“La Chiave Bianca” – Erica Stori

Amici del Bosco,

tra le letture di questa calda estate anche il romanzo di Erica Stori è riuscito a farmi compagnia per due giorni: sto parlando de La Chiave Bianca, un romanzo fantastico, introspettivo, coinvolgente e fresco, oltre che non eccessivamente lungo e leggibile in due giorni appena.

Titolo: La Chiave Bianca

Autore: Erica Stori

Editore: Youcanprint

Formato: Cartaceo e Digitale

Prezzo: 11 € cartaceo – 0.99 € l’ebook 

Pagine: 146

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“La chiave bianca” è un romanzo di formazione, un’avventura sia fisica che spirituale. È la fotografia del modo di vivere di una ragazza, che pur abitando in un ambiente rurale, dove sembra non esserci speranza, corre attraverso le linee della propria personalità per conoscere se stessa. Eva è una giovane donna impegnata a cercare il vero in ogni cosa. Vive in un piccolo paese della campagna mantovana, dove fra passeggiate lungo gli argini e tenute agricole, è protagonista di un fatto straordinario: trova, o meglio le viene consegnata la chiave bianca. Questo oggetto misterioso la obbligherà, insieme a alcuni amici, a compiere un viaggio incredibile. Inizia così un’esperienza difficile, quasi insostenibile, che condurrà Eva in un illuminante cammino verso la Verità.

L’ho letto: ecco cosa ne penso!

“Per stabilire un ordine nuovo bisogna prima distruggere quello vecchio, e per sanare una ferita bisogna prima pulirla e medicarla..”

Eva, Luisa e Brando rientrano da una festa su lungo Po, dove Luisa non solo ha bevuto ma si è anche impasticcata, quando il trio s’imbatte in una particolare situazione: su una montagnetta di terra ed avvolto da un fascio di luce accencate, appare un esserino che consegna ad Eva un oggetto molto particolare e poi svanisce.

I tre si risvegliano poi ognuno a casa propria, il giorno seguente, con un sogno molto particolare ben vivo nella mente. Eppure mentre Eva rivela sul comodino della sua stanza un oggetto che scalda e quasi brucia il mobiletto, Brando la raggiunge e le racconta il sogno.. la conferma di Luisa, che reca però non solo i postumi della sbornia ma anche strane ferite alle gambe, rende nitido ai Tre che non si è trattato semplicemente di un sogno, ma sotto c’è qualcosa di misterioso e particolare.

La ragazza viene portata in ospedale dai due amici, viene fatta medicare in modo da poter evitare chissà cosa, ma prima Brando porterà l’oggetto ad esaminare da un amico, affascinato e studioso di queste cose un po’ strane: sarà proprio in confabulare quasi segreto a rendere la faccenda interessante anche da parte di chi sarebbe meglio non s’intrometta. Infatti un altro giovane ragazzo intravvede Brando parlare con l’amico e, purtroppo, è lo stesso medico che si occuperà delle ferite di Luisa. Questi, cercando di fare lo scaltro, unisce i dettagli e già si fa idee sue: decide infine di sedurre Luisa sì da farsi raccontare da Lei ogni cosa.

Purtroppo la giovane si rivela essere forse un po’ sciocca e superficiale, fatto sta che la sua confessione, estrapolata con l’inganno, metterà in pericolo Eva e Brando poiché la caccia all’uomo ed all’oggetto inizia da subito e si rivela poi essere senza esclusione di colpi. Ma.. che cos’è quell’oggetto? Cosa significa? E’ davvero pericoloso come sembra o.. è solo qualcosa di fantasioso?

“Dove sono celate le verità più nascoste del mondo? […]
…dove nessuno cerca mai: dentro se stesso!”

Con un mix tra la fantasia e la fantascienza, con alcune morali ben inserite tra le righe, Erica Stori riesce a creare un bel romanzo, piacevolmente leggibile, interessante dal punto di vista della storia e ricco di colpi di scena. I personaggi secondari rendono l’insieme molto interessante e completo, così come arricchiscono le posizioni dei protagonisti all’interno dell’intreccio: ognuno di loro, infatti, ha un ruolo specifico nella trama e questo consente al lettore di comprendere appieno l’insieme.

Una storia concentrata – non ha tantissime pagine infatti ^^ – leggibile così in pochi giorni, consente però al lettore di cogliere alcune sfaccettature ed alcuni concetti particolari e delicati: l’amore per l’arte, la coltivazione delle amicizie, i rapporti madre-figlia non perfetti e l’intercultura, anche in una situazione che è nel complesso surreale.

Brava Erica, a me è piaciuto molto! Consiglio vivamente 🙂

5 commenti su ““La Chiave Bianca” – Erica Stori”

    • Si, all'interno del romanzo ci sono anche momenti introspettivi, riflessivi, capaci anche di consentire di effettuare un piccolo percorso di crescita affatto male. 🙂

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  1. L'avevo visto.. mi chiedevo giusto com'era u.u Grazie Isa 😀 Comunque sembra interessante, poi se è breve s'inserisce facilmente anche nelle wishlist infinite 😛 Bacioni

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  2. Grazie Isa per la bella recensione! Sono molto felice che il romanzo ti sia piaciuto. A presto. Un abbraccio. 🙂 <3

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