’insolito e dell’inimmaginabile: l’aria colma di tensione e la totale assenza di cittadini è qualcosa che non passa inosservato, e che, infatti, dura decisamente poco: il gruppo infatti si trova a scontrarsi con particolari mostri che si rivelano forti, agguerriti, famelici e distruttivi, intelligenti e brutali al tempo stesso. Lo scontro è rapido ed efficace, utile ad attirare l’attenzione di altri mostri che, quindi, costringono i nostri eroi a battere la ritirata.
Tutto questo non è che l’inizio di qualcosa che ancora deve accadere: sullo scenario di antiche alleanze, leggendari eventi, amicizie ed intrighi di potere, il colpo di scena finale è qualcosa che lascia il lettore decisamente sorpreso.. il romanzo non è completo, il seguito dove porterà?
Commento:
Finalmente leggo un fantasy scritto da un autore ‘terreno’: gli auguro possa farsi conoscere ed in futuro affiancarsi ai miti del fantasy che tutti conoscono.
Sebbenel’inizio assomigli ad altri fantasy – che tra loro già si somigliano per questo – il resto l’ho trovato decisamente innovativo, fantastico e ben proposto: il viaggio è spesso una costante nei fantasy, utile a far crescere i personaggi, a farli istruire, a far vivere loro quelle esperienze necessarie nei capitoli seguenti, per cui questo me l’aspettavo e non mi ha preoccupata più di tanto. Ho invece molto apprezzato sia le razze dei Nani (mai lette così particolari e così diverse tra loro!) e il discorso sulla Magia: poteri elementari e poteri divini, vengono mescolati eppure resi comprensibili. Non è niente di ‘irraggiungibile’, anzi, e specificare il gioco dei poteri elementari, dei rapporti tra loro e via dicendo rende tutto lineare, coerente e piacevole.
Unico neo: troppi personaggi menzionati che hanno, purtroppo, ruoli simili (ma qui non è colpa dell’autore giacché – da giocatrice di gdr fantasy – le cariche gerarchiche degli eserciti alla fine son quelli) e nomi simili, lì sì che ho faticato a destreggiarmi! Al di là di queste quisquilie che solo sottolineano l’immensa fantasia dell’autore, l’intera trama ha saputo stupirmi potendo così farmi crollare l’ideale pensiero iniziale: si sfalda piacevolmente dalla similitudine di altri bestseller regalando invece al lettore qualcosa di avvincente, interessante e sempre più affascinante. Un bellissimo lavoro. Bravo! Ora dovrò leggere il secondo.. (mentre il terzo, uscito in questi giorni, ha già fatto scalpore guadagnando epiche posizioni negli store online addirittura affianco al grande Martin ^_*).
Cinque Gufi per questo romanzo, il primo da un autore nuovo e per me – finora – estraneo, scritto bene, piacevolissimo e ottimo preludio per gustarsi i romanzi successivi!