Amici del Bosco buon pomeriggio!!
Mentre voi leggete questo post io sono nuovamente seduta sulla poltrona del dentista..
eh, ci sono dei piiiccoli lavoretti da fare e tocca farli! 🙂
Siccome però è martedì, ci tengo a farvi dare una sbirciatina al romanzo che sto finendo in questi giorni. Sto parlando de L’Ombra del Peccato, scritto da Silvia Scibilia, un romance medievaleggiante molto bello, coinvolgente, appassionante e intricato al contempo.
Come sempre sono semplicissime le regole da seguire:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Aprilo a una pagina a caso
- Condividi un breve spezzone di quella pagina (“Teaser”)
«Non
poteva avanzare nessuna pretesa su di lei. Era vicina e intoccabile. Si sentiva
un assetato che si era avvicinato a una fonte di acqua fresca, ma qualcuno gli
impediva di dissetarsi. Era facile fare la cosa giusta quando si è costretti.
Era stato facile lasciare Clara sapendo di non avere alternativa e dovendo
scegliere tra lei e la propria vita. Adesso era diverso. Fare la cosa giusta
era tenersi lontano da lei, sebbene una forza occulta lo spingesse in tutt’altra
direzione. Presto sarebbe arrivata l’alba e avrebbe potuto rivederla. Si lasciò
cullare da quella speranza e quando l’alba giunse i servi si stupirono di trovare
il signore disteso a dormire per terra.
Clara la mattina successiva era scesa tardi. Aveva avuto
difficoltà a prendere sonno, prima perché il bambino era infastidito per la
dentizione, in seguito, dopo che Maria era venuta a prenderlo, non era riuscita
a rilassarsi pensando che Herman era in una stanza vicina tra le braccia di un’altra
donna.
Giunta nella sala principale apprese che gli uomini erano
andati a caccia, mentre Maria aveva accompagnato Amabel al villaggio. Se ne
andò in giro a curiosare. Il castello era più grande di quello di Valdoso e ben
fortificato. Alzò gli occhi in direzione dei merli, vide diversi uomini che
stavano di guardia. No di essi la indicò e Clara abbasso la testa e proseguì la
passeggiata. Da una parte c’erano le stalle con annesse alcune botteghe,
preferì prendere la direzione opposta. Era un bel posto Axa se non fosse stato
per il cielo sempre plumbeo. Una folata di vento gelido le attraversò i vestiti
e si rammaricò di non avere indossato un mantello. Subito dopo una pioggerellina
fastidiosa cominciò a cadere con tutta l’intenzione di inzupparla fino alle
ossa, tanto che cercò rifugio in un edificio. La porta aperta lasciava
intravedere dei sacchi e Clara pensò fosse un magazzino per i cereali. Sentì un
rumore dietro di sé, spaventata di ritrovarsi qualche ratto appeso al vestito
si avvicinò all’uscio quando sentì delle voci. La curiosità ebbe il sopravvento
quando riconobbe la voce di Ròis.»
Il libro è davvero molto bello: lo sto leggendo da pochi giorni e sono ormai in dirittura d’arrivo, può essere invece che giĂ stanotte l’abbia concluso, chissĂ .. (sì, vi sto scrivendo ora che è ancora lunedì anche se il post lo leggerete correttamente il martedì ^^): il mix di ambientazione medievaleggiante (che amo moltissimo 🙂 ) unito alla storia nient’affatto scontata creano davvero un ottimo motore per leggere tutto in poco tempo. ^_^
A presto con nuovissimi aggiornamenti!!